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Lettera pubblicata il 16 Settembre 2005. L'autore, pppat, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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A Seitis- Certo. Se il padre, volesse vedere i propri figli, durante il periodo che stanno con la mamma, deve recarsi nel posto dove sta la moglie. Esistendo buoni rapporti tra i due ex coniugi, possono decidere di vedersi dove vogliono, anche stare insieme ai loro figli. Nel caso di separazione giudiziaria, durante le feste comandate, alternativamente, hanno assegnato il periodo con chi dei due, la prole deve stare, ad esempio: pasqua, ferie estive, natale e capodanno. Durante tali periodi, non vige l’istituto degli incontri protetti, pertanto nessuno dei due può accampare pretese di visita o prelievo, in quanto, durante questo periodo, ognuno dei due può recarsi dove vuole. Per ANGELICA- chiedo se la casa coniugale fosse stata comprata in costanza di matrimonio, o fosse di proprietà del marito prima del matrimonio? Se per caso negli accordi di separazione fosse stato statuito che i figli stessero con il padre nel periodo natalizio, se Si leggi sopra, se No, i carabinieri non possono trincerarsi dietro la legge sulla privacy, infatti la legge 675/96 come novellata dalla legge 196/2003, sulla reperibilità dei figli minori d’età, nulla prescrive. Spieghi bene perchè hanno assegnato i figli al padre e successivamente a Lei. Grazie.
Tonybla, non so perchè le rispondo, dalle sue domande e dalle sue risposte vedo che capisce poco, come tutti i suoi colleghi! 1) Quando ha portato via i bambini eravamo ancora sposati. 2) non sono mai stati affidati a lui 3) la casa è stata affidata a me e ai miei bambini. Vuole sapere anche degli alimenti? si rifiuta di pagarli nonostante la meritata condanna che ha avuto, e nessuno fa nulla! anzi mi sospendono la potestà genitoriale e mi minacciano costantemente di mandare i bambini in una casa famiglia. Non mi dia consigli legali perchè ho già visto che non ci capisce nulla.
Per Angelica- Ha ragione! Infatti, non le ho dato nessun consiglio legale, ne di altro tipo. Comunque, mi piacerebbe sapere, ad esempio, perchè Lei insiste nelle seguenti affermazioni: 1) ha portato via i bambini; 2) non sono mai stati affidati a lui; 3) la casa è stata affidata a me e ai miei bambini. 4) li alimenti si rifiuta di pagarli; 5) nessuno fa nulla! Cerchiamo di capirci qualche cosa. Sicuramente avete affrontato una separazione giudiziaria, a seguito di una separazione traumatica, del tipo, il coniuge ha portato con se i bambini; successivamente le ha addossato la responsabilità del naufragio del matrimonio, proponendo ricorso ex-art. 317 bis c.c. per l’affidamento esclusivo dei figli minori d’età, adducendo responsabilità derivanti da traumi post-partum in capo alla moglie. Sicuramente con altre udienze, è riuscita a ristabilire le cose, nel senso che i suoi bambini stanno con Lei. Adesso le chiedo, cosa significa che nessuno fa niente? Per avere l’assegno alimentare e quello di mantenimento non corrisposto dall’ex-coniuge, deve presentare ricorso al Tribunale ordinario; può denunciare l’ex marito, presso la locale stazione dei carabinieri per mancata corresponsione del dovuto e di quanto stabilito dal Giudice della separazione. Vedrà, che con la giusta dose di pazienza, l’ex le dovrà corrispondere anche gli arretrati maturati.
seitis, sei un operatore dei servizi sociali ntu.. dai non la raccontare con queto interesse… qualcosa non quadra tesoro
Tonybla appunto come le dicevo, capisce poco come le sue colleghe! Se nella precedente lettera ho scritto “nonostante la meritata condanna” vuol dire che è gà stato condannato per questo reato, ma c’è l’indulto, lo sapeva? e comunque non ho visto ne arretrati, ne presenti, ne vedrò futuri alimenti per i bambini. Vedo che anche se afferma di non dare consigli legali o di altro tipo, e invece li da lo stesso e anche sbagliati come sempre, ci sono una serie di articoli citati anche nella precedente lettera e poi afferma che non mi da consigli legali!!?? Lo hanno visto tutte che da sempre consigli legali. Per sua informazione la mancata corresponsione degli alimenti per i minori è reato penale che prevede anche la reclusione e se ne occupa il Tribunale penale. Non dia informazioni errate, noi comunque per le consulenze tecniche gli avvocati ce li abbiamo tutte non abbiamo bisogno di queste consulenze da cortile. Come non abbiamo bisogno che le sue colleghe vengano a dirci come dobbiamo essere e comportarci con i nostri figli, siamo ottime madri, nonostante il vostro punto di vista miope, avete quattro nozioni in testa che non sapete come applicare, perchè le nozioni senza la necessaria intelligenza che indica come e dove applicarle, non servono a nulla. Riguardo l’argomento violenza sulle donne, in confronto alle operatrici del Goap sembrate degli analfabeti.
Per Angelica. Dal modo di quello che scrive, capisco che ha sofferto molto, nel Suo animo pensa che la colpa sia degli altri, magari, a pensarci bene, ha ragione Lei, ma, la vita ci obbliga ad andare avanti lo stesso. Ha pefettamente ragione nell’affermare che è un reato penale la mancata corresponsione, non del dovuto, ma dell’ordine emesso dall’A.G., infatti, quando affermo tribunale ordinario, è, appunto quello giurisdizionale, che si occupa di materia civile e penale. Infatti, il mancato adempimento degli obblighi di mantenimento e dell’assegno alimentare, sono sempre perseguibili penalmente in sede giudiziaria, attenzione, però, sempre dietro presentazione di diffida o denuncia. Signora Angelica, le rammendo, al bisogno, che il mancato adempimento delle prescrizioni stabiliti in sede di separazione giudiziaria sono sempre perseguibili penalmente, inoltre, tali reati, perpetrati contro i figli minori d’età, non sono soggetti a nessun indultino. Pertanto, l’ex coniuge deve pagare e basta. Lei dice, prima che ha i bambini con se, e poi dice che gli è stata tolta o limitata la capacità genitoriale. Spieghi bene se Le hanno assegnato l’art.330 o l’art. 333 c.c. Sappi, comunque che può proporre ricorso al TdM distrettuale, per ritornare a essere riabilitata nella Sua capacità genitoriale.
Angelica,
Mi sembra Angelica che purtroppo molte di noi siamo nella situazione dove sappiamo che certe cose sono successe, ma non abbiamo potuto documentarle.
Ne ho parlato recentemente con Elena. Tantissime cose sono successe ma purtroppo non veniamo credute perchè in quel momento non avevamo testimoni (oppure i testimoni non vengono ascoltati!!!!). Cosa dobbiamo fare? Andare in giro 24/24 ore con una persona appresso “nel caso”? Mi è stato spiegato 300 volte che ogni cosa che dico o che accuso lui di aver fatto dev’essere documentata, ogni piccola cosa. Ma come si fa? Nella vita reale non è tanto semplice. Alcuni dei miei testimoni si sono addirittura spaventati e hanno deciso di non testimoniare! Hanno avuto paura di essere perseguitati pure loro come ha fatto a me …
Comunque è vero … i talebani esistono anche qui!!! Nascosti, ma ci sono!
Seitis
Avete visto la nuova pubblicità sulla violenza alle donne? Dove lei dopo una giornata di lavoro torna a casa e prende un sacco di botte, senza motivo ovviamente. Lo Stato dice: denunciate! Cosa? Se nessuno ha visto? Ma rischia anche di rispondere di calunnia poverina. E dopo che ha denunciato il cerebroleso può ritornare serenamente a casa o rischia di prenderle ancora di più o anche di essere ammazzata? Lo Stato dovrebbe preparare anche migliaia di case rifugio per queste donne ed i loro figli e nasconderli come topi per proteggerli dalle ire furibonde dei padri padroni! Che utopia, tanto poi quando si separano ci pensano l’affido condiviso e le assistenti sociali a permettergli di continuare con le torture e le persecuzioni, come succede a noi e ai nostri bambini!
Ah dimenticavo Tonybla! non è che parlo così perchè ho sofferto molto, parlo così proprio perchè non sapete fare il vostro lavoro eppure avete tanta arroganza, lei adirittura si improvvisa avvocato, allora le spiego le servirà per la sua professione: nessun art. mi è stato assegnato, oggi basta la famosa “forte conflittualità” relazionata da voi assistenti sociali che non avete argomenti e scatta la sospensione della potestà genitoriale. Pensi un dono così sacro voluto da Dio: la maternità! viene sospesa per volontà di inetti, mediocri e sopratutto mangiapane a tradimento. Ma la storia ci racconta di molte follie collettive, vi ricordate ad esempio di Hitler? Eppure in tanti lo avevano votato e in tanti lo avevano seguito.
Per Angelica- Non mi sono improvvisato avvocato, sono semplicemente un assistente sociale specialista- Lei deve riflettere un poco prima di parlare, altrimenti rischia di passare per quello che non è. La capacità genitoriale può essere sospesa o limitata, solo ed esclusivamente con un decreto emesso dal Tdm distrettuale. La forte conflittualità, rilevata dagli operatori sociali o dal personale dei servizi sanitari, è preventiva al provvedimento di limitazione o sospensione della capacità genitoriale, ed essa, viene attivata al fine di proteggere i figli minori d’età. Per quanto attiene alle violenze subite dalle donne in ambito familiare, a causa dei comportamenti dei mariti o dei compagni, la prima cosa da fare, è recarsi in un posto di presidio sanitario e farsi certificare la violenza subita in casa, dal medico di guardia, successivamente, con il referto medico, presentarsi in un posto di polizia o dei carabinieri e presentare denuncia dell’accaduto, chiedendo l’allontanamento del coniuge-compagno dalla casa coniugale. Dopo questi adempimenti, riflettere approfonditamente, magari con l’aiuto del personale del consultorio familiare, e decidere il percorso da seguire.