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Affidamento dei minori e servizi sociali

di pppat
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Lettera pubblicata il 16 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 725 commenti

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  1. 11
    Attilia -

    La mia esperianza in materia di assistenti sociali è tragica. Ho adottato 4 figli brasiliani e con una di loro ci sono stati dei grossi problemi. Nel giro di 4 anni si sono avvicendate 9 assistenti sociali con il logico trambusto.
    Addirittura un’ assistente sociale è “sparita” dal territorio tornando in Sardegna e partendo per l’India con il nostro fascicolo in borsa. Tutto da rifare!!!!!
    Vi sembra impossibile? No tutto vero!!!!.
    Vi risparmio come sta andando con mia figlia perchè c sarebbe da scrivere un libro – tragico -. Se l’aiuto che mia figlia sta ricevendo dai servizi sociali è questo era meglio che rimesse in Brasile!!!!!

    Una mamma adottiva molto arrabbiata.!!!!

  2. 12
    tonyblandizzi@tiscali.it -

    Rispondo in particolare alla signora Paola, e in generale a quanti seguono questo links. Sono un professionista assistente sociale. L’espressione usata “freghiamocene di quelli che scrivono contro”, sicuramente è rivolta contro i tanti colleghi, che impropiamente utilizzano una terminologia che nulla ha a che fare con il sapere socio-clinico della professione. Nel contesto della nota, ho intes, semplicemente, dare un sostegno alle tante persone, che a causa degli interventi sociali, non bene strutturati, creano ulteriore disagio a persone che già stanno attraversando un periodo non propriamente felice all’interno del proprio nucleo familiare. Vede, potrei citarLe tanti titoli accademici di cui sono detentore, ma, sono fermamente convinto, che oltre al sapere scientifico, bisogna prima essere genitori. Insisto, comunque, che quando si è sicuri di avere subito un danno, c’è sempre un livello superiore ove ricorrere. anche presso gli Enti Territoriali esiste il … difensore civico. Saluti.

  3. 13
    Giorgia -

    Spettabile redazione, essendo anch’io una vittima del sistema sociale di cui qui si discute, chiedo a voi o a chiunque legge, se è possibile rivolgersi in sede civile per ottenere un risarcimento danni a seguito di una vicenda che ha ingiustamente sottratto a me e a mio marito il nostro figlio più piccolo per 5 anni, poi ritornato “miracolosamente” a casa senza alcuna spiegazione lecita.

  4. 14
    Attilia -

    Non so cosa si possa fare. Ma la mia è una situazione ancora più “strana”.
    Invece che aiutarci con nostra figlia adottiva che aveva dei problemi comportamentali ce l’hanno sottratta a dir loro perchè l’avrebbero gestita meglio di noi. Sottolineo che abbiano 5 figli. Una naturale e 4 adottivi. Quando anche per loro la situazione era difficile ci hanno offerto di riprenderci nostra figlia che nel frattempo, 4 anni di comunità varie, aveve conosciuto tutto quello che di peggio una ragazza poteva conoscere. Quando dico tutto è proprio tutto. Non sto a speficicare!!!
    Nostra figlia è finita sotto processo per vari reati compiuti proprio quando era in comuità senza il controllo di nessuno e libera di fare “esperienze” a dir poco “strane”!!!!!
    Certo non non l’abbiamo ripresa e stiamo cercando di far emergere le gravi colpe del servizio sociale me credetemi è veramente difficile. Loro non sbagliano mai!!!
    Purtroppo quella ci ha rimesso tutto è propio nostra figlia. Qualcuno ce sicuramente ce l’ha sulla conoscienza ammesso che ce l’abbia.
    Se sono arrabbiata? Si MOLTO!!!!!!!!

  5. 15
    tonyblandizzi -

    E’ difficile potere rispondere ad una domanda che detiene all’interno della stessa, una sofferenza patita a causa di un pubblico servizio, intervenuto, sicuramente a protezione di un minore d’età. Comunque, quando si è fermamente convinti di avere subito un sopruso, specialmente afferente alle libertà individuali e familiari, garantite dalle vigenti leggi, si può ricorrere avanti il tribunale. Nella fattispecie, si può rivolgere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ravvisando il reato del mancato diritto al rispetto della vita familiare.

  6. 16
    Fiorenza -

    Rispondo per caso, trovandomi a navigare per cercare una spiegazione a ciò che mi è successo, proprio in tema di servizi sociali. Alla signora Attilia e alla sig.ra Giorgia. Difficilmente si riesce a trovare una giustizia con queste persone perchè quasi sempre giustificate dal sistema. La corruzione esiste anche nel loro campo, come in Italia è diffusissima e radicata nelle istituzioni pubbliche. Pararsi contro di loro significa scavarsi una fossa, spendere un sacco di soldi e soffrire inutilmente, anzi peggiorare il proprio stato di salute perchè tanto ti dimostrano quanto, supponenti, arroganti siano, hanno comunque ragione. Forse più avanti saranno prese misure contro abusi e malagiustizia. Per ora il problema rimane prematuro, almeno qui in Italia, che come sempre dimostra di essere il fanalino di coda dei paesi civilizzati mettendosi alla pari dei paesi poveri e malgestiti (vedi il caso Maria in Russia, ma vedi anche come l’hanno gestito gli italiani). Vergognamoci tutti. I bambini non possono essere venduti al mercato, dimenticati perchè adottati, lasciati marcire negli istituti dove vengono ancora violentati, lasciati senza una scolarizzazione sufficiente e senza una figura affettiva vicino permanente. Gli adottati in particolare, con quello che già hanno passato…. Vorrei piangere dinnanzi a tutto questo, come non mi commuovo dinnanzi ad altri fatti. Inoltre, le donne, le mamme, in questa società sono ancora discriminate, le mamme in particolare sembrano che abbiano sempre torto.. Alle mamme non viene scontato nulla, si pretende sempre di più e l’impossibile. Posso dirvi che a Modena, alcune assistenti sociali hanno situazioni personali e famigliari terribili. E quando entrano in ufficio sfogano le loro frustrazioni, cercando col lanternino qualcuno da demolire.
    Un assistente sociale, pentita e in attesa di cambiare lavoro

  7. 17
    Attilia -

    Rispondo a Fiorenza perchè finalmente mi sono sentita capita. Mia figlia mi ha telefonato anche ieri sera nonostante le sia stato vietato di sentirci. Quando è in difficoltà telefona sempre a casa!!! E’ molto arrabbiata, non va a scuola, non fa nessun tipo di attività durante tutto il giorno e le ore non le passano più. Vuole uscire di lì e quando si arrabbia la sedano con dei farmaci e quando questo non basta la ricoverano in psichiatria legandola al letto.
    Sembrano cose del Medio Evo. Mia figlia non ha ancora una diagnosi pischiatrica per chè NON E’ UNA MALATA PSICHIATRICA. La tengono chiusa in una comunità dalla quale lei regolarmente tenta di fuggire e per questo viene “PUNITA”. E fin qui parlo di violenza fisica. Altrettanto forte è la violenza psicologica che queste comunità attuano nei confronti dei ricoverati. Nostra figlia ci racconta sempre tutto. Nostra figlia aspetta di compiere i fatidici 18 anni per poter tornare a casa. Così le hanno detto. Fino a diciotto DEVI stare qui e poi puoi fare quello che vuoi!!!!! Ma se davvero mia figlia ha dei problemi deve essere aiutata anche dopo!?!?
    Mia figlia è dimentica in questa comunità anche se lei fa di tutto per farsi sentire.
    Come dice Fiorenza lottare contro le istituzioni è cosa inutile oltrechè dannosa.
    Quello che mi fa più rabbia, e lo abbiamo anche detto in tribunale, è stare a guardare in silenzio il disfacimento di una ragazzina molto intelligente e vivace.
    Per questo abbiamo chiesto la destituzione temporanea della patria potestà. SI!
    L’abbiamo chiesta noi come genitori proprio perchè non ci andava di stare a gurdare il Servizio Sociale che distruggeva nostra figlia avendo, tra’altro, anche la responsabilità civile e penale, di tutto quello che nostra figlia può mettere in atto anche se non è con noi e addirittura noi non potremmo sapere nemmeno dove sia.
    Sono sempre più arrabbiata. I servizi sociali cercando di nascondere tutto e non voglio immaginare che possa accadere l’irreparabile alla nostra ragazzina.
    Scusate lo sfogo.

    Ciao

  8. 18
    Patrizia -

    Attilia, hai tutta la mia comprensione. Mio figlio mi è stato sottratto d’imperio dal servizio sociale, collocato dal padre, fintanto che causa dopo causa non è stato che a lui affidato. Non ti dico cosa ho sopportato leggendo le relazioni che hanno prodotto per i vari tribunali, infangando me la mia famiglia, raccontando vergognose frottole, anche ridicole e inverosimili, pur di dare il bambino a tutti i costi al padre. Mi hanno persino informata che oggi, va di moda affidare i figli ai propri padri, finalmente e dopo tante lotte da loro condotte. Di affidamento congiunto neanche a parlarne. Ho fatto resistenza, hanno punito me e mio figlio, pertmettendoci di frequentarci solo un paio di volte il mese. Figurati il bambino, cresciuto con me sino a quel momento, mentre il padre, assente all’estero per lavoro si è accompagnato con una straniera. Mio figlio è finito in cura psichiatrica, si lancia dalla finestra della scuola (ora ha 8 anni), dice di voler morire col fuoco. Prende a calci il padre e tutti coloro che gli stanno vicino, eccetto me, quelle poche volte che mi vede. Il servizio sociale ha fatto e continua a fare l’impossibile che nascondere l’evidenza. E io mi sono messa il cuore in pace. Non ho vissuto l’infanzia di mio figlio, e lui non ha potuto avere una mamma, peraltro normale e affettuosissima, come avrebbe voluto e come i diritti sacrosanti della costituzione danno a tutti quanti noi. Che la simpatia o qualcosa d’altro nei riguardi del padre fosse esplicita era evidente. Un giudice mi disse un giorno di aver pazienza e attendere i 14 anni del piccolo. A quel punto sarebbe scappato dalla casa del padre senza + che nessuno, su suo volere, potesse obbligarlo a farcelo restare. Vedremo. Un’altra cosa: i ricorsi e le denuncie, in qualsiasi posto ci viene suggerito di fare, non servono a nulla.
    Una mamma molto ma molto rassegnata

  9. 19
    Fiorenza -

    Bellissimo, quello che hanno fatto il tribunale minorenni e i servizi sociali coi fratellini Pappalardi, affidandoli al padre (pagante)!!
    Complimenti degno di un paese di gran nota

  10. 20
    Alibea -

    Ciao…ho 19 e ho avuto alle spalle una brutta esperianza…causa licenziamnto di mio padre siamo rimasti senza nulla con pochi soldi giusto x mangiare…io x trovare un po di calore andavo sempre da un amica in un negozio(avevo circa 8 anni)dp un paio di mesi si sono fatti vivi gli ass sociali togliendomi dai miei e portandomi in istituto..nonostannte le miei rikieste(da quando un minore è capace di ragionare deve essere ascoltato)di tornare a casa nn mi hanno mai fatto tornare nella mia famiglia fino al compimento del 18 anno di età xè i miei erano accusati di lasciarmi in strada tr ore al giorno senza curarsi di me e qst nn era vero…non è giusto…così i rovinano le famiglie

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