Mi sarei associato volentieri a un pensiero per Piergiorgio Welby, ma dato che non è ancora apparso, allora prendo l’iniziativa.
Saluto Pier Giorgio Welby, che per un atto pietoso di umana comprensione è stato sciolto dai legami con una condizione ingiusta, ingiustamente impostagli e pubblicamente rifiutata.
Lo saluto per per il suo affrancamento dalle sofferenze del corpo, dall’umiliazione di una scienza aberrante e di una politica e una legge disumane e vili.
Lo saluto perché ad onta della sua sofferenza psichica ha rappresentato con coraggio lo sforzo dell’essere umano per la libertà e la dignità contro il bigottismo, l’ipocrisia e l’ignoranza.
Lo saluto contento per la sua libertà, tanto attesa che quasi mi sembra di sentire il battito esaltante delle sue ali, là dove l’aria è pura, il sole splende e il cielo è azzurro.
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Categorie: - Salute
Cosa dire …. Onore ad un uomo che ha patito sofferenze che noi non possiamo nemmeno immaginare, tanto da desiderare la morte … Si è scontrato con coloro che parlano di famiglia senza averne una, che parlano di figli senza volerne avere, che ci spiegano il sesso che per loro scelta hanno deciso di non praticare …. Le parole sono gratis, il dolore personale, no. Come tutti coloro che spezzano tabù, quelli che io chiamo “pazzi” (perchè “pazzi” sono considerati coloro che decidono di ragionare contro la comoda morale comune), ha fatto breccia nell’ipocrisia imperante ed ha aperto la strada per aiutare che passano quello che ha passato lui, quantomeno ha aperto un dibattito; ed in un paese bigotto, conformista e benpensante della peggiore specie come il nostro, è già moltissimo …
Fabio.
Onore a un UOMO, che per tanti anni ha sofferto.Onore a un UOMO, per come se ne è andato,senza clamore.Con tanta umiltà.Onore a un UOMO
che mi ha saputo insegnare tanto,in questi pochi giorni.Spero che il clamore di questi giorni si plachi,e che la piantino di straparlare.Perchè davanti alla morte non esistono bandiere.Ma solo compassione e pietà.
Addio Pergiorgio.DAGO44
ricevuta or ora un’email dall’associazione luca coscioni che comunica che il Vicariato ha negato il funerale religioso a P. G. Welby.
l’associazione comunica anche che il funerale si svolgerà in forma laica in piazza s. giovanni bosco, a roma, domenica 24 alle 10:30.
lo riporto anche qui, spero col permesso dei moderatori, dato che non si tatta di pubblicità ma di top-news su un tema estremamente delicato.
il Vicariato può fare ciò che più gli aggrada, come noi siamo liberi di ignorarne il comportamento e il giudizio, in quanto non proviene certo da “Dio” e nemmeno dalle sue lontane vicinanze.
io al funerale ci vado e spero che la piazza sia gremita di gente più illuminata e sensibile del Vicario, che non sta facendo torto a Welby, che in questo momento è ben al di sopra di queste cose meschine, ma alla Verità e alla sensibilità religiosa di sua moglie, che mi risulta essere cattolica.
quanto alla Verità, se la vedranno con chi di dovere a tempo debito; quanto alla moglie di Welby, dovremmo manifestarle una solidarietà che vale ben di più del timbro della burocrazia vaticana, essendo presenti lì domani.
Aveva ragione il mio amico quando parlava dell’atteggiamento dei preti al momento del predicozzo dal pulpito: “fate quello che dico, non fate quello che faccio ….”
Fabio.
Questa il Vicariato,ma anche lo Stato Vaticano se la poteva,e ce la poteva risparmiare,Piero aveve gli stessi diritti che hanno tutte le persone di questo mondo a una benedizione e a una messa cristiana,visto che lui era credente.E chissà quante volte nella sua lunga e sofferente malattia si è affidato o avrà pregato Dio.Non mi sento di andare oltre,ma è veramente inaudito,e increscioso ciò che è successo.Quindi anche la tanto sbandierata pietà Cristiana ha e fa le sue differenze?E non ha nemmeno pietà,e non si ferma nemmeno davanti alla morte?Avrà sicuramente allontanato tante persone questo gesto denigratorio e inoportuno.Proprio
in questi giorni di fervente attività cristiana.Non ho paura a sentirmi,e a dire che mi sento un pò ferito.Piero non lo meritava.Buone Feste DAGO44
Poi si lamentano del “calo delle vocazioni” oppure perché la gente non va in chiesa … Io da ragazzo facevo il chierichetto ed andavo all’Azione cattolica … Un giorno – ancora vivevo nella mia Napoli – entrò un ragazzino, sei/sette anni, il classico “scugnizzo” e si avvicinò alla croce a testa bassa …. Nonostante io avessi non più di dodici/tredici anni, mi colpì vedere un bambino entrare da solo in chiesa e mettersi davanti alla croce per parlare a modo suo, con Gesù, senza insegnanti di religione o parroci che lo conducessero in quel luogo e che facessero da tramite o da … interprete. Il parroco vide il ragazzino, gli si avvicinò e, gli diede una carezza ? No, gli diede uno sproposito di calci nel culo perché il bambino non si era genuflesso alla croce. Non so se quel ragazzino sia più venuto in chiesa, ma io decisi di non frequentarla più e sono passati più di trent’anni, attraverso i quali il disgusto per taluni comportamenti di esponenti della chiesa, dal semplice parroco al più altro prelato, non ha fatto che aumentare. Il comportamento di quel prete ha condizionato pesantemente il mio rapporto con la religione, che mi ha portato alla mia attuale condizione di agnostico. Io non ce l’ho con Dio, ce l’ho con i sedicenti “vicari” in terra che, spesso, con il loro ottuso ed arrogante modo di fare, allontanano la gente dalla religiosità, ovvero fanno in modo che ci si formi una religiosità più “privata”, meno vicina alle gerarchie del potere ecclesiastico. Questa di Welby, di non concedergli i funerali religiosi, è stata una scelta davvero infausta che causerà, a mio avviso, un ulteriore scollamento tra la “Chiesa” (con la C maiuscola, intesa come forma di potere) e la gente comune. Fabio.
ero in piazza S. G. Bosco stamattina.
molta partecipazione di gente, oltre ai familiari di P.G. c’erano la Emma Bonino, che ha fatto un discorso all’altezza della situazione, ovviamente M. Cappato, bravo anche lui, un M. Pannella ormai stanco e ripetitivo che avrebbe fatto meglio a ridursi entro limiti più congeniali, ma pazienza, il Deputato Salvi ed altri che non ho potuto vedere, rappresentanti di chiese evangeliche (i bravi Valdesi s’erano offerti di fare il funerale religioso al posto di una chiesa cattolica), una suora cattolica che m’è parsa Madre Coraggio, vista la posizione del Vicariato (leggi Vaticano).
musiche di Vivaldi hanno aperto e chiuso la cerimonia, nella quale, a dire il vero, c’era più religione di quanta ne ho mai vista in S. Pietro medesmo.
m’è stato detto che il Cardinal Tonini s’è espresso più o meno così:
“se non ci fosse stato tutto questo rumore attorno alla faccenda …”
Tonini ha perso un’altra occasione per stare zitto!
Ratzinger, a sua volta, dal balcone di S. Pietro, ha parlato della sacralità della vita e contro l’Eutanasia, un altro dei suoi discorsi a sproposito, perché se c’era sacralità della vita stamattina a Roma quella era al funerale di Welby e, in ogni caso, senti da quale pulpito viene la predica; quanto all’Eutanasia, d’ignoranza ne gira parecchia, perché nel caso di Welby non s’è trattato di Eutanasia, neanche di quella passiva, perché Welby non era sotto terapia medica, ma sotto tortura tecnologica e c’è voluto il coraggio del Dott. M. Riccio, medico vero (sottolineato), per interrompere lo schifo e ridare dignità e libertà a uno che se l’è guadagnate con 40 anni di sofferenza.
di nuovo, buon viaggio P.G. e arrivederci dove non c’è posto per i pirla di questo mondo.
e.c.:
nella riga 5 del mio ultimo leggere “Senatore Salvi” al posto di “Deputato Salvi”.