Datemi un vostro parere per favore.
Io e lui ci conosciamo un anno e mezzo fa per lavoro. Lui ha 45 anni io 12 di meno. C’è subito una forte attrazione, lui però è impegnato in una storia che dura da molti anni, così tutto resta sospeso in un limbo di parole. In estate la fidanzata lo lascia e noi iniziamo ad uscire. Lui non mi parla della fine di questa storia e io non chiedo nulla. Teniamo la cosa per noi onde evitare risvolti sul lavoro dato che lui teme commenti sulla differenza d’età.
Tutto procede bene, senza fretta il rapporto è libero e sereno. Complicità pazzesca, lui da triste che era torna a sorridere. Tutto questo fino ad un paio di mesi fa, da lì in poi è sempre stanco e non ha più tempo di vedermi. Io penso abbia un’altra o che si sia stancato però un’amica comune mi svela invece che stà cambiando lavoro e al momento stà già operando anche presso il nuovo impiego. C’è in vista un trasferimento abitativo e lui la vive con molta ansia, ma non me ne parla. Ci sono in ballo questioni e problemi economici quindi mantiene riserbo strettissimo
Io fingo di non sapere nulla e per farla breve, gli dico che capisco il momento complesso e che ci sono se ha bisogno, lui mi dice che è in crisi. Punto. Non so se questo è un addio, un arrivederci o qualcosa di simile.
Decido quindi di non assillarlo ne chiedergli più di uscire. Ci vediamo 4 volte a settimana per lavoro e io mi comporto normalmente, lui ride e scherza. Io cerco di stare serena, ma ogni volta è un colpo allo stomaco. Non poterlo più avere mi fa stare male.
L’amica comune dice di portare pazienza perchè per lui questo è un momento difficile e che una volta portata alla luce del sole la questione lavoro lui rifletterà anche su di noi.
Io temo invece che questa cosa porterà invece alla chiusura definitiva di ogni rapporto e non so come muovermi, questa passiva immobilità mi logora
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Categorie: - Amore e relazioni
un uomo che ti tiene nascoste le cose non è molto affidabile,perchè tenere tutto segreto quando poi l’amica ti spiattella tutto?Quest’uomo non comunica con te,questo mi sembra un punto su cui riflettere,non sei una bambolina messa nell’angolo in attesa che qualcuno giochi con te,hai il diritto di pretendere spiegazioni.Non aspettare passivamente un suo segnale,non sei il suo cane che aspetta di essere portato fuori.
Valore e diritto la riservatezza, ma mi pare che costui ti lasci semplicemente «fuori» e non dia neanche gli elementi che permettono anche all`altra persona di valutare le carte in tavola. Persino libero\impegnato. Lui non ti dice cose che pero`evidentemente a qualcuno dice – come nota Sarah- e le cose che riguardano anche voi (cosa ne fara’ di voi due) le sai – o cosi’ pare – di terza mano da una sorta di segretaria-portavoce anche se vi vedete pure. E non avete 11 anni della serie: puoi chiedere al tuo amico se si mette con me? – 45 anni e 33, 12 anni non son pochi, ma neanche sta roba pazzesca tra due adulti per cui meglio mantenere il segreto… Lui e’ impegnato e poi si disimpegna senza dirtelo, tanto ci esci lo stesso… Pero’ non dicendolo ha anche una scusa per non impegnarsi in una nuova relazione… @passiva immobilita’@ dici per lo stand by di attendere che lui risolva le sue questioni che in teoria manco sai e poi trovi il tempo per pensarci? Ti rendi conto che non gli e’ parso neanche il caso di dirti questo? Il problema ti pare l’attesa con il numerino o di un appuntamento per sapere? Chiudere… cosa, esattamente? Lo credo bene che non stai bene in stand by ma ci stai tu, indipendentemente che lui abbia questa visione della vita in genere o del vostro rapporto… Lui non puo’ mettere in stand by chi non ci sta. E non nel senso che devi esigere un chiarimento e deve dartelo. Puo’ anche cadere dalle nuvole e dirti “non rompere i cabasisi” e essere fatto in un certo modo. Ma a 33 anni che lui ne abbia 25, 35, 45 o 65, che la situazione sia cosi per pensieri di lavoro o la riverniciatura del suo garage o altro, ti pare che stai parlando con un’altra persona di qualcosa che riguarda lui e non sai (che confidenza c’e’?) e di cio’ che senti tu e che potrebbe riguardare te?
Grazie per il vostro parere.
Avete entrambe ragione, non giustifico nulla, ma lui è fatto così, è “riservatissimo” con tutti.
Nessuno, nemmeno la sua collaboratrice sa del nuovo lavoro, ha dovuto dirlo all’amica comune perchè è la commercialista che gli cura i contratti, è stato insomma obbligato a farlo ed anche in quel caso le ha detto parzialmente a spizzichi e bocconi la situazione, proprio all’ultimo minuto.
La sua relazione durava da 13 anni, lei lo ha lasciato su due piedi perchè lui dopo tutto quel tempo non se la sentiva di costruirsi una famiglia con lei. Pare ci abbia sofferto molto.
La mia colpa è sempre stata quello di non aver mai “preteso o chiesto” nulla, volevo lasciargli il suo tempo o forse temevo di scoprire che ero solo il chiodo che scacciava l’altro. Lui ha sempre dato per scontato che io sapessi che fra loro era finita appunto perchè ci sentivamo anche prima della rottura ed il fatto che volesse uscire con me stava ad indicare proprio che lei non ci fosse più.
Il restare passivamente immobile significa che io non farò più nulla, non lo cercherò più, sa quel che provo, sa quanto ci tengo, se lo riterrà opportuno tornerà, ma se torna voglio una storia con la S maiuscola oppure nulla.
Beh… complimenti anche alla sua amica comunque che oltre a violare la sua riservatezza ha violato pure il segreto professionale mi pare… Ovviamente si puo’ riflettere o meglio provarci, su degli aspetti, ma non ho idea ne’ di chi sia lui, ne’ da che storia esca e come, ne’ quale sia il vostro rapporto… Lui ha palesato delle cose con te prima che lei lo lasciasse e ci soffrisse molto, su cosa e quanto fosse confuso sul loro rapporto non ho idea e ne sai di sicuro piu’ tu cmq se qualcosa ti ha detto. A me (anche se c’e’ chi anche dopo 30 anni non lo fa) pare piu’ naturale avere qualcosa su cui riflettere (fosse pure su se stessi) dopo una lunga storia in cui per qualche ragione non c’e’ stata un’evoluzione (non che sia obbligatorio un certo tipo di evoluzione, una persona puo’ non sentirla affine a se’ in generale, in quel contesto, in quel momento… Cmq loro due per qualche ragione non si sono trovati a volere o sentire le stesse cose… Il punto resta il vostro rapporto, com’e’ il vostro (che mi pare ora non ci sia) ma dico in quale momento (quale?) si trovava lui… Che se ho capito bene e’ saltato subito sul treno di un’altra frequentazione… Cosa avesse bisogno di metabolizzare e cosa abbia o non abbia metabolizzato non lo so ovviamente e anche quali conclusioni riguardo se stesso abbia tratto o meno. A parte dargli tempo forse sarei io a preferire che uno che esce da una storia di 13 anni si guardi dentro sul serio prima di stare insieme, se avessi qualcosa da chiedere, piu’ che non sentirmi nella posizione di poter chiedere chiederei proprio questo… Anche perche’ il punto non e’ tanto cio’ che si puo’ esigere secondo me ma non dimenticare di ascoltare se stessi anche mentre uno si ascolta o non lo fa. Quelli sono affari (in generale dico dell’altro) suoi, ma se non ti ascolti tu sono cavoli tuoi. Sono anch’io una persona riservata e molto, ma anche diretta. E mi pare (mi pare, non so) che lui non lo sia stato molto. O lo e’ stato ma speri ci sia di piu’ o qualcosa di diverso da cio’ che dice? Non so come siete rimasti sul vostro rapporto di qualsiasi natura sia. Sono molto riservata, e non andrei a dire ai 4 venti che cambio lavoro o mi trasferisco, ma alla persona con cui ho un certo legame farebbe una differenza sapere se sto per fare dei cambiamenti nella mia vita per cui me ne andro’. Tra riservato e chiuso c’e’ cmq una differenza penso e cmq dipende anche verso chi sei riservato e quanto o chiuso. Non penso che lui in generale abbia il dovere di rendicontare cio’ che pensa, fa, il suo 730 e dove va… Pero’ appunto dipende dal rapporto che in effetti c’e’ o non c’e’ e anche se lui pensa e ti ha detto che ne avete uno… Se gioca con lo stand by, le ambiguita’ o le evidenze o se cmq a suo modo diretto e’ stato. Ovviamente, ripeto, non so. Come dici tu sa dove sei e probabilmente anche che ti interessava/interessa una storia di un certo tipo. Piu’ che attesa paralizzante sarebbe meglio se possibile che tu vivessi come una tua l
Liberta’ il fatto di sapere cio’ che vuoi o non vuoi per te, che cio’ sia poi conciliabile o meno con cio’ che e’ e vuole lui, e il fatto che appunto e’ dotato di favella per parlare e e’ in grado di trovarti o cercarti se ha qualcosa da dire, di cercarti e trovarti se gli “piaci abbastanza” e vuole sapere se seibancora emotivamente li oppure no, cosa pensi, senti, vuoi e proporti di avere un rapporto del tipo che tu vorresti. In questo momento mi pare (mi pare ovviamente non so) che non stare avendo una relazione, non nel senso che vorresti tu. I pensieri e i problemi podsono allontanare l’attenzione dalle persone (anche se francamente c’e’ cmq anche modo e modo di condividere e questo tipo di ridervatezza potrebbe non esserti compatibile anche se foste sposati e con i nomi sul campanello) ma in generale ni sa che, anche se l’essere umano non e’ sempre una linea regolare e anche se il dialogo aiuta quando ci sono incomprensioni (ma per dialogare busogna farlo in due) se una persona ci tiene e vuole avere una storia lo dimostra, anche quando e’ incasinata. Poi non so quanto tu stesa sia stata diretta perche« cmq di per se« essere chiari semplicemente chiari non significa per forsa essere assillanti o pretendere. Voglio dire che nessuno ha la sfera di cristallo anche se puo« esserci chi finge per comodo di non vedere. Io ovviamente non ho idea cosa lui sa o no di come effettivamente ti poni nei suoi confronti ma soprattutto nei confronti di te stessa riguardo una relazione.