Eccomi qui.
Qui ad affrontare questo dolore. A guardarlo negli occhi.
E stavolta non ho voglia di ascoltare musica.
Questa volta ci avevo creduto. Questa volta è difficile.
Sabato non volendolo siamo arrivati a quell’addio. Un lungo addio. Durato tre ore. Un addio dolce e triste. Ci siamo abbracciati tanto. Io non volevo lasciarla andare, ma alla fine ho dovuto farlo. Ho dovuto farlo per me. Quello che volevo era troppo rispetto a quello che poteva darmi.
Penso che insieme saremmo stati bene. Avrei tanto voluto provarci. Camminare ancora un po’ con lei. Magari correre e, perché no, riuscire a volare.
Ma ora tutto è andato.
Sono cresciuto in questi mesi. Una crescita insperata. Una crescita che speravo sarebbe potuta continuare.
Sto male. Un male triste. Una triste rassegnazione. Quella che ho iniziato a provare da un po’ di tempo. Quella che ha sostituito quel dolore dirompente che non mi faceva respirare; che intaccava la mia speranza nel futuro.
Adesso devo solo aspettare. Aspettare che il tempo faccia il suo lavoro. Lasciare che quell’amore che avevo coltivato così dolcemente muoia. Fa così male stare lì a guardare. Però ormai non posso fare altro. Ho combattuto per lui. L’ho protetto e coccolato. Ma non è stato sufficiente. Bisogna essere in due per fare alcune cose. Ed invece ora sono solo.
Non mi dimenticherò mai di lei.
Lei freddolosa come me. Sensibile come me. Empatica come me. Dura come me. Dolce come me.
Lei con quel suo corpo meraviglioso. Con i suoi occhioni dolci. Con la sua pelle delicata. Con le sue mani stupende. Con il suo modo di vestire elegante.
Mi piaceva tanto.
Di questo amore rimane un bellissimo ricordo. Tanto tempo passato con una persona speciale e meravigliosa. Rimane una nuova consapevolezza di me. L’essere stato uno dei “buoni”. L’averci provato fino in fondo. L’aver fatto e detto quello che sentivo. L’aver dato tutto me stesso. Rimane la tristezza del dubbio. Rimane il vuoto che lasci.
Mi mancherà. Ci vorrà tanto tempo per stare meglio. Per ritornare a stare bene solo con me. Per rassegnarmi alla perdita. Per elaborare il lutto.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
vorrei essere arrivato anche io alle tue conclusioni alle tue
parole…bellissime spero che tu stia bene presto
Sei di una dolcezza infinita… lo so che non sono affari miei e non dovrei proprio chiedertelo… ma perchè vi siete lasciati?? Per ciò che hai scritto si vede che sei ancora pazzo di lei e allora perchè dirsi addio se c’è così ancora tanto amore??
La vita e’ troppo corta per perdere tempo nella malinconia – trovane un’altra meglio di questa !
(Detto molto male ma dopo aver vissuto la tua esperienza ed aver incontrato dopo poco una ragazza di gran lunga più adatta)
Ciao tabularasa,
qual è la tua storia, se posso chiederlo?
Ciao tantotriste2010.
Purtroppo qualche volta l’amore non è sufficiente. Specialmente se non ricambiato.
La pagina del diario che ho pubblicato l’ho scritta poco più di un mese fa.
Ed in questo tempo mi sono reso conto che questo sentimento che provo, così forte, aveva perso la sua purezza ed era degenerato. Il tempo si era dilatato enormemente. Ogni secondo mi sembrava lungo un’ora. Vivevo in attesa di lei. Di vederla. Di stare con lei. Ma quello che ricevevo in cambio erano solo briciole rispetto a quello che desideravo.
Ci ho provato. Credimi se ti dico che ci ho provato. Ho messo da parte il mio orgoglio. Ho tradito in parte i miei propositi. Ma alla fine è arrivato un momento in cui ho capito che se non potevo averla tutta allora era meglio non averla affatto. Amore significa anche rinunciare a volte.
Io ci sono ancora. Lei lo sa. Però sa anche quello che voglio. E su questo non posso e non voglio transigere.
Dopo più di un mese sto ancora malissimo. Mi faccio violenza continuamente per non sentirla o vederla. Sto provando a reagire. Ma ci vuole un po’. Ho i miei tempi. A volte vorrei avere il potere di strapparmela da dentro per stare meglio. Ma purtroppo non funziona così. L’unico modo che conosco è impacchettare piano piano i ricordi e riporli giù in fondo.
La mattina mi sveglio sperando che sia il giorno in cui torna, ma con il passare del tempo mi rendo sempre di più conto che non sarà così. Queste cose succedono raramente; e non a me.
Ma va bene anche così. Non ho rimpianti. Sono riuscito a dare tutto e nel modo giusto. Non potevo fare di più. E questa, anche se magra, è una consolazione.
caro hl suppongo tu sia un ragazzo giovane e io non sono poi così vecchia….(37 anni) però voglio consolarti…(magari come consolazione sarà un po’ magrina..) ma gli amori vissuti poco lasciano questa malinconia dettata dal sentimento che non si è esaurito..se tu l’avessi vissuta di più io credo che il tuo sentimento si sarebbe esautorato da solo provocandoti forse nn meno dolore ma sicuramento meno malinconia e rimpianto..
quello che nn si vive appieno sembra sempre meraviglioso..una persona che nn ti ama come tu ami lei alla fine ti stanca..nella vita nn si puo’ sempre solo dare.. con il passare del tempo saresti stato sempre più incazzato e incazzarsi alle volte fa bene…
la mia storia è si puo non amare più?
http://www.letterealdirettore.it/non-amare-piu/comment-page-1/#comment-
152175
e poi da poco ho scritto dinuovo sempre per quanto riguarda la mia
situazione
devo combattere per il mio amore? http://www.letterealdirettore.it/non-amare-piu/comment-page-1/#comment-152175
ciao e vedi un po che “tarantella”
Ciao treccine.
In realtà anche io ho più o meno la tua età (33).
Sono d’accordo con te che il mio è un amore in “potenza”. Ed infatti il dubbio che rimane – di cui parlo nella lettera – riguarda proprio questo.
ti capisco…anche fin troppo bene