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Affitto in nero… un governo veramente tecnico!

di rollotommasi

Questo governo è effettivamente tecnico perché ci vuole tecnica nell’imbrogliare la gente promettendo di perseguire e punire gli evasori mentre vengono protetti a spese degli onesti cittadini che pagano le tasse .
Un esempio: ho preso in locazione un piccolo appartamento. La proprietaria chiese di soprassedere solo per il momento alla registrazione. Ma si sa : gli evasori sono anche bugiardi. La donna, questo è l’aspetto più raccapricciante della vicenda, fa parte del direttivo di una associazione di volontariato onlus (un evasore che fa beneficenza alla comunità alla quale sottrae servizi con il suo eludere le tasse è veramente folkloristico!). Quando il governo ha pubblicizzato la legge 23 del 2011, con la quale si dava la possibilità ai proprietari di sanare la mancata registrazione, la signora evasore nuovamente riaffermava la sua volontà di non volere registrare il contratto di locazione. HO quindi provveduto a farlo pagando la relativa multa. L’agenzia delle entrate ha applicato la legge fissando il canone di fitto in tre volte la rendita catastale. Cosa pensate che abbia fatto la signora ?
L’ evasore con arroganza si è presentata ad ora di cena a casa mia in compagnia di un uomo che, senza dare le sue generalità, mi ha intimorito dichiarando di essere un magistrato. In fondo Napoli non è una città così grande e prima o poi lo rincontrerò e potrò smascherarlo e, qualora sia realmente un magistrato, segnalarlo al CSM.
Ora come pensate che sia finita? Incredibile! L’Agenzia delle Entrate ha registrato il contratto originario presentato dalla signora non tenendo conto dell’applicazione della legge 23 comma 8 e 9 ( un impiegato della Agenzia ha riferito che il loro ufficio registra tutto, anche la carta igienica); la signora evasore con questo contratto registrato ha intentato un’azione di sfratto esecutivo per morosità ; l’udienza (la giustizia funziona quando vuole) è stata fissata con la massima urgenza il 22 agosto; il giudice, tale dottor Marida Corso, non ha rinviato la causa nel merito essendo stata presentata dai miei legali la prova certa costituita dal contratto di locazione registrato secondo l’articolo 23 comma 8 e 9 (codice di procedura civile art. 634) ma ha emanato un provvedimento finora unico in Italia sull’argomento ed ha emesso ordinanza di sfratto per morosità condannandomi alle spese legali. Ma crediate che finisce qui ? Sarebbe troppo bello! La Dirigente della Agenzia delle Entrate ha dichiarato che non è possibile annullare la registrazione del contratto effettuato dalla signora evasore e che mi devo sobbarcare le spese di doppia registrazione. Ha anche aggiunto che la signora evasore non sarà sottoposta a nessuno accertamento in quanto l’agenzia delle entrate si impegna a cercare solo i grossi evasori perché non ritiene produttivo perseguire i piccoli e medi evasori. Oltre al danno la beffa!
Morale della favola: i grossi evasori non li scovano, i piccoli evasori non li perseguono. Ne consegue che gli unici a pagare sono quegli onesti cittadini che questi tromboni del governo che ci impartiscono lezioni ogni giorno, stanno affamando. Da questa esperienza posso elargire un consiglio ai poveri proprietari evasori ai quali hanno ridotto il canone di fitto, secondo il comma 8 e 9 della legge 23 del 2011: andate all’Agenzia delle Entrate a registrare il contratto (sarà certamente fatto), portatelo al giudice Marida Corso e vincerete la causa anche con il risarcimento delle spese giudiziarie. Il governo tecnico è tecnicamente riuscito con grande tecnica a far credere che la legge 23 comma 8 e 9 avrebbe fatto emergere l’evasione e punito i cittadini evasori ed è riuscito con una tecnica vincente a punire i cittadini che si autodenunciano.
A proposito , chi ha detto che in questo paese la giustizia è lenta? La IX sezione lavoro del Tribunale di Napoli è stata un fulmine nel fissare l’udienza ed emettere l’ordinanza. La giustizia non è lenta, non è giusta!

Lettera pubblicata il 15 Settembre 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cittadini - Controversie

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    davide -

    salve, sono curioso di sapere le motivazioni del giudice. E’ possibile riportare testualmente la motivazione? Trattasi di un caso unico quanto raro….

  2. 2
    rollotommasi -

    ritenuta l’inapplicabilità della sanzione trattandosi di contratto stipulato anteriormente rilevato che l’ imputato è comparso a mezzo il suo procuratore, nulla ha contestato in ordine alla ed ha chiesto un termine per sanarla seppure in subordine.
    Ritenuto che susstistono le condizioni per accogliere questa richiesta attesa, fra l’ altro, l’attuale difficile situazione economica generale;
    letto l’art.55 della legge n.392 del 1978;
    concede
    all’ intimato termine fino alle ore 17:00 del giorno xxxxx per sanare la morosità…………..
    avvisa
    l’intimato che il mancato pagamento di quanto sopra specificato comporterà òa convalida dello sfratto;

  3. 3
    francesco -

    un contratto non si “porta” da un giudice… si iscrive a ruolo una causa e questa viene assegnata a uno dei vari giudici della sezione interessata in modo automatico. ci mancherebbe che uno si potesse scegliere il giudice… per favore si informi prima di scrivere simili inesattezze.

  4. 4
    Guido -

    Il suo avvocato non doveva richiedere il termine per purgare la mora doveva opporsi affermando che no ci fosse mora, se ha agito diversamente significa che lei ha accumulato una notevole mora anche in considerazione della avvenuta riduzione del canone. Mi sa che la furba e lei. Comunque tutto ciò dopo la sentenza della corte costituzionale non è più proponibile

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