Il ragazzo che amo alla follia sta vivendo un brutto periodo a causa della malattia di un familiare a lui molto vicino. Gli rimane poco da vivere. Non ho mai vissuto un'”esperienza” simile e non so come comportarmi, vorrei aiutarlo, confortarlo ma non so se sia la cosa giusta… Lo sento freddo, poco presente… Aiutatemi…
Lettera pubblicata il 25 Febbraio 2010. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore angioletta.
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Categorie: - Amore e relazioni - Riflessioni
angioletta,
in questo perido molto delicato, rispetta semplicemente il suo dolore. lascia che sia lui, eventualmente, ad aprirsi e a confidarsi con te.
stagli vicino con piccoli gesti, sguardi e presenza in senso ampio, di modo da fargli sentire che gli sei accanto.
in seguito, si vedrà…
va da persona a persona, c’è chi il dolore lo esprime all’esterno in modo diretto in modo da ricevere subito la consolazione degli altri…attaccandosi all’altro come un ancora…c’è chi invece vuole starsene un pò per conto suo
isolarsi è una delle forme di difesa dal dolore, per quanto strana ti possa apparire…anche io quando soffro mi chiudo a riccio e i miei aculei affilati e taglienti sono ben visibili a tutti
chi mi ha capito, mi è stato lontano rispettando la mia scelta…alla fine dopo un pò ho ritirato gli aculei e mi sono aperta di nuovo
ci vuole pazienza e sensibilità da parte tua…non forzare mai le cose…sii presente ma non invadente
basta un gesto al momento giusto. Passerà, come tutto.
Molti che stanno subendo un lutto riscontrano che parlarne può essere
una buona valvola di sfogo.Può anche essere utile scrivere.
Chi ha difficoltà a parlare dei propri sentimenti può trovare
più facile metterli per iscritto. Metabolizzare il dolore richiede
pazienza, perché è possibile che si sia soggetti a repentini
sbalzi d’umore. Inoltre dire a chi soffre che non deve vergognarsi
delle lacrime è un modo per esortarlo a sfogarsi e a trovare ristoro.
Il pianto non è una manifestazione di debolezza, bensì una normale
reazione per esprimere gioia o, in questi casi, dolore. Non so se il tuo
caro è una persona religiosa, tuttavia in queste circostanze, avvicinarsi
a Dio può confortare. Il Salmo 34,18 dice: “Il SIGNORE è vicino a quelli
che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.”
Si, per molti è stato utile parlare dei propri sentimenti con un amico fidato.
A maggior ragione, se lo vorrà, gli sarà di grande aiuto esternare i suoi
sentimenti a Dio, che promette di ‘confortare i cuori’
io ho vissuto la perdita di mia mamma.. e sinceramente avrei preferito di più se il mio ragazzo nel momento in cui gli dicevo di lasciarmi perdere sarebbe rimasto al mio fianco anche in silenzio.. in questi casi non si può fare nulla di concreto ma è molto importante dare la certezza ke tu x lui ci sei e se ha bisogno di te tu potrai consolarlo volentieri.. io mi arrabbiavo tanto con mio ragazzo perchè volevo stare sola.. ma infondo piangersi addosso nn serve a niente.. infatti quando rimanevo poi sola mi mancava lui..