Sono sposato da dodici anni e sono Ateo. Mia moglie è credente, (così lo ha fatto battezzare, contro la mia volontà) tutti qui in paese lo sono. Due settimane fa mio figlio, Giacomo di quattro anni a scuola si è alzato, e ha detto: “Dio non esiste!”. Tutti i suoi compagni lo hanno deriso, la maestra (che sarebbe un parroco [chi ha la parrocchia] se non fosse donna), si è arrabbiata moltissimo e ci ha convocati entrambi. Siamo andati, perché amiamo con tutto il cuore il nostro Giacomo. La signorina Raffaella (la maestra), furiosa e offesa ci ha descritto per filo e per segno (forse esagerando un po’) il fatto, io allora ho guardato negli occhi il mio bambino, che era seduto in mezzo a noi, l’ho preso di peso e l’ho abbracciato fortissimo, e con le lacrime agli occhi gli ho detto: “TI VOGLIO BENE PICCOLO MIO, HAI FATTO BENE!” e oggi mi è arrivata la lettera dell’avvocato divorzista di mia moglie. Sono un uomo felice! Un saluto a tutti quelli che commenteranno.
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Categorie: - Famiglia
caro ugo in merito alla tua lettera ,come uomo credente, sposato con moglie e figli mi sento di dirti che per il bene di tuo figlio è giusto che tu lo faccia crescere in santa pace, perchè tuo figlio non deve sentirsi diverso dagli altri, poi quando sarà grande saprà capire da solo qual’è la verità, allo stesso tempo riguardo a tua moglie non s’ho se voi vi siete sposati in chiesa perchè se così fosse hai sbagliato, tua moglie ora si sente tradita perchè gli hai nascosto il fatto di essere ateo, io conosco personalmente qualche ateo però ti posso dire che i figli frequentano la parrocchia proprio perchè da grandi saranno loro a decidere con la loro intelligenza, in conclusione la cosa più bella sarebbe quella di non rovinare un matrimonio perchè ad avere la peggio sono sempre loro i più piccoli,poveri figli che vengono sballottati a destra e a sinistra,quindi per il bene dei figli riconciliatevi per il bene di tuo figlio perchè anche se non credi in Dio penso che hai capito almeno che come esiste il bene esiste anche il male e credere in Dio non è il male. ciao
Ugo hai fatto una delle cose più belle che si potessero fare.!!!!
Hai dato un esempio splendido a tuo figlio…e perdere una moglie bigotta e cattolica è solo un guadagno..la SCUOLA ITALIANA E’ LAICA come dovrebbe essere TUTTO IL PAESE lo prevede la COSTITUZIONE ITALIANA..la religione dovrebbe essere un fatto privato, qualsiasi religione!!!! invece hanno rovinato generazioni di bimbi con il senso di colpa e altre cazzate varie….che bello..leggerti!!!
Caro nino, io non ho nascosto niente a mia moglie, mai niente. Semplicemente non ha mai accettato questa realtà. Semmai siete voi credenti che prima li indottrinate ben bene, fin da piccoli, non lasciando nessuna scelta. i gesuiti dicevano: “se li prendi da piccoli si hanno infinite possibilità”
Non sai che i bambini credono ciecamente a ciò che gli raccontano gli adulti?
Si sono evoluti così affinchè il genitore potesse insegnarli la vita, non menzogne, così le religioni vanno avanti, sfruttando l’ingenuità dei piccoli. Vergognatevi maiali!
Grazie Cinzia, la penso esattamente come te! E mi chiedo cosa serva mai la religione. Mio figlio di 4 anni lo ha capito subito senza che io gli dicessi mai nulla. Semplicemente realista. Grande Giacomo!
A me hanno deriso per anni perchè dicevo che Lui esiste.
Il contrario, pensa un po’ te.
Sono passati 20 anni, e sono ancora convinsta che Egli esista.
SEMPRE.
Saluti.
vedi ugo queste cose i cattolici non le fanno , io ho rispettato te non ti ho offeso e non ti offenderò mai , ma una cosa mi preme dirti
” ma come ti permetti di darmi del maiale ” ma chi ti credi di essere,sei solo un ateo arrogente e basta. ciao
Guarda, senza volerti attaccare dico che secondo me avete sbagliato entrambi, tu e l’insegnante, semplicemente perchè l’età del bambino è troppo bassa per poter far si che accetti o rifiuti un mistero così grande come la Fede. Lasciatelo crescere e col tempo si farà la sua idea che non dovrà essere imposta nè da una parte nè dall’altra. Sarà lui a vedere quali frutti porterà una o l’altra scelta e decidere di conseguenza.
io avrei detto 4 paroline alla maestra,come si permette di convocarvi per questo motivo scusa?poteva semmai iniziare a parlare col bambino dei motivi del suo non credere e far comprendere la tolleranza ai bambini,credenti o meno vogliamoci bene lo stesso.Mi sembra un esagerazione.Poi se tua moglie ha chiesto il divorzio epr questo significa che non ha mai accettato il fatto che tu sia ateo,io credo che un credente e un ateo possano benissimo stare insieme basta rispettarsi e non inculcare nulla,i figli possono non credere e da grandi avvicinarsi alla fede o viceversa ma nessuno deve costringere qualcuno a credere.E te lo dice una credente!
Certo avete tutti ragione, ma che si fa quando una moglie/mamma insiste con forza perché il bambino abbia i suoi bravi sacramenti? Mi sembra che sia una forzatura senza ma e se! Visto che in questo paese prima diventi cristiano poi se lo vuoi tu diventi ateo e ciò che ti pare!! L’assenza di scelte è una pura violenza, una costrizione illegale. Caro nino queste cose i cattolici le fanno, le hanno sempre fatte e sempre le faranno. Decidere per un più debole è “fare quelle cose”, imporre senza ma e se è “fare quelle cose”, portare un bambino al catechismo insegnandoli che il mondo è stato creato da un omino con la barba in sette giorni è “fare quelle cose”. Nemmeno ve ne rendete conto come, con una semplice consuetudine avete imposto la vostra regola. Ma Va la!!
La fede non è altro che fiducia cieca, senza possibilità di scelta! Il mondo fatto in sei giorni, sei fai il cattivo il diavolo di manda all’inferno, se preghi i tuoi desideri saranno esauriti, la magia esiste, se vedo un viso sul muro è padre pio ecc ecc ecc.
Ugo, mi pare strano che tua moglie abbia chiesto una separazione per un episodio e se tu esulti vuol dire che non aspettavi altro. Spero che tuo figlio non sappia pero’ che esulti perche’ ti liberi di sua madre e perche’ cattolici uguale bigotti e maiali ecc. Crescere avendocela con chi ha fede o vedere la fede con la tua intransigenza non so se sia proprio inculcargli una grande apertura mentale… Tuo figlio non e’ uno strumento dei cattolici ma non e’ neanche uno strumento della tua avversione per la chiesa. E forse sarebbe meglio se non collegasse la vostra separazione al fatto che lui ha detto una cosa, che sia stato punito o che tu gli abbia dato “una medaglia”. tra l’altro esulti per la separazione ma del fatto che significa vedere meno tuo figlio non fai alcuna menzione. In questi giorni si battezza, da piu’ grande,la figlia di amici. Lo ha chiesto lei. i suoi genitori hanno scelto cosi quando era piccola. Tempo fa un’amica spirituale ma non cattolica avrebbe voluto non battezzare il figlio, e fare invece una grande festa con le persone care. il suo compagno pareva d’accordo poi la madre di lui ha pressato dicendo: per lei e’ uguale, per noi e’ importante, quindi va battezzato
no che non e’ uguale. E capisco che lei l’abbia vissuta come un’imposizione. Tanto piu’ perche’ che ti obblighi la suocera perche’ (in teoria) cosi fan tutti e’ anche diverso che il tuo compagno,cattolico,ne discuta con te. Sinceramente conosco atei che hanno lasciato che la persona con una fede la trasmettesse ai figli. Puoi trovarla un`imposizione ma non per forza chi ha una fede e` bigotto e chi non si professa cattolico o protestante vede solo del male nella fede. Vedo famiglie armoniche pur non essendo di una religione entrambi della stessa. A volte semmai proprio da cio« i figli traggono piu« apertura mentale se c«e\ rispetto reciproco. Certo che certe forme fissate non giovano e tendono a chiudere. Io personalmente che la spiritualita` faccia bene e non male, anche senza per forza darle un nome preciso e credo che la trasmissione sana di valori anche “laici” ma comunque valori sia fondamentale. Questo insieme all`apertura mentale e^ stato trasmesso a me e questo vorrei trasmettere ai miei figli se e quando li avro`. Indifferentemente che lo battezzi da bambino o che scelga di battezzarsi da adulto. i miei sono cattolici ma per nulla bigotti. Comprendo cio` che dici sul fatto che si comincia con il si e poi si puo^ scegliere diversamente. personalmente il fatto di fare la un percorso iniziale e attivita` laiche e scuole laiche ma di poter fare anche una gita con la parrocchia e al contempo di poter andare alle funzioni anche di altre fedi di miei amici da bambina non mi ha imposto nulla e semmai e` stato un atteggiamento aperto da parte dei miei. se avessi detto che Dio non esiste a 4 anni nessuno mi avrebbe sgridato ne’ dato una medaglia. e son contenta di non aver mai sentido dire che la fede e’ un bene assoluto e migliore ma neanche che averla sia una beffa da maiali. Oggi ho le mie idee, su cui non mi dilungo,e ho avuto per anni un compagno non ateo quanto piuttosto staccatosi in giovane eta” per reazione da degli “eccessi” (non cattolici peraltro) ma comunque rispettoso delle fedi altrui e “spirituale”. A me non rattrista che tu abbia rassicurato tuo figlio rispetto a degli eccessi, che non sono mai una buona cosa, ma che da quel che scrivi tu comunque gliene trasmetta altri. E che lui forse pensi di dover credere se vuole le conferme di sua madre o non credere se vuole le tue. se cosi e’ non sta sbagliando solo tua moglie.