Ho seguito la recente vicenda riguardante le Elezioni del Consiglio Direttivo dell’ Automobile Club Belluno, dove sembrava che ci fosse la corsa alla Casa Bianca e non a un piccolo Automobile Club, almeno vedendo l’impegno profuso dalla lista sfidante, ed ho cercato allora di capirci qualcosa.
Per prima cosa ho cercato i bilanci ed ho trovato alcuni documenti della Corte dei Conti che fotografavano la situazione di tutti gli ACI d’Italia tra il 2000 e il 2011 e due cose mi hanno colpito: l’ Automobile Club Belluno per tutti quegli anni ha continuato ad indebitarsi mediamente di 80.000 euro l’anno, però si permetteva uno dei costi pro capite del personale più alto d’Italia, da un calcolo matematico risulterebbe che gli impiegati A.C. percepissero uno stipendio circa 4/5 mila euro mensili, non solo,sembra che nonostante l’andamento fallimentare il Direttore ricevesse un “premio produzione” di oltre 20.000 euro.
Per tutto quel periodo c’è sempre stato lo stesso Direttore e lo stesso Presidente.
Nel 2011 una incredibile svolta! Viene eletto un nuovo consiglio Direttivo e un nuovo Presidente i quali quasi subito allontanano anche il “vecchio” direttore (con varie vicende anche processuali) e come per magia chiudono il bilancio 2012 in pareggio e nei due anni successivi portano all’ente un utile di quasi 300.000 euro, cosa inimmaginabile fino all’arrivo nel 2011 del consiglio direttivo che ha guidato l’ Automobile Club Belluno fino al giugno 2015!!
Ora la domanda sorge spontanea! Perché allontanare un Consiglio Direttivo che stava risanando l’ACI e che da una media passiva di 80.000 euro annui passava a un attivo medio di oltre 80.000 euro all’ anno?
C’è forse qualcuno che temeva di perdere qualche lauto privilegio a cui magari il gruppo presieduto da Bottacin stava mettendo mano? Penso che questa vicenda meriterebbe una indagine approfondita da chi di dovere.
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