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Lettera pubblicata il 17 Agosto 2019. L'autore, Lilly_8, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Lilly credo tu abbia un’ottima capacità di analisi ed è già un buon punto di partenza. Anche io diffido delle persone “incredibilmente straordinarie”, soprattutto se questa “straordinarietá” è spesso soggettiva e tutta da dimostrare. Il tuo ex avrà anche grandi doti autorealizzative, ma tu vuoi questo? Uno che ti porti in giro sullo yatch? Credo piuttosto desidereresti il tuo ex com’era prima, ma alla prima occasione giusta è evaporato. Sei proprio sicura quindi che tutte quelle qualità esistessero davvero o non fosse piuttosto una maschera che bene si adattava alla sua condizione precedente? Mi sembri molto più profonda di lui, se è davvero tutto yatch, aperitivi e gnocche saresti sprecata.
Ciao @beetlejuice, grazie per avermi risposto. Per descriverlo, vorrei separare il concetto di “qualità/abilità” da quello di “straordinarietà come essere umano”.
Che lui sia molto intelligente, furbo, scaltro, che viva le sue giornate prendendo e dando il massimo ogni giorno, che sappia sempre dove andare per fare cose belle, che sia colto, che sappia cosa dire con gli altri, che sappia essere sempre diplomatico e non finire nei guai con le persone anzi si fa sempre tanti amici, è un dato di fatto. E’ una persona che ha delle qualità intellettive superiori rispetto alla media e non si fa scrupolo di utilizzarle per migliorare la sua vita (infatti proviene da una situazione di grave povertà familiare, ai limiti dell’indigenza).
Riguardo alla sua straordinarietà come persona, ti do ragione quando ipotizzi che lui in passato si era costruito come una maschera. L’uomo buono, saggio, il ragazzo colto, quello con tante sane qualità che però viene trattato male dalle spietate leggi della vita. Ti dirò che non c’è stata una singola volta nella nostra relazione che non l’abbia visto agire con una freddezza e con un’astuzia da criminale. Il tutto era giustificabile per il fine perseguito. Altro che uomo buono!
E anche alla fine della nostra relazione ha agito così, senza provare nessuna emozione mi ha lasciata dicendo che per lui l’amore non c’era più e non ricordava nemmeno più perché stava con me. La ragione stava nella mancanza di utilità della mia persona, come lui stesso ha ammesso. Perché lui è sempre attento all’utile, sempre un passo avanti nel capire chi gli può dare cosa, è come se non provasse veri sentimenti o comunque li prova dopo aver valutato cosa l’altro gli dona di materiale.
Io sto malissimo ora, ma una relazione con una persona così era diventata impossibile, lui con me era sempre assente o nervoso, credo non mi ritenesse più “utile”, io soffrivo solo, ho cercato comunque di guardare avanti perché uscivamo e facevamo belle cose molto divertenti ed esaltanti e credevo fosse dovuto al fatto che in fondo volesse stare con me (ripeto, con lui è un piacere stare sotto questo profilo perché è sempre un vulcano di idee e di euforia!). Poi però qualcosa si è rotto, ho scoperto che si era organizzato già un’altra vita in modo da non soffrire per la mia assenza, e ora come ti ho detto è ossessionato dalle donne che nel suo ambiente sono molto belle e libertine.
A me sembra di morire di gelosia, faccio continui incubi ma se penso che lui quando si arrabbia perde le staffe e un paio di volte mi ha dato uno spintone lasciandomi lividi e tirato un oggetto per colpirmi, onestamente preferisco lasciarlo andare per la sua strada. E’ solo un animale, e mi dispiace per la ragazza che si illuderà di aver trovato il tesoro che pensavo di aver trovato io.
Lilly, appunto, stiamo dicendo la stessa cosa. Le sue indubbie qualità manageriali sono praticamente inutili ai fini della relazione. Come ti hanno suggerito, fai tesoro dei suoi insegnamenti, della sua capacita di affrontare le difficoltà e prova a guardare oltre.
Adesso sei nella fase del lutto, per cui é normale ciò che vivi.. il pensiero monotematico, la fissazione, oscillare tra amore e odio… con il tempo passerà, tieni duro in questo periodo.
Ciao Lilly, mi dispiace davvero per ciò che ti è accaduto. Ma leggendo la tua lettera trovo affermazioni che mi paiono contraddittorie e che, messe l’una accanto all’altra, stonano fortemente. Infatti tu parli di un ragazzo che ti ha dato molto, che si è preso a cuore la tua crescita e la tua maturazione, che ti ha aiutato a scoprire nuovi orizzonti. Poi però dici che appena la sua situazione economica e sociale gliel’ha consentito, ti ha abbandonata, gettandoti via come un limone spremuto, per dedicarsi a una vita di godimento, di libertinaggio e di cinismo. Come possono stare insieme queste due realtà? A meno che ciò che egli ti ha fatto scoprire non l’abbia fatto perché ti aveva a cuore, ma tu l’abbia scoperto semplicemente perché sei andata dietro di lui quasi come una roulotte, rimorchiata dalla macchina che la portava e che, quando ha ritenuto che essa fosse un peso, ha tolto il gancio.
Questa, ahimè, temo sia l’amara spiegazione. Ma a differenza di altri, io non ti giudico, non stigmatizzo la tua dipendenza affettiva o la tua dabbenaggine, perché di amore abbiamo bisogno tutti, di fidarci di qualcuno abbiamo bisogno tutti, di sentirci appoggiati e amati abbiamo bisogno tutti.
Ora che ti sei resa conto della natura di ciò che hai vissuto, non lasciarti sopraffare e riprendi in mano la tua vita. Cerca di raggiungere, come giustamente desideri, un’indipendenza economica che ti permetterà di non essere più ricattabile da parte di nessuno.
Ma non chiuderti all’amore, non perdere la speranza di poterlo rivivere in futuro. L’importante è, per quanto possibile, riuscire a capire la natura della persona che ti metterai a fianco e comunque non dimenticare il rispetto di te stessa e della tua dignità.
Io a mia volta sto vivendo una situazione piuttosto complicata che qui non illustro, per non ripeterla, ma sulla quale mi farebbe piacere una tua opinione.
Ho intitolato la lettera Un amore complesso. Dopo i commenti ricevuti, ho scritto nuovamente io per informare in merito a sviluppi che all’inizio non mi erano noti e che per completezza ritengo vadano conosciuti.
Augurandomi di risentirti presto, ti mando un affettuosissimo saluto.
Grazie per i tuoi consigli @beetlejuice, con la tua umiltà e semplicità mi hai aiutato a fare chiarezza, a vedermi dall’esterno. Sto leggendo su vari siti competenti che adesso sto vivendo la fase più difficile, infatti mi ritrovo a fare anche cose stupide, ieri per esempio è andata molto meglio, ma oggi mi sento di nuovo a terra. Posso farcela, so che è solo un periodo! Un abbraccio!
In realtà ti ha solo usata, perchè in quel
momento gli facevi comodo, ora ha trovato
altre da sfruttare per i suoi interessi
e il suo ego.
Ogni esperienza che non uccide fortifica,
quindi prendila per quello che è stata,
senza farci fantasie e vai avanti.
Ciao @Max, grazie di cuore per aver letto la mia lettera e per avermi risposto. Inizio col dire che subito dopo questi commenti leggerò con piacere la tua lettera, che ho già trovato con il motore di ricerca, cercando di esprimere il mio parere nel miglior modo possibile.
Per quanto riguarda la mia storia, con la metafora della roulotte ahimè credo tu ci abbia preso in pieno. In questo, abbiamo un po’ di colpa e un po’ di merito (nel senso che io ci ho comunque guadagnato dal punto di vista esistenziale) sia io che il mio fidanzato (dovrei dire ex adesso, è il caso). Quando ci siamo innamorati, né io immaginavo che lui avrebbe potuto farmi maturare e arricchire tanto, né lui sospettava che io fossi una ragazza in un momento di stallo nella vita, e che non era stata capace di fare una crescita da sola ma piuttosto si era piegata in se stessa coltivando pensieri irreali, e continuando a non fare esperienza del mondo esterno.
Mi ha aiutata a superare alcuni problemi, ma dopo avermi visto dentro lui si è detto deluso di avere accanto una persona con la mia indole, e che aveva bisogno di una ragazza che aveva una spinta dentro tale e quale a quella sua. Lo ricordo bene questo momento, me lo disse una sera. Poi andammo avanti.