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Lettera pubblicata il 16 Gennaio 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Adele..
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@ Adele (e tanti/e di voi), come potete star male per chi non ha la meta’ delle vostre qualita’? Toglietevi per favore dalla testa che lui/lei sia chissa’ quale meraviglia che non vi ha ritenuti degni. E’ come se vi mancasse quella cosa che avete schiacciato per sbaglio sul marciapiede… E’ possibile?
Ps La cosa che mi intristisce e’ che per ogni stronzo/a che tiene occupate le vostre teste, altre teste stasera andranno a letto deluse della giornata passata senza che abbiano avuto una chance… Ma a chi importa?! Nessuno sara’ mai meglio di quei mediocri, anaffettivi, bugiardi, egoisti, opportunisti, sciacalli sentimentali…
Sul fatto che certe persone, per fare ciò che hanno fato siano mediocri, non si discute, poi è chiaro che ognuno ha la sua storia. La cosa più difficile all’inizio è proprio ammettere tale mediocrità. Si tende a pensare: “ma in somma con chi sono stata/o? possibile che non avevo capito nulla di che raza di gentaglia avevo accanto?”, certo si razionalizza e poi se ne esce, ma il dolore ha un tempo di elaborazioen ceh deve essere vissuto altrimenti si perpetueranno sempre gli stessi meccanismi.
p… commento crudo ma efficace. Non capisco se dietro “p” ci sia un uomo o una donna, ma poco importa. Ciò che è vero è che il “problema” è causato dalle persone mediocri, incapaci di amare ma, tuttavia molto abili nel fare sciacallaggio di sentimenti.
La vita morde! Come molti altri ne sò qualcosa…
Però, nonostante tutto, se ci chiudiamo nella nostra tristezza altro non facciamo che privarci e privare aulcun’altro dell’opportunità, seppure recondita, di ritrovare un senso …
Concludo dicendo che senza volere perdersi in voli pindarici, una delle principali cause di tutta questa solitudine è il troppo egoismo di alcune persone. Persone concentrate solo su se stesse e prive di alcuna capacità di prendersi l’impegno -oneri ed onori- di Amare qualcuno.
Marco,
non posso che essere d”accordo con quanto hai scritto. E’ che la mia testa da Alice nel paese delle meraviglie, fa ancora molta fatica a comprendere la logica di persone che evidentemente, più che amare, vivono sul calcolo e su ciò che gli conviene al momento. Però è anceh vero ceh questa testa da Alice nel paese delle meraviglie mi fa credere nonostante tutto, nonostante le svariate disavventure ceh ho vissuto in campo sentimentale. Il dolore passerà e com tempo anche il ricordo di chi non ha potuto? saputo voluto amarci per ragioni che non potremo mia comprendere svanirà. Per me che non sono più giovanissima, rimane la paura di nonpoter fare incontri, il timore di non riuscire amettersi in gioco. Ma è pur vero che un atteggiamento positivo apre porte che credevamo inesistenti.
Sissi, il dolore passa ma le ferite rimangono.
Nemmeno io sono più giovanissimo, 47 anni, ma il vero problema è la disilllusione…mi manca la mia sfronatata convinzione di quanto sia bello condividere la vita, fatta anche di piccole cose, con una persona accanto.
Ho avuto queste cose, o almeno ho creduto di averle…
Era solo un prestito…
Ho sempre avuto, ed ho tuttora, un’atteggiamento positivo.
Ma non sempre basta!
@Sissi: Ciao Sissi. Anche tu mi hai fatto un’ottima impressione. E mi
chiedo perché così belle persone non siano felici. A parte che tutti
abbiamo il diritto di essere felici. Ma ci sono persone così
“limpide”. Ti leggo sempre con piacere. Grazie. Sto cercando di non
sentirlo, perché io lo so cosa prova per me una profonda e tenera
amicizia. Io lo so che mi vuole bene, ma non mi ama (lo dimostra non
chiamandomi più, non cercandomi più, io gli ho detto di sparire se non
mi amava et voilà…sparito). E quindi per me ora anche tutto il suo
affetto fraterno, mi farebbe un male terribile. Sto cercando di
crescere io, come persona. Come raccontavo abbiamo bisogno di
aumentare la fiducia in noi stessi… Solo così soffriamo di meno.
@Per tutti specialmente per TABULARASA: La fiducia in noi stessi è la
prima cosa che viene distrutta, quando qualcuno e/o qualcosa che
vogliamo con tutte le forze non riusciamo ad ottenerla. Così un voto
all’esame, un lavoro, la perdita di un amico caro, o l’amore, la
delusione più forte. Quando una di queste cose sparisce, la nostra
consapevolezza di noi, svanisce con essa. Una persona bellissima,
intelligente, allegra, può raggiungere picchi di depressione
indicibili. Non credere più nelle sue capacità. Di solito ci vediamo
brutti, stupidi, e pensiamo che non avremo altre possibilità. Questo è
il problema, io spesso sono divisa tra la paura di non trovare un
altro come lui o ancor più grande la paura che qualcuno non trovi me
(perché non gli piaccio). Per questo lavoro su di me, sulla mia
fiducia, sulla mia forza, che a volte sembra svanire nel nulla. Perché
so che se credo in me cambio prospettiva, se credo in me, so che potrò
credere di vivere anche senza di lui!!!!
@ Tabularasa: ho letto la tua seconda lettera. Lo vedi , tu stesso
ammetti che è più la tua mente a farti stare male e non lei, lei è
solo una idea. L’hai vista e non è scatta la scintilla. Prima la
volevi così tanto e poi non scatta, che succede? Lo sai cosa succede,
succede che l’amore si costruisce giorno per giorno, che l’affetto e
la fiducia sono vivi nella quotidianità del rapporto. Quando un
rapporto finisce, resta l’idea del rapporto, ma quando poi vedi la
persona, la senti , non rispecchia più l’idea, perché sia tu, sia lei,
siete cambiati e non siete più gli stessi e la fiducia e l’amore si
sono ormai incrinati, perché la quotidianità si è interrotta.
Purtroppo quando un rapporto finisce, tutto finisce…. Infatti per
ricominciare, bisogna quasi re iniziare da capo… Tabularasa tu devi
studiare o mi sbaglio??????????? Dai fallo per te. Solo tu puoi
prenderti cura di te stesso. Condividi con noi la tua laurea. Io
voglio sapere come è andata! E ti dico che il tuo futuro ovviamente
non è in gioco da un voto di laurea, ma come ne uscirai da questa
esperienza: si. Se diventerai più forte lo sarai in ogni campo della
tua vita, lavoro compreso, dove esistono vere iene!
@P: Ciao P, in un mio commento parlavo proprio di questo. Io ho capito
cosa dici, noi piangiamo uomini che non valgono la pena e magari non
guardiamo cosa abbiamo sotto gli occhi, giusto? Il mio ex era come
dici, con le donne però. Purtroppo hai ragione, hai proprio ragione,
ma è la vita che è ironica. Lui non vedeva me, io magari ora non vedrò
qualcun altro. Purtroppo il dolore ha i suoi tempi, ma uno soffre per
imparare ad apprezzare qualcosa che magari prima non avrebbe nemmeno
visto, anche senza soffrire. Da giovane magari ero più attratta dalle
apparenze, senza indagare troppo, ora non la cosa che più importante
che cerco in un uomo è che condivida le mie stesse idee, che sia dolce
e gentile e che ami me! Insomma si cresce e si cambia prospettiva,
come mettere un bel paio di occhiali nuovo e finalmente vederci
meglio. Ma ognuno ha il suo tempo. Non basta solo avere delle qualità,
ci vuole il momento giusto!
Ciao a tutti. Se volete scrivermi in privato questo il mio address
adele.fiorentini@hotmail.it. Un bacio e buona notte!
Salve ragazzi,
Adele come va? come procedono i tuoi piani a scadenza?
Io come scritto nei commenti della mia lettera, oggi ho toccato il
fondo, infatti ho litigato con i miei e la cosa si è chiusa in malo
modo in parte anche per colpa mia.
Ormai veramente non sono me stesso, non so che faccio, che pensare,
cosa ha senso e cosa no, cosa è bene e cosa è male…
Perchè tutto ciò?!?!
Un abbraccio Adele
cara Adele hai perfettamente ragione nella seconda lettera non ho
scritto che la scintilla mia non è scattata quella volta che ci siamo
visti io credo forse perchè io scesi con il freno tirato a
palla.QuINDI poi quando ci siamo rivisti era appunto perchè io non ce
la facevo piu mi mancava tutto e quando ci siamo baciati è stato
bellissimo….
A volte non vi nascondo di aver pensato che fa male stare bene.
Paradossalmente forse tutti noi abbiamo paura a stare bene non lo so
stasera ho pensato a questo e ad un’altra cosa che forse nella vita il
nostro spirito di sopravvivenza ci spinge nella direzione in cui un
individuo soffre di meno proviamo tutti (compreso io) a rispondere a
questa domanda qual’è la strada più difficile? tornare con i nostri ex
o guardare avanti? non dico che non è amore però stasera pensavo allo
spirito di sopravvivenza che ci spinge verso il minor dolore…
Stai sicura che la mia laurea sarà pubblicata qui subito la dedicherò
ad ogni’uno di voi che possa essere il simbolo della nostra
rinascita…
Quale è la strada più difficile? quella dell’autenticità, quella dell’onestà con se stessi. Chi cimanca in questo momento? la persona che se ne è andata o ciò che provavamo quando le eravamo accanto? E’ meglio correre alla ricerca perenne di una distrazione che ci allontani il più possibile dal sia pur minimo accenno di dolore oppure a volte è necessario fermarsi e affrontare le paure più grandi, quelle che abbiamo sempre tenute nascoste? ognuno sceglie la risposta che preferisce. Sembra solo una questione filosofica noiosa e complicata, ma è su questo che poi, a conti fatti, si impornta la propria vita.