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Lettera pubblicata il 26 Luglio 2005. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore vittoria Seminara.
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Il riferimento filosofico al problema del male è collegato alla funzione del veleno nel senso che esso è dannoso per noi ma utile per l’animale che lo detiene; lo stesso è per la funzione fisiologica che consiste nel nostro espellere quanto è il residuo della nostra digestione; ma non è ‘in sé’ negativo. E così il male: è quanto noi dovremmo evitare poiché ‘ci fa male’, ma è come l’ombra: non è in quanto costituita da ‘ombroni’ come la luce da fotoni, è solo assenza di questi ultimi. Così il male è solo assenza di bene e non ‘é’. Insomma non ha una dimensione ontologica come il bene è solo, sul piano fenomenico, l’assenza di quello.
Mmmm….sul piano logico è corretto affermare che il male è assena di bene…ma è altrettanto corretto affermare che il bene è assenza di male…dipende da quale tra i due scegliamo come punto di osservazione e di partenza…ma sul piano pratico non cambia molto a mio avviso…una persona volgare non ha rispetto per le orecchie degli altri, come una persona che inquina non ha rispetto per i polmoni degli altri, come una persona che guida come un pazzo non ha rispetto per la vita degli altri….e queste persone saranno pure utili per i loro propri bassi fini, ma non certo agli altri…fanno violenza agli altri…e la compassione, la si usa prima per chi la violenza la subisce, e POI, SE ne avanza, per chi la esercita…il violento va prima reso inoffensivo, e poi magari chi vuole lo compatisce.
Il letame, seppure non avesse l’utilità che ha come concime, e i serpenti, che adoperano il veleno al puro scopo di difendersi o nutrirsi, non sono condannabili come certa gente,che un minimo di neuroni, per comprendere il concetto del neminem laedere, ce l’ha.
Quanto al tutt’uno come organismo, se ne può e se ne dovrebbe far benissimo a meno, se quest’organismo non è in grado di assicurare una vita non dico felice, ma per lo meno tranquilla ai propri membri.
Egregio Tommy Tommi,<lei afferma la validità dell'inversione dei termini per cui se A = B, necessariamente, B = A. E va bene sul piano logico, teorico, e quindi filosofico, asettico. Ma qui si parla di Bene e di Male, e non sono termini asettici e filosofici ma comportano un sentire=vivere – quel 'piano pratico', come dice lei – prima della di essi definizione teorica. Ora è solo da decidere se esiste il bene oppure il male, come dire : la luice o l'ombra. Si viene poi a sapere che la luce è fotoni, e l'ombra assenza di… Allora esiste la luce ma non l'ombra sul piano dell'essere, ontologico. Noi Umani siamo su un piano spirituale e diamo 'realtà' alle parole; ma, ai punti più elevarti della stessa realtà spirituale,non si confondono i due termini. Per il letame ed il veleno mi pare che siamo d'accordo. L'Organismo è il nostro compito che, per eseguirlo, è chiaro che non deve esserci. Così è per il male, se mi spiego. Tutti noi siamo le cellule dell'Organismo detto Umanità. Solo che siamo ancora dormienti. Per fortuna ci sono i Bahà'i.
esempio di maleducazione a palermo: mercoledì giorno di mercatino in viale campania, macchine in doppia fila,mia madre cerca di fare bancomat, finalmende da delle strisce pedonali, esce una smart, con un piscialletto visibilmente posteggiato la dalla sera prima, tutto scocciato, maleducato che sbuffa e sputa sentenze, al mercatino oggi non ci sono i vigili , ma la polizia stradale, mi metto quasi sulle strisce con le 4 freccce accese e resto in auto ad aspettare , quasi contemporaneamente esce dallo stesso portone vicino alla banca una porcella, forse madre del pargolo in smart,si intromette e segnala me alla polizia stradale? poi fa “courtighhio! con il portiere , con il proprietario di motori accanto e mi dice che sono io la vastasa e che mi ha segnalato, per spaventarmi?il minimo che le si chiedeva era l’educazione? porcella?
ha ragione viseminara che è una tipa tosta! non c’è più mondo!
Tipa tosta! Ha le idee chiare ed è centrata su dei punti fondamentali ed assiomatici. Come la luce che riflessa da uno specchio piano viene dispersa, mentre quella di uno concavo viene assommata in un unico punto focale. Così è la sua mente. Noi invece, confusi da una concezione democraticistica del pensiero/pensieri, tale per cui tutti hanno lo stesso valore, ci involviamo in un aggrergato teoretico più che in un composto, tale per la comune sudditanza delle sue conmponenti ad un unico Principio morale che, per forza di cose, è trascendente e si chiama Dio.
Quindi la seminara è senza Dio? ma che vuol dire? l’educazione è educazione ed è un fatto tangibile e reale, o c’è o non c’è! che poi non venga messa a fuoco nella sua giusta luce , o nella giusta importanza è un ‘ altro discorso. Per me è lei che non vede bene,e non scrive per niente bene, la semplicità, la pulizia e la cordialità sono prima di tutto valori morali, o quanto meno ci si avvicinano molto, non è sicuramente un concetto astratto. Dio -uomo non esiste e non esisterà mai fortunamente, tutti siamo utili e nessuno è indispensabile è un concetto presuntuoso e assolutistico, o corrotto il suo? fa bene la seminara a non darle retta! Di tutti possiamo fare a meno se lo ricordi , e gli altri, non se lo ricorderebbero nemmeno! Lei senza educazione che è sinonimo di tolleranza, si crede un democratos? fa ridere! fa bene la seminara a non darle retta!
Eh eh, :)”Centrata su punti fondamentali ed assiomatici” scrivo della sig.ra Seminara, e lei Trito, sospetta che sia un definirla senza Dio? Conosce altri punti fondamentali ed assiomatici, oltre quelli spirituali, che rimandano a Dio? L’educazione non è alcunché di fisico, che occupa spazio, è quindi misurabile e che si possa dire: ‘o c’è o non c’è’! quasi fosse un mobile da cucina. L’educazione è tirare fuori da noi quella dimensione spirituale, attraverso il comportamento, tale per cui ci definiamo Uomini e non bestie. E, dato che siamo in un cambiare-continuo-di-cose occorre che il nostro comportamento sia continuamente ribadito secondo certi canoni, di rispetto e dialogicità, affinché sia simile-a-se-stesso-ed-abbia-continuità. E per quanto riguarda le sue spinose parole sul mio essere democratico le dirò che per me il concetto di democrazia è il 9, per così dire, ma non un 10. Insomma è un tenere-assieme-le-cose e non un definire-con-esse-la-forma-migliore. Ad es.: io non mi atteggerei, come lei, in posizione da combattimento, polemica, contro chi ha idee diverse dalle mie. E questo poiché mi-sono-educato-e-lo-faccio-continuamente. Solo così mi sento vivo. ALTRIMENTI RIENTREREI NEL NOVERO DI COLORO CHE CRISTO DEFINIVA ‘MORTI’ CHE SEPPELLISCONO I LORO MORTI. Cmq. ha ragiomne e la ringrazio: fra’comoponenti’ ed ‘ad’ avrei dovuto porci un ‘non’, nella parte finale del mio post. :))
Spero che il suo dio non sia politico pdl, forse come quello dell’energumena del portone e le strisce pedonali, altrimenti sai che tristezza? senza poi considerare che ormai sono superati? questo è quello che vuole dire? io ci troverei anche un’attinenza uomo- non cervello – uomo- mafia? poi faccia lei e segua il suo dio, quello che preferisce? sia essso metafisico o meno io come la seminara non le risponderò più, lei è un pò pedante. sappia comunque che il suo dio non solo non è seguito ma che perderà sempre, ringrazio il cielo di avere vinto quella battaglia e non voglio perdere questa con polemiche stupide abbia pazienza! arrivederci! anzi addio!
Ha,ho pazienza da vendere, non si preoccupi! Il ‘mio’Dio non può essere politico, ché allora sarebbe un totem intellettuale. E poi cosa vuole che pensi di qualcuno che scrive Dio con l’iniziale minuscoloa e poi abbandona la discuss. essendo in tutt’altre faccende affaccendato? Penso che forse è solo prigioniero nella cella della caparbietà e me ne dolgo. Cmq. la saluto anch’io facendole i migliori auguri.:)