Vorrei dire alla mia famiglia che esistono due tipi di supporto: economico e psicologico. Prima di tutto vorrei ringraziarli per il loro supporto economico, non mi hanno mai fatto mancare nulla, mi hanno sempre prestato soldi, senza rivolerli indietro. Mi hanno pagato sempre tutto, dalle ripetizioni di matematica a scuola e dai libri per l’università fino ad oggi. Io ne sono grata perche non tutti hanno questa fortuna, anche se non sembra. Io vedo tutti gli sforzi che fanno per me, e a volte mi sentivo anche in colpa quando prima di uscire gli chiedevo dei soldi. Ma il supporto economico non è tutto. Sento la mancanza di un supporto psicologico che non ho mai avuto. Non mi sono mai sentita bene ogni volta che si trattava di stare uniti in famiglia alle feste. Non ho mai visto gesti di affetto nei miei confronti, seppur a volte capitava qualche bacio o qualche carezza sulla testa. Ma solo nei giorni del mio compleanno. Per il resto mi sono sempre sentita criticata e giudicata, a volte anche pesantemente, raramente sono “brava” (solo quando prendo dei buoni voti), di solito è sempre un “hai fatto il tuo dovere”. O ancora “tu sei troppo particolare, se hai questo carattere nessuno vorrà stare con te!” e peggio ancora “quando dovrai affrontare i veri problemi della vita tu non sarai capace e farai una brutta fine”. “vestiti come le tue coetanee, vestiti da donna, non hai piu 12 anni”, “smettila di comprare questi vestiti da p*ttana” e così via. Insomma, é chiaro che io vorrei solamente un po’ di supporto, o solo opinioni senza insulti da parte loro. È molto difficile per me essere me stessa ed esprimermi nel modo in cui voglio, e nel momento in cui i miei atteggiamenti vengono criticati e insultati diventa tutto più difficile. Sono una persona molto fragile e sensibile e basta pochissimo per buttarmi giù, e loro ci riescono quasi sempre. Non riesco per cui a farmi forza da sola, e sapere che il supporto della mia famiglia é pari allo zero mi destabilizza.
Ai miei genitori
di
i'm a sad girl
Lettera pubblicata il 15 Aprile 2021. L'autore, i'm a sad girl, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Il supporto economico si riflette anche sul benessere psicologico. Quando una persona si sente appagata, la qualità della vita migliora in ogni ambito.
Nel tuo caso bisogna capire quando un aspetto incide sull’ altro.
Francamente dubito che uscendo da una situazione familiare opprimente riducendo drasticamente le agiatezze, si raggiungerà la serenità sperata.
La vita non va incontro a nessuno.
“Chi da bambino ha dovuto implorare amore barattandolo con ottimi voti o con una condotta impeccabile, ha chiaramente subito un torto, in quanto l’amore non si permuta, nè è una moneta di scambio”. Sembri una cara ragazza. I soldi non c’entrano nulla, un genitore ha il dovere materiale di mantenere il figlio che, và ricordato, non ha chiesto di venire al mondo. Se il figlio si sente in colpa, è perchè il genitore crea delle condizioni affinchè ciò avvenga. Il senso di colpa è una delle chiavi di manipolazione e/o autosabotaggio. I figli che si sono sentiti non amati, se non acquisiscono gli strumenti da sè, rischiano di soccombere al dolore del rifiuto e dell’abbandono. Da come scrivi sembri molto giovane, e trapela il tuo malessere. Informati, chiedi aiuto, rivolgiti ad uno psicoterapeuta. Loro non cambieranno, dovrai imparare tu il distacco emotivo per tutelarti, diventando emotivamente genitrice di te stessa. E’ dura, ma si può farcela, esperienza diretta. Tanti auguri di ogni bene. Un abbraccio e coraggio!
Aspetto un autorevole commento. Il tema è “ghiotto”.
Sad girl,
avrei voluto risponderti in modo meno inconsistente ma… sono indotta a non farlo.
non ti perdi niente d’importante, anche se mi piace dare opinioni su esperienze affini a quelle che ho sperimentato sulla mia pelle, soprattutto nell’ambito dei sentimenti.
spero ti rispondano molti altri.
un abbraccio