Sono sola.
Non penso di essere antipatica o stupida. Ho tanti interessi, la musica, la letteratura, l’arte …. ho cose da dire. Sono timida, questo sì, molto timida.
Le mie poche esperienze sono state disastrose, ho dato troppa fiducia a chi mi ha voltato le spalle.
Fino a poco tempo fa non mi importava molto essere sola, ma ora mi pesa, vorrei aver qualcuno con cui sfogarmi, qualcono con cui ho qualcosa in comune.
Voglio andare via da Milano, al più presto! amo la mia città, ma so che se resto qui la mia vita non cambierà mai! ma nello stesso tempo non so se avrò mai il coraggio di uscire dal guscio della mia famiglia. E se ci riuscissi? la mia vita cambierebbe? ne sarei capace? non so neanche da che parte si comincia a fare nuove amicizie!
Come si fa a cambiare? sono stanca di essere sola! e sono stanca di far finta che tutto vada bene!
A parte gli anni delle mia infanzia io NON sono mai stata davvero felice! so che è difficile raggiungere la felicità, ma io non lo sono mai stata neanche per un secondo in questi ultimi anni!
Cara Misia,
innanzitutto, andare via dalla tua città, non so quanto possa servire; se tu abitassi in un piccolo centro, capirei di più una simile scelta, ma andare via da Milano, dove hai un mucchio di occasioni per incontrarsi o di trovare l’altra “metà della mela” (“Tre uomini e una gamba”), è apparentemente un controsenso …. Io abito a Bergamo e “conoscicchio” Milano, la conosco così e così, insomma; ci sono venuto parecchie volte, ma sempre per “mordi e fuggi”, non so cosa vuole dire abitarci. Ci sono alcuni luoghi comuni che la vogliono una città arida dal punto di vista dei rapporti umani, ma – quantunque frenetica – non credo sia così. Il trasferirsi potrebbe avere una valenza psicologica, questo sì; potrebbe predisporti meglio all’approccio con gli altri, nella convinzione che “altrove” sia necessariamente meglio di dove abiti. Napoli, per esempio, mia città di origine, è effettivamente una realtà dove fai amicizia facilmente, ma è anche una città difficile da vivere, se non hai le spalle ben coperte, dal punto di vista economico e lavorativo. Ma anche ammettendo che noi napoletani siamo più inclini alla socialità, siamo talmente sparsi per il mondo, compreso Milano, che dovresti prima o poi incocciare con qualcuno che faccia al caso tuo. Ad ogni modo, se credi che andartene da Milano possa agevolarti nel superare il tuo disagio, credo che faresti bene a seguire il tuo istinto, almeno per un certo tempo. Credo piuttosto che tu stia passando un periodo buio e che, per questo, tu veda le cose più nere di quanto siano in realtà; come tu dici, ti sei fidata di determinate persone, che poi ti hanno voltato le spalle: Magari esci da poco da una di queste fregature … Be’, è meglio che ti ci abitui e che impari a fidarti al 100% solo di una persona: te stessa. Non dico di diffidare di tutti, ma di contare fino in fondo esclusivamente sull’unico soggetto che sei sicura che non ti fregherà mai, ossia tu stessa. Quando sarai capace di reggerti sulle tue gambe, anche l’approccio con gli altri sarà più equilibrato; dispiace a me per primo dirlo, ma non puoi fidarti di tutti, ovvero puoi anche farlo, ma allora preparati alle fregature. Le amicizie, quelle vere, sono abbastanza rare, gli amori, quelli veri, ancora di più, si contano sulle dita di una mano, te lo dice uno che fra non molto compirà cinquant’anni … Tutto il resto, si poggia su questioni formali, esteriori e , se questo ti pesa, sii semplicemente te stessa e non cambiare solo per compiacere gli altri, poichè, se un rapporto nasce sull’equivoco, prima o poi questa cosa viene fuori e la delusione può essere più forte della voglia di socializzare a tutti i costi. Comunque, se proprio, sappi che nulla cade dal cielo e che se vuoi qualcosa te le devi anche saper andare a cercare, senza snaturare il tuo carattere. Magari un compromesso, tipo qualche bel viaggio all’estero (Londra, Parigi ..) potrà aiutarti a ritrovare la serenità e – chissà – le persone giuste …. In bocca al lupo, Fabio.
Questa sensazione che descrivi è la sensazione più diffusa, credimi. Molti si sentono come te ma non lo dicono, hanno vergogna magari ad ammetterlo. Tuttavia ti consiglio di mantenere (per quanto ti è possibile) uno straccio di frequentazioni, di conoscenze… Essere soli e non sapere a chi fare una telefonata o con cui fare 2 passi può diventare devastante.
Si comincia ad accettarlo e da lì inizia la fine, ci si abbrutisce nei propri pensieri, ci si spegne..
Un mio amico è timido, come dici di te stessa e questo è causa di non poche infelicità per lui… puoi lavorare su te stessa o sperare che la fortuna in un’impeto di altruismo si ricordi di te…
Ciao Misia,la felcità è un qualcosa di estremamente irragiungibile,oppure la felicità è il vivere secondo dopo secondo?ma vivere,La vera felicità,la pienafelicità è essere quel che si è.La maggior parte die nostri problemi,delle nostre arrabbiature e della nostra insoddisfazione i fondo dipende dai raprapporti con gli altri,rapporti di lavoro,di parentela,rapporti di famiglia,di coppia e rapporti occasionali,Quando abbiamo difficoltà a stare con gli altri diciamo che sono loro ad essere scontrosi,scorretti,poco comprensivi.Ma siamo sicuri o piuttosto dipende anche da noi che in parte non siamo riuscitia vivere bene con loro.Come spesso io mi permetto di dire sempre,nessuna scuola ci ha insegnato a stare bebne con gli altri,a costruirci bellissimi rapporti con gli altri.Dolce Misia non sei sola, al mondo non si è mai soli,specialmente a 24 anni e sopratutto quando si dimostra,e si è intelligenti e dolci come lo sei tu.Oggi hai trovato un amico,che ama l’arte in specialmodo la pittura,ho vari in tressi anche io,son coniugato felicemente,ripeto felicemente,però anche a me a volte capita di sentirmi solo.E’ una reazione che proviamo tutti.Scrivi qui,e troverai tante persone intelligenti che ti faranno compagniaDAGO44
Cara Misia,
il mio ultimo ragazzo abitava a Milano, pur essendo romano. Spesso mi ha detto che si sentiva solo, pur passando molte ore al giorno tra colleghi e colleghe di lavoro, impegnatissimo come tutti a Milano.
Di Milano ho un bellissimo rocordo, ho il ricordo di una città gentile e signorile, forse sì, un pò fredda, ma davvero molto vivace.
Eppure, in tutta questa vita ci si può davvero sentire ugualmente molto soli.
Io abito in una bella città di mare, nè piccola nè grande. Una gran vita, niente da dire…ma molto tranquilla. A volte troppo, e infatti certe volte sogno di vivere in una grande città.
Allora, idciamo che l’uomo è spesso scontento della sua vita e si può essere soli dovunque, o non esserlo pur essendo solo in compagnia di se stessi.
La timidezza conta, per esperienza. Però da sola non dice tutto. Una persona timida a volte si comporta al contrario, e comunque una persona timida non è necessariamente debole. Anzi.
Io per esempio ho poche fortissime amicizie, e in genere, appunto per il mio carattere inizialmente chiuso e comunque selettivo, divento più calda con l’intimità, nelle serate dove si può effettivamente parlare piuttosto che in quelle in discoteca.
Penso che su di me gli amici sappiano di poter contare, ed in effetti sono molto spesso la depositaria dei segreti della vita dei miei amici.
Con questo voglio dirti che ognuno è fatto come è fatto, si può migliorare certamente, ma è anche giusto valorizzarsi per quello che si è.
hai pochi amici perchè sei stata troppo chiusa nella vita di coppia?
Ti invito a chiamare, anche controvoglia per la timidezza, gli amici che hai, proporre tu per prima senza aspettare di essere chiamata, e trovarti uno sport non alienante o qualche attività carina…n.b. la mia migliore amica ha trovato il suo attuale marito ad un corso di cucina, che, sembra strano a dirlo, ma è frequentato da molto più uomini che donne ( gli uomini sono bravissimi in cucina…). Idem per un bel corso d’inglese.
VAI!!!!!!!
Carissima Misia, chi ti scrive è un ragazzo di 42 anni 23 dei quali passati a drogarmi e che leggendo la tua lettera sfogo ha provato molta tenerezza pensando che all’età di 24 anni TU sia gia così demotivata, delusa insomma come si dice a Roma scojonata, ti consiglio da fratello maggiore quale potrei essere di reagire e pensare positivo anche se capisco specie nel 2006 è molto difficile.
Ti dò questo consiglio per non cadere nella depressione causa per me dell’esperienza più devastante che l’essere umano possa provare, la tossicodipendenza, reagisci combatti tira fuori le unghie e pensa sempre che in qualche angolo di questo mondo così bello ma così difficile c’è gente che ha problemi che i tuoi, (con tutto il rispetto) sono capricci di gioventù, le fregature si prendono… bene impara a darle amati, rispettati quando ti guardi allo specchio grida al mondo la tua voglia di fiorire, emergere accettati e accetta, vedrai che qualcuno capirà e saprà farti sbocciare.
In gamba, non è il luogo che ti fà felice o meno ..
è il tuo stare bene soprattutto con te stessa.
OLOLAP 1964
Milano, senza offesa, è grigia!
Chi ha dei problemi, che non siano economici, Milano è da evitare.
Ormai, come in molte altre metropoli, la vita sociale è un cosa rara, ma la capitale del nord Italia era cosi anche in tempi passati. Quando si passeggiava con il mulo vicino.
Cara Misia,
Mi chiamo Nevina, ho 26 anni e mi rincuora sapere che non sono la sola a vivere una situaizne identica per certi aspetti alla tua. L’unica differenza forse a parte l’età è che io voglio avvicinarmi a Milano per motivi logistici pratici (sono disabile visiva e non posso guidare) abito in provincia e senza mezzi pubblici non mi muovo. Invece a Milano ho raggiunto un altro grado di autonomia studio e lavoro. Ciò nonostante la solitudine non è solo cornice ma perenne compagna della mia vita, Tante persone mi hanno deluso in questi anni e mi hanno pugnalato alle spalle!!! Piango ancora dopo due anni per il mio ex di cui sono ancora innamorata e ho il terrore della solitudine. Ormai sto diventando una pessimista cronica niente riesce più a sorprendermi e disincantarmi. Vivo perchè devo vivere ma non sono ne contenta ne felice. Si è vero rispetto ad altre persone ho una famiglia su cui contare molto forte e non è poco ma non mi basta. Non dico di colere l’amore a quello non ci credo più ma un gruppo di tre uqattro amici fidati quello si vorrei poterlo avere persone che ti vogliono bene per ciò che sei e che non sparisocno e si fanno vedere solo perché gli fai comodo in quel momento. Nulla è andato ocme avrei voluto spesso mi sento come un treno in perenne ritardo. Si è vero sono titmida ma se prendo confidenza divento chiaccherona. sono sensible curiosa ho un carattere complicato e sono particolare e speciale come il mio nome eppure non ho amiche amici e mi sento sola proprio come te. Ma averti letto stasera fra i meandri di internet mi ha rincuorato almeno nella solitudine idealmente ci facciamo compagnia in due e ci dividiamo la sofferenza non credi?!? spero che te possa trovare presto la tua stra a e serenità non so ocme ma te lo auguro di cuore. Quanto a me anche se dico che non credo più in nulla spero sempre in un lieto fine e rimango puntualmente delusa è la mia vita purtroppo! imbocca al lupo! Nevy13
cara Nevina
non so se leggerai queste parole, in ogni caso ti ringrazio! la tua risposta mi ha fatto sentire meno sola! la mia paura è che la solitudine e la mia timidezza mi portino a chiudermi in me stessa e a non sfruttare le occasioni! per far fronte a questo sai cosa ho deciso? di scrivere a un ragazzo che ho conosciuto in università mi piace tantissimo! non so come andrà a finire ma almeno ci ho provato!
in bocca al lupo anche a te!
se ti può consolare io ne ho 27 e sono sola
ma meglio sola che male accompagnata
quando sono triste ripenso che potrei essere ancora coi miei ex e andare via con quella compagni di falsi amici che frequentavo
non basta ma aiuta
ora di amiche ne ho 2, e non esco neanche tanto spesso sai…
…ma non dispero
su con la vita, la vita è lunga e cambia quando meno te lo aspetti
…la vita è lunga…cambia quando meno te lo aspetti…
edoardo