Ciao, avevo già scritto qui in merito alla richiesta di mio marito di separarci e della nostra crisi coniugale antecedente durata svariati mesi. Non capivo come mai dicesse di non provare più sentimenti per me, di avere bisogno di un altro tipo di persona accanto. Poi appena sono stata costretta ad uscire di casa per tornare dai miei genitori, lui ha iniziato da subito a partire per vacanze varie ed eventuali, vari weekend romantici nei più svariati luoghi. Io grazie ai sociale e ad internet ho potuto capire bene che invece la sua crisi aveva un nome e un cognome ed era una sua dipendente. Questa persona la conosceva già da tanti anni, e sempre aveva detto che era brutta, stupida, grassa, malfatta, ignorante. In effetti lei è davvero così e non mi aveva mai destato alcuna preoccupazione. Invece ora mi ritrovo con una separazione da firmare a breve mentre loro sono partiti per le vacanze insieme. Sto male e non riesco assolutamente a ricostruirmi una vita ne a conoscere nessuno che riesca a distogliermi dall’ossessione di sapere tutto quello che fanno loro e dove vanno. Mi sono disintegrata come essere umano, cammino come uno straccio tra il lavoro e le mille uscite con gli amici che per fortuna ho e cercano di distrarmi ma non ci riesco. Penso al suicidio ogni giorno, senza di lui mi sento completamente persa per quanto sia patetico dirlo. Il pensiero che mentre io cercavo di salvare il nostro matrimonio lui amoreggiasse e promettesse cose a questa mi destabilizza. speravo tornasse da me pentito per tutto il casino che ha fatto invece niente, non si fa vivo se non per questioni pratiche. Mi chiedo come sia possibile distruggere una relazione di 9 anni con relativo matrimonio per una persona che non vale nemmeno un mio dito del piede. Lei è davvero nettamente inferiore a me su ogni piano, non capisco se la nostra crisi degli ultimi tempi possa averlo direzionato fra le braccia di lei che probabilmente avrà finto comprensione nei suoi confronti e gli avrà fatto credere di essere la persona adatta a lui, con le sue stesse passioni. Ora lei ha preso il mio posto accanto lui. Io invece mi distruggo e per quanto mi sforzi di essere forte e rimanere in piedi e fare mille cose….in realtà continuo a stare di m***a. esiste un modo per farlo rinsavire? per farlo tornare da me nonostante so che non dovrei rivolerlo indietro? io lo amo e mi sembra di morire senza di lui. Rivoglio il mio posto accanto al suo, spodestare questa cretina che è riuscita a distruggermi la vita e portarmi via tutto senza farsi problemi sul fatto che lui fosse sposato.
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Ciao Giada, ho letto la tua precedente lettera e mi spiace tanto per la tua situazione; per quel che vale ti sono vicino.
Questa persona che hai avuto accanto per così tanti anni, con cui hai condiviso tutto, ti ha lasciata in un modo orribile, se le parole che riporti sono effettivamente quelle che ti ha detto si è comportato da mostro. Anche per mie esperienze recenti sono convinto che l’amore, da sempre ma ancor più in questi tempi precari, è un sentimento che nel tempo evolve e nel suo evolvere può anche finire ma le persone dovrebbero imparare a lasciare con amore e dolcezza, non con astio e cattiveria. È una lezione che Troisi in “pensavo fosse amore e invece era in calesse” non è riuscito a impartire.
A questo punto devi riprendere in mano la tua vita, per quanto difficile sia, e lo so. Esci con gli amici, svagati, quando ti viene da pensare a lui prova a pensare a qualcosa che invece ti far star bene. Se hai “non detto” con lui scrivigli una bella lettera e poi eclissati, non tenerti dentro cose che potrebbero incancrenire ma poi sparisci. Se capirà il suo errore tornerà e starà poi a te decidere se perdonarlo o meno. So che lo ami e quindi per te neanche si pone il dubbio di non perdonarlo, ma usa questa crisi anche per capire se era lui la persona che volevi al tuo fianco indipendentemente dalla crisi attuale (che può essere una crisi momentanea di uno che ha 40 anni o quella di uno stronzo che già ti aveva tradito).
Quando vuoi parlare scrivi qui, ti…
Mi pare di cogliere in questa lettera una sottile linea rossa, nemmeno troppo sbiadita, che unisce indissolubilmente molte di queste donne tormentate, ipersensibili, torturate da umori altalenanti e disillusioni affettive. Tuttavia servono delle precisazioni essenziali.
BRUTTA: il giudizio è soggettivo, i maschi con un tasso di testosterone in circolo adeguato tendono a valutare determinati “lati” del fisico ed a trascurarne altri;
STUPIDA: stai cauta nel giudicare, intanto ti ha fregato alla grande, poi vedi tu chi è la stupida;
GRASSA: devi essere più precisa e indicare il BMI, tieni conto che solo sopra i 25 si parla di sovrappeso e subentra un danno erotico;
MALFATTA: presenta anomalie o mostruosità? Ha avuto un’ontogenesi abnorme in uno qualsiasi dei suoi stadi? Anche qui occorre maggiore precisione;
IGNORANTE: ignora quindi determinate cose, per non essersene mai occupata o per non averne avuto notizia, ma è quello che capita a TUTTI;
NON VALE NEMMENO UN MIO DITO DEL PIEDE: dipende chiaramente dal dito e dal suo stato di conservazione, l’alluce vale in ogni caso molto di più del quinto dito perciò il paragone è quantomeno impreciso;
DAVVERO NETTAMENTE INFERIORE A ME SU OGNI PIANO: immagino quindi che abbiate eseguito un confronto in contraddittorio partendo dal piano terra e poi via via a salire, almeno fino al sesto piano. Ci può stare, ma solo se tu sei più alta di lei;
QUESTA CRETINA: intendi forse che è in politica ed è pure di sinistra?
Ciao,
ti consiglio di non perderti d’animo perché ogni persona nella sua coscienza vive un tormento che solo lei conosce. L’amore dovrebbe essere quella forza che porta ad accettare anche scelte che noi non comprendiamo. Magari si è innamorato. Magari è nata un’affinità di tipo intellettuale che lo porta a sentirsi a proprio agio in determinati contesti e meno in altri. Magri tra di voi si è sviluppata questo genere di affinità che nella vita pubblica non consente di mantenere vivo il fascino del mistero e quindi quel pathos che puoi tenere vivo solo attraverso un realismo evocativo che ti rende una presenza magnetica. Viviamo nel 2017… l’amore può nascere anche da uno scambio di vedute diverso dalla domanda “scusa? Ti posso fare una domanda? Che ore sono?”. Questa situazione è chiaramente più semplice da gestire per me. Nasce una simpatia e via… Nella mia scuola c’erano insegnanti le cui mogli o i cui mariti insegnavano nello stesso istituto, ma lo stile minimale veniva coniugato alla scelta di vivere le ore di lezione in maniera autonoma. Ma si tratta di un sesto senso… mia madre nel periodo in cui mio padre gestiva l’attività di famiglia aveva uno stile completamene diverso. Perché vivevamo in quell’ambiente ed eravamo una famiglia. Quando ti ritiri a vita privata subentra una certa rassegnazione, ma il sesto senso resta… infatti cambiano le abitudini e, in questo caso, l’ipocrisia sociale e la violenza potrebbero avere l’ultima parola sulla serenità domestica.
Il rapporto con i miti del tempo fa nascere un senso di ribellione. Ma non è sempre detto. Ad ogni modo la sobrietà non è una cosa semplice da gestire nell’ordinario della vita… esistono le suggestioni e gradi di soggezione che ti potrebbero far sembrare il marito della tua vicina di posto. Quello della sobrietà a buon mercato è un mito del nostro tempo. Che dire? Vai avanti per la tua vita facendo leva sull’intelletto più che sulla vocazione visionaria della donna. Sforzati di metterla sul materiale e sforzati di essere felice.
In bocca al lupo!
Vorrei scriverti cose diverse ma proprio non ce la faccio. È un po’ svilente che tu ti metta in competizione con questa donna perché, se fosse davvero come tu l’hai descritta ( ma ne dubito), allora significherebbe che tuo marito ha scelto la prima occasione per fuggire da te. Se proprio devi odiare qualcuno, forse sarebbe meglio concentrarsi su chi ha tradito la tua fiducia, quantomeno per non desiderarlo più e per riprenderti un po’ di dignità.
Esisterebbe un modo, se lui volesse tornare, ma lui vuole la separazione.
Sei ossessionata dal desiderio di vendetta e ti aspetti da lui un ritorno risarcitorio. Tu non ti vendicherai, lui non tornerà per risarcirti emotivamente e tu devi liberarti dalla tua ossessione.
Ti sei identificata con il dolore che senti ora. Non sei tu.
Tu vivevi prima di lui e vivrai dopo di lui. Questo periodo è solo uno dei tanti momenti problematici che la vita ti mette davanti. Ci siamo passati tutti o quasi. L’odio che provi in questo momento, trasformatosi in ossessione, è solo una reazione alle ferite che hai dentro. Non ti servirà a curarle.
Cancellati da tutti i socials, butta via tutto quello che te lo ricorda, sgombra dalla tua mente i pensieri che riconducono a loro due, fai spazio per nuovi pensieri, nuove strategie di vita, nuove amicizie. Smetti di ossessionarti con l’immagine di loro due altrimenti non ne esci. Guardati intorno in questo momento: loro non ci sono, ci sei tu, è la tua giornata, è la tua vita, puoi fare quello che ti piace, e che ti fa star bene. Un passo alla volta, un giorno alla volta, un pensiero alla volta. Se ci riesci da sola, bene. Se non ci riesci da sola, chiedi auto vero (amici, parenti, medici, ecc, NON aiuti virtuali, NON cartomanti, alcol e sciocchezze varie) perché la tua priorità è liberarti dall’ossessione. Rende prigioniera te.
Non disperarti, serve solo a rovinare la tua giornata e non sfiora nemmeno la loro. Coraggio. Ce la farai.