Carissimo direttore, Il sottoscritto M. premesso di essere proprietario, sin dal 1999, di un appartamento, al piano terzo, con annesso un terrazzino a livello che confina, con il lato frontale, con il muro perimetrale di un fabbricato che ha ingresso da un altro civico.
Orbene, di quest’ultimo fabbricato fa parte un locale sottoscala ubicato due piani sotto terra rispetto all’ingresso del civico e dal quale, tramite una preesistente finestra alta, successivamente adibita a balcone, ci si affaccia ben all’interno del terrazzino di mia proprietà, da un’altezza di metri 1, 70 circa dal raso di mia proprietà e da una distanza di circa metri 3 dalle luci del mio appartamento.
Preciso quindi che all’atto dell’acquisto del mio appartamento, tale locale sottoscala prendeva aria e luce esclusivamente da una finestra alta e sbarrata posta giusto di fronte alla mia proprietà (sono in possesso di foto con data certa, scattate prima dell’acquisto del mio appartamento).
Nell’ anno 2003 detto vano sottoscala veniva acquistato, tramite asta giudiziaria, da un persona di nome S..
Lo stesso venne ad obbligandomi a fare una tettoia, perché da lì a qualche giorno il muro della finestra dell’appartamento fu abbattuto e la originaria finestra alta e sbarrata veniva aperta e tramutata in un accesso ad un balcone posticcio che consentiva un affaccio pieno e diretto all’interno del terrazzino di mia proprietà e, quel che è peggio, a brevissima distanza dalle luci (finestre) del mio appartamento.
Dopo un mese dalla costruzione della stessa tettoia, il sig. S. mi mandò l’ufficio antiabusivismo, da allora siamo in causa perche lo stesso chiede che la tettoia debba stare almeno tre metri dal suo balcone.
Dopodiché il seminterrato di proprietà venne occupato da un numero sempre variabile di persone, che vivevano all’interno di questo seminterrato, in condizioni igienico sanitarie assolutamente inadeguate per non dire pericolose.
Si affacciavano direttamente nella mia proprietà praticamente potendo, con poco sforzo, avere immediato accesso al mio appartamento.
Non vi è allaccio alla rete fognaria (e non potrebbe essere altrimenti vista l’ubicazione del seminterrato); lo scarico avviene quindi attraverso un impianto di sollevamento.
Non mi risulta che l’amministrazione comunale abbia mai provveduto a verificare le condizioni igienico sanitarie dell’immobile in questione il quale, in tali condizioni, non potrebbe oggettivamente essere dotato dei previsti certificati di abitabilità.
A riprova di quanto nel mese di Luglio 08, ho provveduto a fare una denuncia alle autorità, scrivendo che in relazione ai fatti denunziati chiedo una immediata verifica delle denunziate questioni ed espongo formale querela per tutti i reati rilevabili e rilevati, nei confronti di chicchessia, sia per comportamenti commissivi che omissivi, anche eventualmente perpetrati da funzionari pubblici, in relazione ai fatti denunziati e con espressa istanza di punizione nei confronti dei trasgressori. Dopodiché per alcuni mesi non si è notato niente, dal mese Gennaio 2009 hanno demolito tutto, stanno facendo molti lavori, ritengo che la motivazione sia quella di chiedere l’abitabilità, mi sono informato al commissariato dove ho presentato la denuncia (querela) mi hanno detto che il proprietario è in attesa di giudizio riguardo a questo balcone che và sul mio terrazzo.
Che cosa posso fare? Devo aspettare che lo stesso finisca di fare i lavori nel suo seminterrato? Posso fare ancora qualcosa?
La ringrazio anticipatamente
M.
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