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In merito alle affissioni dei necrologi

di Gabriele2
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 23 Gennaio 2018. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 32 commenti

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  1. 21
    C.P. -

    Mi scuso per una “e” senza accento, nel precedente post.

  2. 22
    Yog -

    Io non alimento sterili polemiche, ma ribadisco che ti sbagli. Prova ad andare alle pompe funebri e ti spiegano tutto. Tra l’altro qua su LaD c’e un esperto di gran vaglia che finora non ha voluto prendere posizione. Attendiamo il dirimente.

  3. 23
    Amata -

    C.P. umiltà! Chi è superdotato capisce ugualmente! Allora, se mancava un apostrofo di troppo, che facevi? Andavi a piangere dalla zia per fare insieme l’eutanazia?!

  4. 24
    Yog -

    In effetti ha ragione Amata. Chissenefrega di un accento. L’eutanazia invece mi solletica, quella che non è d’accordo è proprio la zia, che non vuole finire in epigrafe. Nemmeno a prezzo stracciato (che comprende appunto il distacco dell’A4 e il successivo inserimento in un cestino).

  5. 25
    Golem -

    Vabbè, visto che l’esperto di gran vaglia non si presenta, dico la mia per la contiguità professionale all’argomento che riguarda le due forme di comunicazione scritta in questione.

    Il necrologio è un annuncio che si pubblica su un quotidiano e che oltre l’annuncio della scomparsa traccia una breve biografia del trapassato. Quindi è quello che riguarda i giornsli.

    L’epigrafe funebre invece è inserita nei manifesti funebri affissi sui muri della città di residenza del deceduto, nei quali si annuncia la sua morte, nonché la data, luogo del funerale e di sepoltura. L’epigrafe può altresì essere incisa sulle tombe.
    Chisto saccio.

  6. 26
    Yog -

    Appunto. Un epigrafe tombale arricchita da versi rimandanti alla caducità dell’humana vita si chiama epitaffio.

    Giusto per scendere nel concreto:

    necrologio su giornale di provincia o diocesano (60 € te la cavi, senza foto, col giornale hai il vantaggio che ci accendi la stufa);

    epigrafe formato A4 con foto a colori (da 20 a 90 € secondo tiratura, affissione a parte e smaltimento in differenziata secondo l’uso);

    epitaffio (120 € ad endecasillabo inciso su marmo, che dura anni se non ci cresce sopra la muffa).

    Narda stravecchia per il becchino che a gennaio la terra è dura e la temperatura sgradevole (20 € litro, che dura lo spazio di una serata).

    Tutto è caduco.

  7. 27
    Gabriele -

    Intendevo i manifesti in formato A4, che vengono affissi su aree dedicate. In ogni caso, la mia lettera voleva riportare un disagio personale, nel constatare la mala GESTIONE dei manifesti funebri (intesi come affissioni, chiamate forse impropriamente necrologi dal sottoscritto) che invece di essere rimossi, per essere distrutti in altra sede e/o buttati in altra sede, vengono buttati nel cestino davanti alla chiesa, dove qualche giorno prima vengono celebrati i funerali. Mi chiedevo se, era una questione troppo grande, se il mio malessere fosse in un qualcosa non meritevole di riflessione, e se valga la pena porre l’accento sulla cosa, per GESTIRLA in maniera differente, come veniva correttamente proposto da Yog e Angwhy portarli in altra sede per lo smaltimento eventuale, invece di sottoporre il tutto a persone che potrebbero risultare offese da questo tipo di condotta.

  8. 28
    Angwhy -

    Chi è l’esperto di gran vaglia,che scritto cosi sembra un titolo nobiliare d’altri tempi,orsù chi è ?

  9. 29
    Yog -

    L’esperto è il coffin’s drag per eccellenza, Angwhy. Non far finta di non sapere. Mai sentito parlare di Django d.N.???
    Comunque sì, le epigrafi non possono essere bellamente buttate nell’indifferenziata. Non si fa per motivi ambientali e non è comunque rispettoso per il defunto, anche se ci sono cose peggiori a questo mondo (io ho visto versare della narda nel lavello, tanto per dirne una).

  10. 30
    maria grazia -

    Comunque la battuta della “zia” era favolosa.

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