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Lettera pubblicata il 26 Luglio 2005. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore vittoria Seminara.
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Ma che perdete tempo con ques’invasata…(ahimè,è quello che sto facendo anch’io).
Concordo con chi ha parlato di “disturbo di personalità” ma,a me psichiatra,sembra che questo strano soggetto/personaggio “viseminara” sia solo e semplicemente un’esaltata che ha trovato un angolo per i suoi deliri (di impegno sociale…)a buon mercato!
volgarita’ di che genere? puo’ essere verbale e allora una scarsa cultura porta a replicare ad un’ offesa o un’ argomento sul quale discordiamo in maniera rozza perche’ purtroppo non conosciamo piu’ l’eleganza di una replica forte ma diplomatica ma la vera volgarita’ nasce dall’essere irrispettosi ed aggressivi nell’avere sempre reazioni esagerate i media ci insegnano
qua gli invasati sono quelli come vento libero un pò superficiali e diciamolo maleducati!
sta viseminara mi piace aggressiv!
questa signora tinette mi sembra scema.non ha capito nulla! avevo sentito che c’erano altri articoli di viseminara dove sono? solo 2? strano!
D’accordissimo con gli ultimi commenti…Seminarara…lo dice il nome…semi rari..mentre l’erbaccia dilaga ovunque…e checchè ne dica certa gente, l’educazione non è forma, è sostanza. Evidentemente a Tinette non dà fastidio se un passante le fa una battuta a doppio senso o le fa turpiloqui sotto il naso…evidentemente si trova a proprio agio nell’ essere trattata da non-signora…e qui non si parla di cultura…l’educazione e il rispetto sono tutt’altra cosa…sono molto più parenti dell’intelligenza che della cultura. E sono certo che la signora Seminarara non intendeva in alcun modo riferirsi a chi suo malgrado non è in grado di coniugare un congiuntivo…si può essere educati, intelligenti, piacevoli e rispettosi anche con un minimo di istruzione, al limite anche senza istruzione, perchè chi è ignorante ma rispettoso cerca di capire come non nuocere al prossimo.
Cara Vittoria permettimi di darti del tu, perchè incontrare gente che abbia ancora la sensibilità e la capacità di cogliere (dolorosamente)la differenza tra buono e cattivo gusto, tra ironia e volgarità, tra cultura e saccenza, tra libertà e prepotenza non è facile, e in questo momento io virtualmente e spiritualmente ti sto abbracciando!
Purtroppo, però, a parte una dose infinita di solidarietà, di costruttivo non posso che darti un consiglio banale: se proprio devi aver a che fare con siffatta gente, e, a meno che tu non decida di trasferirti in un eremo, mi sa tanto che dovrai 🙁 , prima prova a parlarci, hai la padronanza linguistica sufficiente per spiegarti senza offendere più del necessario, c’è gente che insospettabilmente si ravvede non appena capisce di essere sgradevole nel suo modo di porsi…altri si nasconderanno e si difenderanno con l’unico argomento che hanno a loro disposizione: il numero. Diranno frasi del tipo : “lo fanno tutti” oppure “lo faccio con tutti e solo tu ti lamenti”…bene…i primi prova a riconsiderarli…sono elementi sfortunati a non aver mai imparato a ragionare con la propria testa, ma possono darti molto se tu li aiuti a tirar fuori ciò che di buono hanno da dare…i secondi lasciali al gregge a cui son fieri di appartenere…loro non penseranno mai, ragioneranno solo se, quando e come il gregge, la tv, o il presidente libertario (forse sarebbe stato più appropriato “libertino”) diran loro di farlo.
P.s.:complimenti per il tuo italiano impeccabile…a tal proposito colgo l’occasione per ribadire quanto ho detto finora. Se una persona non ha istruzione non sa e non può sapere quanto sia bella una frase articolata in maniera corretta in una delle lingue più belle del mondo come è la nostra…e non capisce che a chi la conosce bene, una storpiatura della stessa fa male come un pugno in un occhio…come non capisce che chi conosce il buon gusto e il pudore prova malessere per una battuta a doppio senso fatta da chi, parlando di uccelli e di patate, crede di avere scoperto e raggiunto il non plus ultra della comicità e dell’arguzia umana.
E’ un discorso complesso E lo è poché rimanda alla vexata quaestio: perché il male? E questo al di là della forse banale osservazione che chi è volgare denuncia per ciò stesso l’ambito in cui naviga il suo pensiero. Credo allora che bisognerebbe ‘navigare’ meditando sulla funzione del concime, del veleno di certi rettili, e di quanto lasciamo nel gabinetto, prima di ‘tirare la catena’. E’ che siamo posti nello spazio-tempo, là dove il necessario diventa possibile solo dopo una sua elaborazione, digestione. Ed, in primis, detto lavoro di elaborazione dovremmo farlo in noi, nella mente. E scopriremo, forse, che il modo di crezrci è solo scegliendo. Ed ognuno, a posteri, denuncerà le proprie scelte col comportamento. Quindi l’aver compassione è il przzo che dobbiamo pagare perché tutti si diventi Uno, come un organismo.
Non ho capito il veleno, lo sciaqquone, e quello che dice il david linch dei poveri prima di me. viseminara è una topa tosta!
Bella topa,viseminara
garnde la seminara, il suo era un messaggio di aiuto?