La cosa che mi spaventa di più è che non ci accorgiamo di essere finiti nel giro.
Non riusciamo ad accettare che la nostra dipendenza ci fa apparire come la “brutta gente” descritta dai nostri genitori.
Forse solo alla domenica mattina, quando si è ancora un po’ storditi, iniziamo a chiederci: -“ma cosa sto facendo?” ma a pensarci ti vien voglia e allora lasci perdere.
La prima volta che ho visto la droga ho ascoltato la canzone più bella di tutta la mia vita:
J-Ax – La vita non è un film
Lettera pubblicata il 2 Febbraio 2012. L'autore, Narcy, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso
Lo incontrai sulla strada, più di un anno fa, Marcello, 24 anni, sosteneva di essere un consumatore di eroina, mi esibì i buchi nell’avambraccio e riferiva di consumare anche marijuana. Fin dalla prima impressione quel ragazzo non sembrava avere una storia di consumo e lo si capiva non solo per come raccontava gli effetti delle due droghe ma anche per i buchi che non presentavano nessuna delle caratteristiche di chi è consumatore cronico e che tra l’altro apparivano tutti recenti. Ovviamente non dissi nulla sull’ipotesi che andavo maturando, e cioè che si trattasse di uno spacciatore che tentava di nascondesi tra i consumatori. In Spdc ne ho incontrati molti, troppi, troppi, di ragazzi ragazzi persi in questo vortice di disperazione che è la droga, ne avevo esaminato la personalità, ripercorso la storia, rivissuto insieme i vissuti e le mancanze.
Una mattina, mentre ero in studio in Ospedale, rispondo al telefono…
‘Chi parla?’
– Dottore, sono un amico, uno che le vuole bene
‘Mi dica il suo nome’
– Non riattacchi dottore, perchè ho una cosa importante da dirle, riguarda la sua famiglia, dottore. una bella famiglia, dottore. Ma sono preoccupato…
‘Cosa vuole? Mi dica, ma faccia presto’.
– Dottore, so che lei ha in cura un mio compare, una bravo ragazzo. Uno che dice la verità, uno perbene, ha capito? E lei deve solo confermare quello che dice. E’ tutto qua, caro il mio dottore. So che lei è intelligente, molto intelligente, la saluto dottore. Aiuti quel povero consumatore di droga, è un mio amico. E io sono anche suo amico, di lei dottore.
Era chiaro che si trattava di uno spacciatore aggregato ad una delle molte cricche criminali che popolano le zone suburbane di Lecce e luoghi limitrofi, città dove prestavo servizio. Il ragazzo in degenza era sottoposto a fermo come membro di queste, oltreché consumatore. Seppi dopo che quello della telefonata era lo stesso incontrato, non per caso, sulla strada, e che si spacciava per consumatore, non lo era.
Affrontare il problema, in conclusione? Ci sono passi obbligati da fare, e non se ne può prescindere, e forse tu hai capito a che genere di passi mi riferisco. Quel ragazzo, Marcello, quel passo lo ha fatto! Oggi vive, ancora con fatica, ancora con i suoi tormenti e le sue crisi, ma vive, ed è certo che solo vivendo, avendo scelto di vivere facendo quel primo passo, può superarle. Mi auguro voglia farlo anche tu, te lo auguro di cuore! Spezza la catena cara amica, spezzala e libera la tua vita e quella di tutti gli altri, anche quella di chi sta tentando di imprigionarti.
Auguri di vero cuore, auguri davvero!
appunto. cosa stai facendo??? ti prendi in giro, ti illudi che facendolo tu sia felice. No. Per niente.
Non sono la solita bacchettona… sono tra l’altro convinta che la cannabis sia meno dannosa delle sigarette. Ma sai cosa? E’ magnifico svegliarsi bene la mattina, presto, e aprire la finestra e guardare il cielo. La cosa migliore in assoluto è stare bene fisicamente.
Vi ringrazio, siete stati molto comprensivi con me.
Del cosa sto facendo non lo so nemmeno io.
Mi lascio semplicemente traspostare; non organizzo più le mie giornate non lotto più per un obbiettivo.. aspetto, aspetto e basta.
Io mi rendo conto della mia situazione, e se vedo qualcuno come me dico “ma come si è ridotto?” riesco a giudicare tutti tranne me stessa.
Alessandro, mi sono venuti i brividi nel leggere il tuo commento.
Come posso liberarmi se faccio ancora fatica ad accettare di essere imprigionata?
Voglio lottare, so lottare! E’ solo che da sola è difficile.
Oo … avevo scritto un commento, poi ho letto quello di alessandro e ho preferito star zitto!!! giuro!
cmq conosco gente che negli anni ’80 s’è fatta “pinze” di eroina anche per 5,6,7 anni, poi è riuscita ad uscirne ed ora sono ancora vivi! li conosco di persona, so un po’ le loro storie!
ciao!