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Il mio migliore amico? L’alcool…

di sabrina1972
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 21 Gennaio 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 19 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    ventolibero -

    Amica (se non pronunci il mio nome,io non pronuncio il tuo…capito che sto scherzando vero?)sì:sono uno psichiatra! Per mia dannazione lo sono.E sai perchè parlo così? Perchè constato ogni giorno l’inutilità del mio impegno e della mia fatica! Perchè ogni giorno sento la nausea e la frustrazione di uno sforzo sincero ma vano! Perchè in ogni attimo e in ogni istante del mio agitarmi non ottengo il risultato sperato,desiderato,agognato con infinita passione! Perchè mi sono sempre chiesto se le mie ragioni reggessero il confronto con le necessità di chi mi sta accanto! E perchè la risposta che mi sono sempre data mi ha fatto compromettere affetti,amicizie e relazioni varie! Ecco le ragioni della mia dannazione amica cara.E sono per me,ragioni molto più pesanti,molto più frustranti,molto più deprimenti di questo cancro (e lo dico io…perchè i medici hanno ancora una sorta di pudore a dire chiare certe cose! Lo hanno anche con un loro collega!)che incomincia a farsi minaccioso.Tuttavia però,rinuncio alla facile strada della corda intorno al collo,e visto che tutti qua sopra vomitiamo lamenti e lagne,ti dico che io mi sento un fallito,una nullità,inutile quando non dannoso a me stesso e agli altri.E quindi? Ora che ho fatto la vittima cosa cambia? Ora che ho lamentato la mia solitudine,il mio male fisico,le mie tante difficoltà cosa cambia? Difficoltà che vivo in prima persona,e difficoltà che interessano le persone,familiari e non ,che mi stanno accanto…Ma il punto Sabrina,è questo:dico sempre che giorno per giorno una qualche possibilità per sentirsi vivi bisogna cercarla,con dannazione e con tormento,ma bisogna cercarla! Anche solo questa ricerca da spessore ai tuoi giorni,da ragione e forza alla speranza,da significato allo scorrere inerte del tempo.Il tempo lo fai tu,lo vivi tu,lo costruisci tu la dove vivi,studi,lavori,ti impegni! E allora una buona cosa andare su internet a lamentarsi di ogni minima stupidaggine (la tua non lo è comunque)ma poi…poi c’è dell’altro! Poi c’è la vita! La vita che è minacciata da un cancro,la vita che è offesa dall’alcol,la vita che è bruciata dalla droga,la vita che è calpestata dall’egoismo e dall’indifferenza,la vita e i suoi tanti terremoti che non sono accolti con rispetto e comprensione,e basti pensare ai tanti,ai molti,ai troppi che si mettono in bocca,su un sito internet,nullità come “ti capisco”,”ti stringo”,”ti sono vicino”,io “l’ho vissuto”,”questa è la mia esperienza” ecc…

  2. 12
    ventolibero -

    Ma quello che sempre dico,è cosa vuoi capire? Cosa vuoi stringere? Che pretese hai? No,giudichiamo,lo facciamo sempre,lo facciamo tutti,e non ci impegniamo mai nell’ardua fatica del rispetto! Come faccio a capire chi distrugge ogni cosa per perdere se stesso? Come faccio a dire ad una ragazza che si alcolizza per sfuggire a quelle trappole che non sa affrontare (perdonami Sabrina,ma dietro ogni dipendenza è nascosto sempre un senso di inadeguatezza…un senso di inadeguatezza che abbiamo tutti,che viviamo tutti !)cosa deve fare per rendersi libera,con la pretesa di volergli essere d’aiuto? Come faccio a dire che io medico,medico che va sulla strada e incontra i tossici e i barboni buttati su un marciapiede,posso essere partecipe di chi nella vita ha perso davvero tutto,e ora agita se stesso nell’insignificanza di quella che non è vita,ma solo animazione della materia,solo funzionalità meccanica di un organismo? Tutti noi abbiamo vissuto le nostre sofferenze,ma io ti dico che se oggi venissero a dirmi che ho 3 anni di vita,mai direi a te “ti capisco”,mai avrei la pretesa di ritenere la mia difficoltà e condanna più grave della tua…Molti verrebbero a dirti che a te basta la buona volontà,basta l’impegno (ma vivere non è come prendersi una laurea),che basta essere volenterosi e caparbi,che basta avere mordente e motivazioni,mentre io,ti direbbero quei molti,io sono condannato,io ho una scadenza,io ho un destino segnato e ineluittabile! E cosa significa tutto questo? Sto dando forza all’altro così facendo,o non piuttosto,sto cogliendo l’occasione,l’ennesima,per fare mostra di me,per esibirbi e mercificarmi?
    Io lascio a te le risposte a tutte queste domanda cara Sabrina,e ti chiedo davvero di coglierne il senso e il messaggio che vogliono trasmetterti!
    Sinceri auguri a te davvero…auguri per un percorso di ricerca e dannazione che ti attende!
    @ Cantautore
    Amico va bene,ti scriverò presto,penso in settimana…Lasciami riassettare delle cose un pò in disordine e poi,come dici tu,un fumante caffè alla faccia di questo schifo di vita!
    Alessandro

    P.S Sabrina,perdonami,mi sbugiardo un pò,e ti do un consiglio (che Faber mi perdoni !),anzi,per prevenire i suoi strali,quelli di Faber dico,facciamo che ti do un suggerimento: vai al mare! Goditi il mare,la brezza che spira,il moto ondoso e nervoso delle sue onde…E,se posso darti una “dritta”,vacci di sabato,di sabato sera…C’è tutto un aspetto psicologico molto interessante nel farlo quel giorno…

  3. 13
    daria -

    …ciao sabrina ,il tuo problema stà nel non saper affrontare il proplema che hai e lo sai ,quindi se ammetti già in principio che il tuo migliore amico è l’alcool sei ad un buon punto per smettere!io ti dico fallo e affronta la vita la tua famiglia senza di esso sarà più facile credimi,non ti rifuggiare dietro ad un bicchiere di vino.Hai degli amici che ti vogliono bene lo sai vero??Ascoltali!!non voglio aggiungere altro ciao Sabrina . Ha dimenticavo non sono passata quì per caso!! ciao a tutti.

  4. 14
    sabrina -

    ciao Alessandro, se ti va di dirmelo vorrei sapere come stai. ho percepito bene cio che intendi dire ed è puramente vero. in poche parole, a cosa serve lamentarsi… non serve a niente xkè tu che sei alessandro, o un altro che si chiama tizio oppure caio…ecc non me lo tolgono il bicchiere dalle mani e non voglio un tutor come dice P… ma allora pero ti chiedo, tu che sei del mestiere e ne sai piu di me, perche quando stiamo cosi male veniamo in cerca di voi psichiatri??? a volte ho scatti d ira che sorprendono anche me, e a volte mi pento di aver mollato gli psicofsrmsci. non cerco piu risposte, non perche non le apprezzi, solo perche non mi saranno d aiuto, non fanno scsttare la molla…
    Daria….non ho capito chi sei ma tu mi conosci vero? e magari io conosco te,,, bo.
    ciao a tutti

  5. 15
    ventolibero -

    Ciao Sabrina, ti sono grato per il pensiero che hai avuto…Come stai tu, innanzitutto? Hai ancora questo rapporto così stretto col tuo migliore amico, o comincia a scricchiolare un pò? Dai scherzo, aiuta ogni tanto sciogliere in una risata liberatoria tensione e apprensione. Occorre trovare il modo di stemperare con un sorriso che non sia sguaiato e becero gli infiniti problemi, di ogni genere, che ci è d’obbligo affrontare ogni giorno. Bene, come sto io? C’era un tempo, c’era qualcuno che mi rivolgeva queste parole: “Sandro, come sta la tua anima?”…Già, come sta l’anima? Guarda, cara Sabrina, ti rispondo con Vecchioni: Sono caduto come un airone/colpito al volo nella brughiera/ sono caduto come d’autunno/la foglia stanca di primavera…E sì Sabrina: anche uno psichiatra cade! Ha il suo malessere, le sue difficoltà, le sue tante incapacità!
    A fine mese andrò in aspettativa, e penserò al da farsi…Un mio zio, primario di Chirurgia Generale, è già in allerta, come una sentinella che veglia sulla porta della notte…la mia notte! Ma per ora, mi concentro sul giorno, anche se ha come compagni nausea, capogiri, spasmi addominali, disequilibrio moto-visivo, rigurgito e astenia…Ma vabbè, ci difendiamo dai…Chiudi gli occhi ragazzo e credi solo a quel che vedi dentro…non lasciargliela vinta nemmeno un momento dice sempre il caro Roberto (questa sera lascio in pace il mio adorato Faber…). Mi sembra di essere incinto Sabrina, i sintomi sono quelli…Ma c’è la vela, c’è il mare, ci sono le onde…C’è il mio vento libero che mi salva…E in fondo sì, sono UN’ANIMA SALVA (un accenno ci vuole…), in un moto infinito che corre fino a sciogliersi nel mare, per vivere il mio frammento d’estate che interrompe una serie infinita di frammenti d’autunno…Anche se alla fine, ti resta solo il ricordo struggente di un te stesso fermo e sereno che vive il suo dimenticato frammento, in un agitarsi d’agonia che si consuma d’illusione! E qui vengo alla tua domanda: perchè dallo psichiatra in certi momenti della vita? Anche qui, mi concedo un tono scherzoso e leggero, ma cogli l’aspetto vero di quello che voglio dire, che voglio dirti: certe scelte fondamentali della vita non avvengono a caso. Chissà: forse ho scelto psichiatria perchè mai, nella vita, avrei voluto che il mio malessere, che le mie difficoltà, il mio dolore, venissero “curati” da uno psichiatra! Ora è facile parlare, ma se non lo fossi, e sapessi tutto quello che ora so di loro per il fatto di esserlo…

  6. 16
    ventolibero -

    Beh amica mia credimi: li eviterei come la peste! Saranno i miei non ancora 29 anni (ma sono in dirittura d’arrivo…), l’ingenuità della mia giovane età, ma concepisco la mia professione in modo romantico. Lo psichiatra è un medico dell’anima, e anche lo schizofrenico, anche lo psicotico, anche l’oligofrenico hanno un’anima. Anche loro vivono le loro tensioni emozionali, anche loro combattono sulle loro trincee interiori…Per non parlare del depresso poi…ma di quello vero, non certo di quello che si dichiara tale qua sopra! Certo: ci sono gli scatti d’ira, ci sono i gesti violenti eterodiretti e quelli autolesivi, anzi, come dicono i manuali, “anticonservativi”, ci sono i deliri e le allucinazioni, e c’è tanto altro. Ma cosa cambia? Se ho capito qualcosa nell’occuparmi di sentimenti e non di neuroni, ho capito che basta un momento, un attimo, un istante di abbandono, di sconforto, di solitudine non voluta, un lutto, una ferita lacerante che distrugga l’autostima per perdersi in abissi come la droga e l’alcool. E poi c’è l’aspetto di come si assume una sostanza, se da soli o in compagnia, dell’ambiente che fa da sfondo, della personalità di base di chi la consuma. E tu, cara Sabrina, come ti descriveresti? Che significato daresti ai tuoi scatti d’ira? Hai mai riflettuto sull’insieme sostanza-personalità del consumatore-ambiente in cui la sotanza viene assunta? Scusami amica, non voglio improvvisare una sorta di psicoterapia, o meglio psicoanalisi…Tra l’altro ancora non ho l’abilitazione al loro esercizio.
    Ti invito solo a riflettere su un aspetto: ogni dipendenza riduce il mondo a misura di ciò da cui si dipende, ed è, in ogni caso, un’orizzonte molto angusto, e lascia soli in quello spazio ristretto, in un delirio a due,sostanza-individuo,in cui la sostanza diventa il demone non appena la si è presa e il sogno quando occorre prenderla per non riprovare l’angoscia della sua mancanza.
    Non condannarti a quest’angoscia perenne, ma cercati uno spazio più ampio, più libero, più vero!
    Auguri cara Sabrina, e grazie ancora per il tuo pensiero,
    Alessandro

  7. 17
    daria -

    ciao Sabrina……. mi conosci ??? pensaci un pò !!!! Io ti dico soltanto che non hai abbasta le palle per uscire fuori dall’alcol o non vuoi perchè ti ci nascondi dietro e non affronti la situazione !!!! di amici anche se virtuali ne hai eccome se ne hai e ti vogliono o ti hanno voluto bene e hanno cercato di aiutarti.Tu sai !!! ma sei venuta a scrivere quì a cecare aiuto quì ,e mi domando perchè se le risposte già le sapevi???? non sono arrabiata con te credemi ,ti voglio bene lo stesso e lo sai ,ma il problema tu sai come lo devi risolvere .L’alcool deve essere eliminato da te e soltanto da te con l’aiuto degli esperti in materia ,e sai anche che non prendendo più le medicine hai sbagliato ,come hai sbagliato a non andare più dal psicologo e dal pschiatra .Ma questi sono problemi tuoi no!!! se non vuoi non vuoi ,ma allora cosa cerchi a fare aiuto????? Sai quanto mi costa trattarti così ,ma io è così che la penso e te lo voglio scrivere quì in questo nuovo sito che hai scelto e mi ha anche amareggiato e deluso trovarti quì.

  8. 18
    sabrina -

    cio che hai scritto e piu che giusto daria e mi dispiace averti deluso anche se niìon ho capito chi sei, scusami, non ci arrivo. comunque ho scritto perche era un pezzo che non accendwvo il pc e vorrei tanto salutare ventolibero e dirti alessandro di metterci tanta forza e volonta, tutta quella che hai dentro di te e anche di piu. un bacio a tutti, non credo che scrivero piu pero grazie dal piu profondo del cuore e perdonatemi se vi ho deluso… baciio ciao

  9. 19
    sabrina -

    daria,ho appena riletto e ho capito chi sei, il tuo modo di scrivere e i punti esclamativi me l hanno fatto capire. sono sicura si chi sei, anch io ti voglio bene e mi dispiace averti deluso. tu per me hai fatto davvero tanto perche mi sei stata davvero vicina e anch io ti voglio bene ma purtroppo ti ho delusa e con gli amici non si fa così. chiudo quà e ti mando un sincero abbraccio

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