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Abbasso la volgarità!

di vittoria Seminara
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Luglio 2005. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 167 commenti

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  1. 71
    Livio A. Cech -

    Egregio Tommy, sa, ognuno scrive siccome pensa e si pensa parlando-si, e siccome si parla a se stessi non si mantiene la prospettiva considerando quella che può avere un estraneo. // Dice: ‘Il tuo Dio non ‘so etc’ , ma è proprio quello il pro-blema: Ognuno ha una ‘sua’ immagine di Dio ed ama quella. Ergo. ama se stesso. E quando tu gli dici che che hai saputo che Si è manifestaTo in Persia nel 1863 in senso oggettivo ecco che la ‘populatio’ si difende aggredendoti. Alla fine trovi la cosa un po’ noiosa; ma nn puoi tenerla in ‘non cale’, la suddetta, e proprio perché è per lei che io so quello che sono e so.

  2. 72
    Tommy Tommy -

    Altri 10 minuti di sudore mentale non sprecato 🙂

    Molto d’accordo con l’ ultima parte del post…che guarda caso, è quella che più ho faticato a comprendere.

    Non so se invidiare o compatire i tuoi (scusami il “tu” se vuoi lo tolgo nel prossimo post, ma oggi è il mio compleanno e me lo permetto :P) frequentatori abituali…perchè nel tempo avranno fatto una ginnastica mentale/spirituale e sviluppato notevoli capacità nel relativo campo, ma che sudate almeno i primi giorni :)!!!

    Piacere di averti letto e grazie per la risposta 🙂

    Un piccolissimo dubbio rimane…a proposito della prima parte del post…sì, capisco che possa sfuggire la prospettiva dell’estraneo quando si parla pensando-si e si pensa parlando-si, ma prima o poi ci si rende conto che quel qualcuno che ci-ascolta pensando-ci e magari cerca in noi delle informazioni (su cui poter poi esprimere il suo parere) potrebbe non riuscire, o comunque riuscire con eccessiva difficoltà a percepirle…e in quel momento non sarebbe opportuno rendergli la cosa più semplice e aiutarlo prima anzichè compatirlo dopo? Come dire: prevenire è meglio che curare 🙂

  3. 73
    Livio A. Cech -

    E’ d’obbligo farle i miei auguri! A proposito della prima parte del post cui lei riferisce. E’ naturale che crescendo si individua e il ruolo di chi dice ed anche quello di chi ascolta. Se si sta nelle condizioni interiori ottimali allora ci si colloca di volta in volta nel ruolo più opportuno e si decide di eseguirlo nel modo più accorto. Succede però che nella vita incontri individui diciamo ‘sinistri’, ed in questo caso ricordi il detto arabo: ‘Sii docile come un agnello ma furbo come un serpente’! Facendosi l’uno o l’altro’ saranno da guida le reazioni dell’altro; e, secondo il loro avverarsi in modi volgari ed irriverenti – non mi riferisco a lei: parlo in generale – capisci a quale piano di sviluppo sta l’altro. Se è ancora ad un piano inferiore dal tuo, ascolterai discorsi che hanno un punto focale su un orizzonte fantasioso, personale, quando non paranoico. Se invece il predetto punto risiede sull’orizzonte che ci accomuna, che è poi quello ‘oggettivo’, essendo anche il tuo, il dialogo può scorrere come un torrente. // Col tempo, la meditazione e l’approfondimento spirituale ti accorgi che noi uomini siamo come i bambini: ai quali occorre parlare con dolce lentezza. Allora lo fai; ma la populatio sovente è come un discolo: coglie la tua dolcezza come un segno di debolezza. E in quel caso che fanno i somari? si riterranno in diritto di esprimere il peggio di essi! E’ allora che diventi furbo come un serpente! Appunto: quello che io sono e so dipende da quello che siete voi.

  4. 74
    contro la mafia -

    anche io sono contro la volgarità e soprattutto la delinquenza , perché a certi livelli è giusto parlare di delinquenza.

  5. 75
    Livio A. Cech -

    Mah, io non saprei cosa dire se non che , come è naturale che un cane abbai, così non mi pare strano, che il volgo si esprima nei suoi modi. A parte le considerazioni più superficiali dell’essere più o meno attuali certe considerazioni, credo sia più utile considerare che il problema è irrisolvibile finché dura l vostra concezione di democrazia laica e non vi sveglierete alla realtà spirituale, ontologica.

  6. 76
    maria grazia -

    è vero. questa gente perseguita perchè vede nell’ altro ciò che vorrebbe essere. ma che NON PUO’ essere, perchè non ne ha il coraggio e/o le qualità. anche i miei vicini di casa e molti miei conoscenti sono così. e più gli fai capire che devono starti alla larga, più trovano degli appigli per rompere i cogxxxxi perchè hanno vite talmente vuote, misere e insignificanti che devono creare questi teatrini per dargli un senso. se superano i limiti conviene rivolgersi alle forze dell’ ordine, poi vedi come abbassano la cresta, perchè sono dei borghesucci e davanti a una divisa si cagano sotto.

  7. 77
    rossana -

    Buongiorno signor Livio A. Cech,
    mi fa piacere che abbia risposto, dopo anni…

    Le andrebbe di esprimermi le sue opinioni in merito al fatto che si possa essere “boicottati, osteggiati e lesi nell’esercizio dei vostri diritti”? Che ne pensa del mobbing, oggi in voga più di ieri, tanto da dover essere stato preso in considerazione dai legislatori?

  8. 78
    Golem -

    L’arte sottile dell’eloquio aulico e forbito perdura dai tempi degli scriba egiziani, per prendere le distanze dal volgo. Oggi però, non so perchè, a me suona comico. Un pó da “lei non sa chi sono io” dell’onorevole Trombetta dell’indimenticato Totó, che al Trombetta rispondeva “E chi sarai mai: Pinco o Pallino?”
    È una riflessione generica, mi raccomando, perchè riguarda tipi di volgarità non “tradizionali” diciamo, più raffinate se si vuole, attinenti alla tendenza di alcuni di proporre una particolare immagine di sè per impressionare i più ingenui, traendone un prestigio “sulla parola”, è il caso di dire, visto che si parla di questo “strumento”. Pratica molto più comune di quel che si pensi nelle relazioni “eleganti”, specie in ambito virtuale, dove nulla è o può essere “ontologico”.

  9. 79
    Livio A. Cech -

    Gentile signora Rossana ho un sacco di pensieri da seguire e non sempre ho la comodità di frequentare questo ‘salotto’. In merito al fatto che si possa osteggiare o boicottare, credo che sian occasioni per dimostrare la propria evoluzioni interiore: se siamo ancora Bipedi antropomorfi o siamo diventati Uomini. // Per il mobbing, credo che sia una attività tipica degli imbecilli, o meglio di quelli che ‘nun c’hanno capito un [omissis] de la vita’: sono un po’ come animaletti insani. Legislatori? Certi popolani non apprezzano la Legge, non la capiscono; ci vuole pazienza.

  10. 80
    rossana -

    Livio A. Cech,
    grazie per l’esauriente riscontro.

    cordialità.

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