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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2015. L'autore, angeloutsky, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Basta un “h24” per capire il livello del soggetto che lo cita. Non diverso da X al post di per e affini.
Parnoia gasteropode con tre tentacoli, non due. Drammi dell’isolamento.
Si M, ho rimosso tutto anch’io. Ho solo il ricordo di una vaga sensazione di angoscia e di impotenza.
Ma non appena ho riequlibrato coi farmaci l’umore, mi sono preoccupato di decidere una strategia per non ricaderci più. E se la condizione di depressione era “l’inazione” ho immaginato che fosse il contrario la cura, allora mi sono imposto (letteralmente) degli impegni, una serie di “progetti”, in senso lato. Obiettivi da perseguire e raggiungere. Anche piccole cose, ma che imponevano che si rispettassero le persone e le cose coinvolte.
Proprio come forzando un muscolo questo si potenzia, cosi credo succeda al cervello, che richiesto a dover prendere decisioni razionalmente, ri-produce le stesse sostanze che lo “alimentano” quando funziona a regime. Almeno a me è successo questo, un pó come se si fosse rimesso a punto come un motore.
Insomma, si ha un burn out, se la nostra energia psichica è mal indirizzata e non riceve una gratificazione adeguata in cambio, ma ricarica le batterie, più di prima, quando si ha un “risultato” e la “soddisfazione” di aver fatto un buon lavoro .Esattamente come con la storia degli amori non ricambiati. Dove le protagoniste ne escono “bruciate”, spesso con cicatrici permanenti, per avere “Investito” grandissime quantità di energie senza “reintegrarle” attraverso un ritorno dello stesso genere. Cosa che dovrebbe apparire logico. Invece esistono rarissime eccezioni di “autoalimentazione” amorosa, talmente rare da essere ancora oggetto di studio dagli specialisti del settore.
See you Big M.
Valinda, lascia perdere.. con i matti, si sa, non si può ragionare.
Mister G (e famiglia) è come il cappellaio matto di Alice: alle domande risponde sempre con frasi fuori argomento e fuori logica. Impossibile ragionarci.
Valinda,
capisco il tuo stato d’animo, che è stato, e a tratti ancora è, anche il mio, perché una cosa è assistere alla mischia dall’esterno, altro esserne stati coinvolti in prima persona, ma, credimi, è insensato lasciarsi fagocitare a tempo indeterminato da opinioni che non sono soltanto tali, essendo diventate quasi ragioni esistenziali.
chi ama i pali o i muri può essere oggetto di studio ma ci sono migliaia e migliaia di individui che amano qualcuno senza essere riamati, a volte anche per l’intera vita, e questo accade dall’inizio dei tempi e continuerà ad accadere, nonostante che possa essere triste per chi ha la sfortuna di cadere in questo tipo d’amore, comunque mai del tutto inutile, a beneficio di sé, non certo per la concretezza di mettere al mondo dei figli (cosa che si può fare anche senza amore) o per la gestione di un’azienda di famiglia.
quando percepisci con fastidio, da continue punzecchiature, la reiterata negazione della realtà dei fatti, pensa che ognuno può immaginare e credere quello che gli pare e che quasi tutti in questo o in quel contesto spesso sono indotti a illudersi, ognuno a modo suo.
un abbraccio.
E’ vero Andrea, è un palcoscenico grottesco. Anche degli insospettabili, in quanto apparentemente compongono ragionamenti sensati, ecco vederli nel palcoscenico dell’io-io-io continuamente. “Io ho fatto questo, io ho fatto quello, io sono il più bravo, io sono il più intelligente, io sono nel giusto” ecc… ecc…
Uno spaccato dell’Italia, Andrea. Ecco giusto un articolo che ben evidenzia i problemi di tanti italiani, di cui sul sito ne abbiamo un calzante esempio.
http://www.uncommons.it/village/litalia-e-malata-di-mente-427
Siete un gruppo di dinosauri che vivono fuori dal mondo. Non vi rendete conto che ci sono decine di utenti che la pensano diversamente da voi? Tutti fessi? Siete lì a fare grooming a vicenda per rassicurarvi l’un l’altro.
Dolcissimi.
Camy e Rossana sì avete ragione! Però dai ogni tanto c’è un motivo per farsi due risate anche qua come le lezioni di maturità date da Pimpinella la sbruffoncella.. ahahahahahahahaahahah veramente meglio di uno spettacolo di cabaret!
Ross un grande abbraccio anche a te! 🙂
Sta meglio quella che si è innamorata di un muro o di un palo – cosa tra l’altro documentata scientificamente – perché sa quello che puó aspettarsi. Ma un uomo che non ricambia, dà lo stesso risultato di un palo o di un muro, anche se nell’illusa alimenta la continua, inutile speranza che possa dare segni di vita.
Paragonare un amore illusorio come quello, a uno vero, che “costruisce” una storia, non consente commenti logici, se non considerando l’illusione alla pari della realtà (dei fatti). C’è la stessa differenza che esiste tra il “sognare” una casa e costruirla abitandola.
Ciao Camy. Dovresti sceglierli meglio gli articoli, perchè sei italiana anche tu. Leggi.
“Guardi, professore, che non sono tutti malati. Ci sono anche molti sani in circolazione. Secondo lei che fanno?
“Piangono, si lamentano. (i famosi piangenti?) Ma non sono sani, (ma dai?) Ma sono malati anche loro. Sono vicini a una depressione che noi psichiatri chiamiamo anaclitica…”
Siamo tutti malati secondo Andreoli, gia “fuori” da parecchio tempo, ma tu ti senti meglio, si vede. Anzi, ti senti…sana.
Poor people.
Valinda, una volta tanto sono d’ accordo con te. qui c’è quasi sempre un BUON MOTIVO per farsi DUE RISATE! uno di questi sei TU 😉
camy, complimenti per la tua “importante” analisi psicosociologica. da far impallidire un premio nobel hahahahah
siete fantastici!!..
Cara Angeloutski.. io non ti giudico, anche perché nella lettera non dici molto!! poi non ho letto i vari commenti. Però ti chiedo un favore, dopo il punto fermo, usala qualche maiuscola ;-). Saluti e in bocca al lupo per tutto