Mi manca qualcosa, una motivazione per vivere, per andare avanti con questo schifo di mondo..
Ho perso molti parenti in questi anni, in particolare il mio Zio.. Da quel giorno il mondo mi sembra cadere addosso, sono insoddisfatto di me stesso, a scuola non vado bene, non ho buoni rapporti con i miei genitori..
Quando sono con i miei amici, mi sento un co...... che fa’ cazzate per far parte di un gruppo.. Certi amici, se ne vanno, senza dare una motivazione e non capisco perchè penso che il problema sia io..
Tutte le persone pensano che io stia bene, ho quasi tutto quello che voglio, ma a me manca qualcosa che neanche io so..
Ho pensato svariate volte al suicidio, ma penso che recherei solo un danno alla mia famiglia che ci starebbe molto male e non saprebbe un perchè di questo gesto, che io reputo folle, ma quando la vita non ha un senso è inutile viverla.
I miei genitori parlano poco con me, mia madre un po’ di più rispetto a mio padre che l’unica cosa che mi chiede è “Com’è andata scuola”..
A volte vorrei andare al Cimitero per pensare, chiedere un perchè a Dio che porta via gente che non avrebbe fatto male a nessuno.
La domenica, a volte i miei genitori vanno in chiesa.. Ma io non me la sento perchè ricorderei solo dei brutti momenti vissuti..
Lo scrivo qui perchè non so con chi parlarne, perchè tutte le persone pensano che se tu hai un problema e lo esponi lo fai solo per ricevere attenzioni, per questo non scrivo il mio nome o particolari che potrebbero far riconoscere la mia identità..
Mi scusi con la mia grammatica, se così si puo’ chiamare..
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Categorie: - Me stesso
Mio caro, come ho scritto altre volte, le persone dotate di grande sensibilità soffrono maggiormente perchè non si accontentano, sono sempre alla ricerca. Ciò è un bene, ma questa ricerca non finirà mai durante la vita terrena. Io credo che in qualche modo la nostra esistenza si regga proprio sulla ricerca costante. Di cosa? Di Assoluto, dice Leopardi, e poichè le persone e le situazioni terrene sono per loro natura fragili e imperfette, noi rimaniamo sempre delusi e continuiamo, nonostante tutto, a cercare. Cercare l’Assoluto, Dio, è già di per sè lo scopo più nobile e che dà consistenza alla nostra vita. Interrompere questa ricerca col l’annullamento di se stessi sarebbe una sconfitta che nessuno di noi merita e che ci precluderebbe un futuro che può riservarci soddisfazioni ora forse inaspettate. Vale sempre la pena vivere, ma bisogna tirare fuori l’orgoglio, il coraggio, l’amore verso se stessi, ed essere indulgenti nei confronti del prossimo, che non è nè migliore nè peggiore di noi, e della vita stessa.E’ giusto pensare alle persone che ci hanno lasciato, ma non possiamo vivere in un passato che non ci appartiene più. La vita è mutevole, cambia continuamente. Dobbiamo avere la “prudenza”, come dice Machiavelli, cioè la pazienza e la saggezza di attendere il momento propizio, che di certo arriverà, e saperne approfittare. Sicuramente tu hai l’intelligenza e la sensibilità per capire quale strada intraprendere. Quanto a me, ti dico soltanto che la fede mi aiuta molto, non come consolazione, ma come guida. Sapere che c’è un Dio che mi ama e che le sofferenze sono dovute alle mancanze degli uomini e della natura, non a Dio, mi consente di dare un senso alla vita. Le sofferenze non mi sono mancate, molti mi hanno preceduto in cielo, ma al tempo stesso ho raggiunto delle situazioni di felicità e soddisfazione che non mi sarei mai aspettato fino a qualche anno fa e che non avrei potuto vivere se avessi chiuso anzitempo i miei giorni. Non è detto che la mia esperienza possa esserti utile, ma sto cercando di dirti che secondo me vale sempre la pena vivere e rimanere concentrati per cogliere i momenti belli, convinti come siamo,io e te, che non può essere quello che viviamo il paradiso, I romantici tedeschi vivevano “l’ansia di Assoluto”. Proprio questa ansia dà un senso alla nostra esistenza, ci consente di rimanere in movimento, di rimanere vivi. Spero di non averti annoiato. Ciao.