Che Rutelli abbia affermato inverosimile il ritiro dall’Afghanistan è un suo convincimento peraltro non celestiale. Che, il nientemeno ferimento di quattro militari abbia ancor più persuaso lo stesso alla sosta, è del tutto privo di razionalità. Noi, non siamo andati a guerreggiare bensì a portare la pace. Se in Paesi come l’Afghanistan s’infiamma l’evento della battaglia allora si torni a casa. Non abbiamo la facoltà di dare la vita come quella di farla cessare. Il nostro dovere è stato compiuto con valore, per cui nessuna logica ci consacrerebbe alla fuga.
Lettera pubblicata il 10 Settembre 2006. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Carlalberto Iacobucci.
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