Egregio presidente, sono un infermiere addetto all’anestesia,che vive un momento critico in un a città di falsi comunisti arroganti e prepotenti.
Fermo restando di essere consapevole dei miei grossi errori fatti,sono arrivato al limite della sopportazione.
Non mi importa dei soldi,o di una vita più agitata, ma vorrei,visto che non posso permettermiun legale con le p..,avere un’assistenza di un buon avvocato per decidere sul futuro,che sia giusto, per l’unica cosa che per me nella vita conta, MIO FIGLIO.
Sono solo e nessun familiare può aiutarmi, e quei comunisti ipocriti,e falsi della parte dalla mamma sono tanti,e hanno tanti soldi.
Vorrei,se è possibile, avere una guerra pari.
So benissimo che avrà tante richieste più importanti,perciò continuerò a stimarla e rispettarla in ogni caso.
Che Dio le sia vicino sempre, se l’ho merita
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Categorie: - Controversie
Raffaele, una vita agitata – come dici tu – già ce l’hai; sappi però che i comunisti non esistono più, adesso c’è il piddì.