Salta i links e vai al contenuto

Al ministro Fioroni

di a.magno
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Settembre 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Condividi su facebook: Al ministro Fioroni

La lettera ha ricevuto finora 41 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 21
    Sebastiano Valfrè -

    Con questa lettera voglio mettere in rilievo i problemi che hanno i nostri ragazzi con il peso degli zaini.
    Penso che questo inconveniente si potrebbe risolvere in modo semplice, cercherò di farvi capire meglio cosa voglio dire.
    Se il nostro ministro obbligasse gli editori a pubblicare i libri, “quelli di testo scolastici”, con i bordi forati rinforzati tali da metterli in appositi raccoglitori ad anelli cosa accadrebbe?
    E se i nostri figli nel prepararsi lo zaino avessero un raccoglitore ad anelli “simile a quello dei libri di testo”?
    Potrebbero inserirvi per esempio, due capitoli di storia, uno di matematica, un altro di fisica ed uno di inglese.
    Cosa ne pensate? potrebbe andare come idea per alleggerire lo zaino ai ragazzi?

    Volevo ricordare che i raccoglitori esistono già, bisognerebbe che la pubblicazione dei libri di testo venisse fatta in adeguamento ad essi.

    Settimo T.se 18/10/2007 IN FEDE
    Sebastiano Valfrè

  2. 22
    Ennia -

    Egregio sig. Ministro, il problema dell’inserimento degli stranieri nella scuola italiana sta diventando sempre più insostenibile: ci sono classi con più alunni stranieri che italiani. Benissimo, mi dirà lei, altrimenti noi insegnanti saremmo senza alunni. Si rende però conto che questi ragazzi arrivano nella scuola in qualsiasi momento dell’anno scolastico e non sanno, né loro né le loro famiglie una parola di italiano? Lo sa che, a volte, non hanno nemmeno l’età che dichiarano (vengono inseriti nella classe in base all’età dichiarata), ma, in alcuni casi, sono più grandi ( vedi alunni provenienti ultimamente dal Bangladesh dove non esiste una anagrafe certa e che, vengono inseriti in prima media pur avendo barba e baffi)? Lo sa che nei paesi di provenienza non sono mai andati a scuola e qui vengono inseriti alle medie? Ora le legge dice che noi insegnanti, senza aiuti concreti, se non alcune ore iniziali di presenza di un mediatore, dobbiamo fare un programma individualizzato, per questi alunni. -Come?- Mi chiedo. Ha mai provato ad insegnare in una scuola media? Per ben che vada ci sono 25 alunni: alcuni con problemi di disgrafia e dislessia che non possono essere certificati perché questo non è un handicap, ma che vanno seguiti individualmente con programmi adattati alle loro difficoltà, ci sono alunni con problemi comportamentali che, spesso, non permettono di fare lezione, ma verso i quali l’unica cosa possibile è chiamare i genitori che se ne lavano le mani, ci sono alunni che presentano oggettive difficoltà di apprendimento e non sanno nemmeno eseguire le quattro operazioni.(Poi si lamenta che in Italia non si ama la Matematica).
    Ma la legge dice che noi insegnanti: UNO ogni ora di lezione dobbiamo dividerci per seguire 4 o 5 gruppi di livelli diversi. Provi Lei a spiegare “Gli enti fondamentali della Geometria” (in prima) in modo diverso, compreso tre o quattro lingue extracomunitarie.
    Non sarebbe più ovvio che, almeno gli alunni stranieri , molti dei quali avrebbero anche voglia di imparare fossero messi in condizione di poterlo fare? Insegnando loro l’Italiano prima di venir “buttati” in classe? Mi sembra una proposta ragionevole e fattibile. Invece di pagare dei mediatori si pagano degli insegnanti per fare dei corsi di alfabetizzazione permanente per i ragazzi e le loro famiglie.

  3. 23
    Laura -

    Ciao Ennia,
    non avendo figli ed essendo trascorso un pò di tempo da quando frequentavo le aule ignoravo la situazione che descrivi (anche se potevo immaginarla).
    E’ veramente mortificante essere un’insegnante ai nostri giorni: combattere con i genitori, con l’ignoranza (educativa e culturale) dei ragazzi spinti nella carriera scolastica anche dove è palese la ripetizione di un anno, le leggi che vi legano da ogni possibile iniziativa educativa…insomma mancano gli strumenti per chi vuol fare professionalmente e con passione il proprio lavoro. Vi esprimo la mia solidarietà, altro non posso fare ma volendo aggiungere un commento al tuo post ti dico che se io fossi genitore ritirerei mio figlio da una classe dove ci sono troppi bambini che hanno bisogno di “aiuti” (a prescindere dalla razza,che sia ben chiaro!!), perchè ne rallenterebbero inevitabilmente e irrimediabilmente l’educazione.

  4. 24
    Clafe -

    secondo me è una cavolata sta cosa degli esami a settembre…pasquale ti devi sta zitto…ognuno esprime la propria opinione…il maleducato caso mai sarai tu…e il 7 in condotta fallo rimettere alla tua scuola…e sabato si sciopera

  5. 25
    JOKER -

    voi pagate gli studenti per andare a scuola..e vedrete ke studieremo..e nn ci preoccuperemo degli esami..hihihi

  6. 26
    Laura -

    Scioperi contro te stesso, povero illuso!!!!
    Cerca di moderare i termini e magari la veemenza che metti nel rispondere a Pascquale cerca di indirizzarla verso lo studio…hai tutto da imparare!!!!!!

  7. 27
    pasquale -

    Sig. Ministro Fioroni(spero che tutte queste e-mail vengano lette dal desinatario), Lei sa molto bene che un Paese con poche norme è quello che funziona meglio. Lei emanò un decreto ministeriale sulle modalità del recupero dei debiti. Secondo il mio parere era semplice, breve e chiaro. A distanza di alcune decine di giorni emana un’ordinanza che avrebbe dovuto rendere applicativo il decreto.
    Secondo il mio parere, i due testi sembrano essere nati da due menti differenti, poiché l’ordinanza complica, di non poco, la vita dei docenti e dà la possibilità agli studenti/genitori, alla fine dell’anno scolastico, di presentare ricorsi amministrativi e di poterli vincere con facilità. Non so se ci si rende conto che applicare alla lettera l’ordinanza è pazzesco, soprattutto nella parte in cui si afferma che l’attività di recupero debba essere svolta nell’intero a.s., che debba essere svolta per almeno 15 ore.
    Qui si dovrebbe chiarire se nel monte-ore rientra anche il recupero in itinere, perchè non è possibile fare corsi di recupero(a pagamento) per tutte le discipline in cui gli allievi hanno carenze. Le scuole non hanno tutti questi soldi. Inoltre, fare dei corsi, in qualsiasi momento, per gli studenti “più deboli” il pomeriggio significa peggiorare la situazione, poichè essi rimmarebbero arretrati nello studio dei nuovi argomenti.
    A questo punto chiedo: perché invece che utilizzare gli strumenti del diritto amministativo ( decreto ministeriale e ordinanza) non si è avuto il coraggio di presentare una proposta di legge che reintroducesse gli esami di riparazione? Perchè non far pagare ai genitori i corsi, in base al reddito? Solamente in questo modo gli studenti si rimetteranno a studiare! Sig. Ministro quando comunichiamo alle famiglie che i propri figli utilizzano il cellulare in classe e si chiede un colloquio, il sottoscritto non ha mai visto i genitori di questi allievi. A proposito dei cellulari: tante parole e pochi fatti da parte degli organi competenti; i cellulari rimangono accesi regolarmente e guai a tentare di sequestrarli, si rischia prima di essere “picchiati” dagli studenti e poi una denuncia.
    Avrei voluto parlare anche di altri problemi, ma ritengo che sia inutile. Della scuola non importa niente a nessuno.

  8. 28
    JOKER -

    Della scuola non importa niente a nessuno,giusto!

  9. 29
    nicola -

    sono un supplente temporaneo del personale ATA (assistente tecnico) nominato dalla graduatoria d’istituto. volevo sapere quando uscirà il decreto dei 30 giorni per inserirmi nella seconda fascia in provveditorato.pare che il caro ministro Fioroni, al contrario della Moratti non voglia emanare questo decreto salva disoccupati. ma che gli costa?in fondo la seconda fascia è esaurita in molte città, perchè non ridarle vita?aiutatemi a lottare perchè qui al sud per fare 30 giorni di servizio a scuola ci vuole un miracolo ed io l’ho avuto.grazie e a presto

  10. 30
    Pasquale -

    Riprendo ancora un’argomento trattato precedentemente, cioè quello del recupero debiti. Il sottoscritto ritiene che le norme emanate dal Misinistro, in particolare l’O.M., non siano applicabili facilmente nelle nostre scuole. Sig. Ministro i Collegi dei docenti hanno difficoltà a deliberare sulle modalità del recupero così come previste dalle norme. Collegi massacranti ed estenuanti per arrivare alla fine a deliberare che verranno effettuati i recuperi in itinere; ciò perché non ci sono fondi sufficienti, per il momento, per deliberare diversamente. I recuperi, quelli cioè pagati, saranno effettuati dalla metà di giugno alla metà di luglio da quei pochi docenti che si offriranno volontari e che non saranno impegnati negli esami di Stato.
    Riprendo un concetto già espresso: non è lo Stato che dovrebbe pagare i corsi di recupero dei debiti di coloro che non hanno voluto studiare. Questi soldi vanno riservati a coloro che si impegnano, raggiungono buoni risultati e a causa di una situazione economica non positiva non possono continuare gli studi; in questo caso mi riferisco soprattutto al Biennio che oramai è divenuto obbligatorio ma che in realtà le famiglie più povere non vedono positivamente.
    Questo mi ricorda la “leva obbligatoria” dopo l’Unità d’Italia. Molte famiglie, specie al Sud, hanno bisogno dell’aiuto dei propri figli per sopravvivere. Ecco allora che i soldi destinati ai corsi di recupero devono essere destinati soprattutto a queste famiglie. D’altronde lo Stato rende obbligatorio l’istruzione sino a 16 anni ed è giusto che intervenga perchè tale diritto sia reso effettivo e non sia solo formale. Tutto ciò che dico qui sono principi riconosciuti nella nostra Carta Costiruzionale, sig. Ministro. Il sottoscritto sa che Lei non può decidere molto sui fondi destinati all’Istruzione, perchè è il Ministro dell’Economia che in pratica decide e il tutto viene inserito come spesa nella Legge Finanziaria; però in questo caso non vi sarebbero ulteriori spese.
    Quando c’erano meno regole e meno soldi i risultati conseguiti dagli studenti non erano migliori? Qui si dovrebbe parlare anche dei fondi destinati ai famosi progetti. Tutti soldi spesi male. Gli insegnanti dovrebbero dedicarsi agli allievi e Le posso assicurare che molti docenti che hanno un progetto utilizzano per questo anche le ore di lezione, si assentano dalle attività collegiali ed altro.
    Come dicevo nella precedente e-mail:” Della scuola non interessa proprio niente a nessuno”.
    Con questa e-mail chiudo per sempre i miei interventi, poiché credo che tutte le e-mail inviate attraverso questo sito web non vengano mai lette dal nostro Ministro e quindi non raggiungeranno mai qualche obiettivo.

Pagine: 1 2 3 4 5

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili