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Io e te abbiamo ancora una chance?

di Fradagosto

Scrivo una lettera a chiunque voglia leggerla e magari rispondermi.
Dopo 3 anni e mezzo, di cui 1 di convivenza, io e il mio ex ci siamo lasciati.
Abbiamo sempre avuto alti e bassi, secondo me in gran parte legati ad una sua generale profonda insicurezza e al fatto che non sia mai riuscito del tutto a lasciarsi andare. Vi spiego in breve: all’inizio della nostra storia avevo la netta impressione che non volesse darle importanza. Ogni domenica non si poteva organizzare nulla perché doveva andare a pranzo dai suoi “perché ho sempre fatto così”, le vacanze insieme aveva paura a prenotarle con largo anticipo perché “e se poi ci lasciamo”, anche prima della convivenza aveva paura perché “e se poi va male” … e potrei continuare con una lista infinita di esempi simili, più o meno importanti. Son tutte cose che poi abbiamo superato e per le quali lui ha poi riconosciuto i propri errori dettati, come sempre ha ammesso, più da una sua insicurezza personale, ma non da un dubbio sull’amore che provava per me. Io da parte mia sono stata un po’ il motore di questa relazione (anche lui me lo ha sempre riconosciuto). Sono stata oggettivamente sempre io a trainarla, a cercare di passare agli step successivi, a spingerlo a superare quelle che credevo fossero solo sue paure e/o limiti, profondamente innamorata della sua infinita dolcezza che sempre mi ha dimostrato. Tutto questo fino a circa sei mesi fa, quando dopo l’ennesima proposta importante fatta da me (dopo un anno di convivenza andata bene mi sarebbe piaciuto iniziare a cercare una casa insieme) e il suo tirarsi indietro, non ce l’ho fatta più. Venivamo già da mesi abbastanza complicati e stressanti (una serie di problematiche sia pratiche che “burocratiche” principalmente sue, ma di cui mi sono fatta carico io accusandolo sempre di non essere abbastanza intraprendente nell’affrontarle, un peggioramento delle situazioni di salute di vari parenti strettissimi e a me molto molto cari e alcuni anche giovani, il lavoro che data la situazione covid è diventato ingestibile e super stressante…) e questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’ho lasciato io una prima volta. Poi però ci siamo riavvicinati e nell’arco di un paio di mesi siamo tornati insieme. Purtroppo tutte le condizioni al contorno non sono migliorate anzi, l’esatto opposto, e di conseguenza tutta la mia esasperazione e il mio stress, che ho purtroppo scaricato su di lui diventando anche spiacevole in varie occasioni (mea culpa). Il risultato è stato che invece di provare a ricostruire abbiamo ulteriormente distrutto. Il risultato è stato che stavolta si è allontanato lui. “Allontanato” nel vero senso della parola perché è praticamente sparito. Una sera è uscito dopo una discussione (solo un confronto con me, assolutamente non una litigata) e quando il giorno dopo è rientrato non trovandomi più in casa non mi ha più cercata. Dopo due settimane l’ho avvisato io che sarei andata a prendere le prime cose da casa… Distrutta perché vedere una storia finita così, senza nemmeno un “addio” vero, è davvero straziante. Lui dal canto suo in lacrime mi dice che si scusa per come si è comportato, che non pensava di lasciarmi ma stava, appunto, solo pensando e riflettendo, ma che ora crede che insieme non possiamo più essere felici e che è meglio che ognuno si cerchi la propria serenità da solo, facendomi capire che con me la serenità ormai l’aveva persa da un pezzo anche per via del fatto che l’avevo sempre accusato di non essere una persona intraprendente, né nel risolvere i problemi né in generale nella nostra vita di coppia, e che non sa se sarà mai in grado di cambiare quello che è. Io mi sono fatta un esame di coscienza, e mi rendo conto che negli ultimi mesi sono stata spesso dura, l’ho accusato si, ma sempre per cercare di stimolarlo, pensando di fare del bene. Mi rendo anche conto che avere però un compagno così poco sicuro, costantemente bisognoso di certezze da parte mia, a senso unico, non ha aiutato, anzi hanno contribuito a portarmi all’esasperazione, così come tutte le condizioni al contorno che davvero hanno reso gli ultimi mesi un inferno.
Tutto questo è successo da troppo poco perché riesca già a passare oltre .. sono in una fase depressiva in cui cerco di distrarmi, di uscire fare cose vedere amici, ma in realtà penso a lui per tutto il tempo, e sento dentro un vuoto infinito, mi chiedo se davvero due persone così diverse ma anche così simili, che – forse con tempi diversi – sognavano entrambe una vita insieme, siano davvero destinate a lasciarsi. Mi chiedo quanto ci sia di mio nel fallimento di questa storia, e soprattutto mi chiedo se ci sia ancora qualcosa di recuperabile. Io mi sto rendendo conto di quali sono stati i miei errori, ma ahimè nel farlo mi sto chiedendo sempre di più se quello che è successo è solo frutto delle circostanze… E mi chiedo, se anche lui riuscisse a capire quelli che sono stati i suoi errori, potremmo stavolta ricominciare? Il bene che ci vogliamo è indiscusso… Ma anche che negli ultimi mesi non eravamo felici e sereni è una verità… Potremmo recuperare la felicità di un tempo? Se io imparassi a gestire meglio lo stress, e se lui imparasse a diventare una persona un po’ più sicura di sé, cosa per cui avrebbe oltretutto tutte le carte in regola…? Scusatemi per lo sfogo… In questi giorni sono davvero giù. Scrivo questa lettera per chiunque abbia voglia e pazienza di leggerla. Grazie.

Lettera pubblicata il 4 Agosto 2021. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    Aleff -

    Ciao, la fine di una storia è un momento difficile, di sconfitta a volte, di solitudine, di rimestamento dei pensieri su quello che è stato e su ciò che poteva essere se….
    Ma la vita ci presenta sorprese, belle o brutte, che non sempre siamo pronti ad accogliere od accettare. Leggendo quanto hai scritto emerge spesso la tua intraprendenza all’interno della coppia, il tuo stimolo a cambiare il tuo partner, la tua esasperazione (per cosa? perchè tutto uguale?) … Posso solo dirti che voler cambiare l’altro è a mio avviso uno dei più grandi errori, se non una delle più mortificanti illusioni, che si possano fare. L’amore vero porta ad accettare l’altro per com’è, sarà casomai volontà altrui il cambiare ma per amore verso di te, non perchè lo desideri te. Leggendoti appare che le vostre indoli, le vostre aspirazioni siano diverse, poi la sua insicurezza di fondo, estesa persino alla vita di coppia non è il miglior auspicio per una vita in due. Forse riempivate la vostra…

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