Oltre 600 scienziati di tutto il mondo hanno firmato di recente una dichiarazione che esprime pubblicamente il loro scetticismo sulla teoria contemporanea di evoluzione darvinista. La dichiarazione afferma: “Siamo poco sicuri sul fatto che ci sia una continua mutazione a caso delle specie animali e vegetali. Dovremmo avere prove più valide sulla teoria darvinista, anzi dovrebbe essere un nostro dovere denunciarne la non veridicità.““Ho firmato il Documento di Dissenso Scientifico dalla dichiarazione di darvinismo, perché sono assolutamente convinto della mancanza di vera prova scientifica nel favore del dogma darvinista,“ ha affermato Raul Leguizamon, patologo e professore di medicina all’Università Autonoma di Guadalajara, Messico, ed ha aggiunto che “Nessuno nelle scienze biologiche o nella medicina ha bisogno del darvinismo”.
Il darvinismo ha certamente avuto bisogno di una tacita accettazione scientifica a livello mondiale per diventare così comunemente creduta.
La presa che ha nei cerchi accademici non è dovuta alla prova empirica che apparentemente lo sostiene, ma alle sue presupposizioni filosofiche e alle implicazioni che ne seguono.
La TEORIA darvinista è pian piano diventata DOGMA a causa dell’inerzia intellettuale del mondo accademico in generale.
L’elenco dei 610 firmatari include scienziati e membri delle Accademie Nazionali di Scienza in Russia, Repubblica Ceca, Ungheria, India (Hindustan), Nigeria, Polonia,
e Stati Uniti. Molti dei firmatari sono dei professori o dei ricercatori delle maggiori università e istituzioni di ricerca internazionali come l’Università di Cambridge, il British Museum di storia naturale, l’Università di Stato di Mosca, quella di Masaryk nella Repubblica Ceca, quella di Hong Kong, di Turku in Finlandia, l’Autonoma di Guadalajara in Messico, di Stellenbosch in Sud Africa, l’Institut de Paléontologie Humaine in Francia, l’Istituto di Chitose di Scienza & Tecnologia in Giappone, l’Università di Ben-Gurion in Israele, il MIT, lo Smithsonian e Princeton.
“Il dissenso da darvinismo è diventato globale,” ha detto Bruce Chapman ex ambasciatore americano alle Nazioni Unite a Vienna.
Uno dei problemi maggiori nel modello evoluzionistico moderno si trova nell’accanimento dei suoi presupposti. Il vero contesto di questa teoria infatti non è rigorosamente scientifico quanto filosofico. La realtà era che l’uomo non voleva che ci fosse un Dio creatore e cercava un modello alternativo a quello creazionista per spiegare l’origine delle cose. Richard Dawkins, uno zoologo di Oxford e ateo bellicoso, afferma nel suo trattato The Blind Watchmaker (un testo di biologia che somiglia di più ad un’apologetica per l’ateismo) che: “Darwin ha reso possibile la realizzazione intellettuale degli atei“. Egli prosegue affermando che “… chiunque dice di non credere nell’evoluzione è una persona ignorante, stupida o folle (o forse malvagia)”. L’inchiostro non era ancora asciutto sull’Origine della Specie, che chi non voleva credere in Dio intuì l’alibi formidabile rappresentato dall’evoluzionismo.
La comunità scientifica anziché agire in modo scientifico cercò allora, e cerca tuttora, semplicemente di sostenere acriticamente una teoria rivoluzionaria e comoda a chi da tanto cercava, e cerca, di dare un tono di scientificità al proprio scetticismo riguardo ai racconti della Creazione contenuti nella Bibbia. Infatti quando fu teorizzato l’evoluzionismo la comunità scientifica dell’epoca non si caratterizzò per l’obiettività e per lo scrupolo a cui avrebbe dovuto attenersi. La National Academy of Sciences ha decretato che l’ipotesi della creazione è da considerarsi non scientifica in quanto si appella a spiegazioni soprannaturali non comprensibili dalla mente umana. Il presupposto è evidente: solo la scienza ci può dire la verità sulla realtà; se la mente umana non può comprendere determinati aspetti non può essere scientifico. Il problema è che non esistono molte altre teorie sulle origini. Se non è l’evoluzione, è la creazione. Se non è la creazione, è l’evoluzione o qualcosa del genere.
Ciò rende difficile fare una valutazione obiettiva sul valore dell’evoluzione, in quanto appena si minano alcune delle affermazioni evoluzionistiche, o si producono evidenze che mettono in serie difficoltà la teoria, si alzano gli scudi di coloro che rifiutano di credere. L’opinione prevalente è che l’ipotesi dell’evoluzione, per quanto imperfetta, è la migliore di cui si dispone (leggi: “l’unica che ci permette di non credere in Dio”) per cui va insegnata come la verità. In senso legale, è come mettere in carcere un imputato senza evidenze a suo carico, in attesa che egli riesca a dimostrare chi sia il vero colpevole.
All’inizio Dio creò un mondo perfetto, definito da Lui stesso come “molto buono” (Genesei 1:31) che però fu rovinato a causa della ribellione del primo uomo, Adamo. Il suo peccato fece entrare un “intruso” nel mondo, cioè la morte, con la quale Dio giudicò il peccato. Genesi 2:16-17). Leggendo il racconto della Genesi riguardante la caduta dell’uomo, sappiamo che viviamo in un mondo peccaminoso e maledetto. Dalla prospettiva storica biblica, la morte è un nemico, non un alleato. Nella prima lettera ai Corinzi 15:26, l’apostolo Paolo descrive la morte come “l’ultimo nemico”. La morte non faceva parte della creazione originale di Dio. Morte e sofferenza sono la pena per il peccato.
La Bibbia afferma senza reticenze che “L’anima che pecca morirà”, e ancora che “il salario del peccato è la morte” (Ezechiele 18:20: Romani 6:23). Nel governo morale di Dio, Egli ha decretato che la pena meritata del peccato è la morte fisica ed eterna. Possiamo ribellarci al Suo decreto, considerandolo ingiusto o estremo, ma tali proteste servono solo a dimostrare fino a che punto il peccato ci ha accecati sulla sua vera natura. Il fatto che Dio richieda un pena così drastica dovrebbe farci capire, non che Dio è brutale, ma che il peccato è atroce. Tuttavia Dio, nel Suo amore incommensurabile per l’uomo peccatore, ha stabilito che la pena del peccato può essere portata da un sostituto. Dio il Figlio, apparso in forma umana, sparse il proprio sangue per i peccati dell’uomo, soddisfacendo così ogni esigenza della giustizia divina.
Senza Gesù Cristo, tutti gli esseri umani sono lontani da Dio. Il peccato, che è ribellione, ha creato tra Dio e l’uomo un abisso, che l’uomo non riuscirà mai a superare.
Ma il sangue di Cristo ha fatto un ponte tra Dio e l’uomo.
Vuoi attraversare questo abisso oggi stesso?
Altri dubbi sulla teoria dell’evoluzione di personaggi prestigiosi :
Karl Popper il noto filosofo della scienza, affermò che il Darwinismo non è veramente una teoria scientifica in quanto la selezione naturale è una spiegazione onnivalente che, poichè riesce a spiegare tutto, in realtà non spiega realmente nulla.
Irving Kristol è un eminente teorico sociale. Nel scrivere per il New York Times un trattato sull’evoluzione egli indicò che l’ipotesi darwinista che un tipo di creatura si possa gradualmente trasformare in un’altra è solo un’ipotesi biologica, non un fatto. “E’ ragionevole”, prosegue “che debba essere insegnata in modo più cauto come un’idea composita di ipotesi contrastanti e non come una certezza incontestabile…”
Alfred North Whitehead, filosofo, afferma che il dogmatismo unilaterale, infondato e chiuso che prevale quando si affronta una valutazione del Darwinismo, è contrario allo spirito stesso della scienza ed è la morte dell’avventura filosofica.
Jay Gould, professore di Harvard, ha ammesso che, pur essendo stato affascinato dalla tesi evoluzionista nei suoi studi universitari negli anni ‘60, attualmente ha dovuto concludere che, malgrado il suo persistere come posizione ortodossa e autoritaria in tutti i libri di testo, la sintesi evoluzionista è “effettivamente morta come proposizione generale.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Attualità - Spiritualità
commentare in meno di 3.000 car. il post qui sopra non è semplice, dato il numero di argomenti che invoca. comunque ..
1. Evoluzione delle specie, Evoluzionismo e Darwinismo sono cose diverse tra loro: l’Evoluzione, proposta da Lamarck nel 1807, suggerisce, basandosi su una serie di leggi e sull’osservazione dei fenomeni, che le specie si sono evolute da forme primordiali, mantenendone più o meno i caratteri, anziché essere quello zoo immutabile al quale si credeva prima; l’Evoluzionismo (Spencer, fine ‘800) è una visione meccanicistica del mondo, ossia totalmente prescindente dallo spirito; il Darwinismo (1859-1871) applica il principio della lotta per la vita all’Evoluzione, ossia sostiene che le specie, allo scopo di procacciarsi il sostentamento, si combattono tra loro tanto di più quanto più sono simili (homo homini lupus per intenderci).
2. ogni confronto tra il pensiero scientifico e la Bibbia è un riflesso deteriore del contrasto tra potere temporale dei preti e ideologia laica; non è possibile alcun confronto paritetico tra il racconto biblico e il risultato scientifico, poiché le due testimonianze perseguono obiettivi del tutto diversi. La Bibbia, pur contenendo elementi cosmogonici ed altro, deve dare la priorità a principi morali, finalizzando a questo scopo la sua esposizione e visione delle cose. In nessun caso Genesi può essere preso come riferimento pro o anti-evoluzione, benché vi siano passaggi che fanno esplicito riferimento all’evoluzione, come pure a un Big-Bang più attendibile di quello oggi noto.
3. in tutta la Bibbia la questione della morte è posta come questione etica: la persona che s’allontana dai principi della Creazione, ovvero dalla Legge, muore con la morte fisica, come dire che è terra da ceci; ogni persona che segue la Legge e vi si conforma invece perdura nello stesso Spirito della Creazione al quale è simile, ossia non muore; questo è il significato del peccato originale e della morte che ne consegue.
4. senza Gesù Cristo, oggi gli esseri umani hanno molti altri punti di riferimento equivalenti; neanche il Cristo avrebbe la pretesa di essere il solo ad aver raggiunto quel livello; di certo però è stato il solo potente riferimento mediterraneo negli ultimi 2000 anni.
Ciò premesso
– voglio proprio vederli degli scienziati che negano l’Evoluzione;
– se i 610 negano l’Evoluzionismo, mi pare che abbiano i riflessi un poco addormentati, nel senso che avrebbero potuto svegliarsi anche prima;
– se invece negano il Darwinismo, penso che si tratti di una New Age, perché gli uomini, come i cani o come qualsiasi altra specie, si sono scannati e si scannano per sottrarsi anche il superfluo l’un l’altro, almeno finora e almeno finché da Homo-insipiens non si saranno trasformati in Homo-sapiens. Se invece negano quell’aspetto del Darwinismo che afferma che tale lotta seleziona i migliori, allora anche in questo caso si sono svegliati tardi, poiché per lo più sono gli stronzi che hanno prevalso.
L’evoluzione e soltanto un mito, I vari sapienti e coloro che hanno creato la teoria dell’evoluzione, non si sbagliano del tutto, dicendo che l’uomo discende dalla scimmia e la scimmia dal pesce etc… oggi i scienziati mostrano che il primo organismo vivente sulla terra è stato proprio un organismo unicellulare e in seguito ha dato origine a esseri più complessi. Ma non per caso! Un evoluzione accidentale ha ben poche possibilità di prodursi per giungere ad una così grande varietà di forme di vita, dai colori degli uccelli, ai loro rituali di corteggiamento, alla forma delle corna di certi antilopi etc. etc… Quale bisogno naturale poteva condurre le antilopi o certi stambecchi ad avere delle corna a spirale?…
L’evoluzione delle forme di vita sulla terra è l’evoluzione delle tecniche di creazione e la sofisticazione delle opere realizzate dai creatori (scienziati) per giungere infine alla creazione di un essere simile a loro.
la vita sulla Terra non sia il risultato di un’evoluzione casuale, e neanche l’opera di un “Dio” soprannaturale. Essa è il frutto una creazione deliberata, voluta da un popolo scientificamente avanzato che, attraverso l’utilizzo del DNA, ha creato gli esseri umani letteralmente a propria immagine.
Cari Saluti
Yoel, se permetti, l’Evoluzione è tutt’altro che un mito (mito=invenzione a scopo sociale o religoso); essa è un provato comportamento dell’Universo, sia in grande sia in piccolo e non è per niente “casuale”, ma soggetto a leggi precise (incidentalmente, “caso” è un modo per parlare ampiamente di ciò che non si capisce).
Ciò resterebbe vero anche nel caso in cui degli alieni avessero interferito milioni di anni fa con il processo evolutivo umano su questo pianeta con innesti di DNA, poiché la cosa avrebbe carattere di contingenza storica in un panorama che è complessivamente in Evoluzione.
Se con il tuo intervento volevi richiamare l’attenzione sulla possibilità che siamo evoluzione genetica di marziani quasi estinti 5 milioni di anni fa, la cosa è ovviamente possibile, ma come ad affermarlo è il possibilismo scientifico, non certo la visione notturna di un altro Edgar Cayce, così a confermarlo saranno eventualmente le spedizioni su Marte.
Perciò, lascia stare l’Evoluzione e … le corna degli ungulati, che avevano le loro buone ragioni per diventare come sono, esattamente come le forme che abitano gli abissi marini.
OGGETTO : COMMENTO ALL’ESPERIMENTO DEL CERN:
Ciò che è stato osservato al CERN di Ginevra ,consiste di un plasma di teorema geometrici e matematici, espressi in numeri cardinali .
Questi a loro volta sono costituiti da un gas di numeri ordinali.
QUINDI a proposito della presunta autosufficienza della materia ,affermata dopo gli ultimi esperimenti del CERN di GINEVRA.
Siamo dunque alle solite tesi ideologiche.
Non si tiene conto che l’energia applicata nell’esperimento del CERN è già esistente nell’universo . Quindi la materia non è affatto autosufficiente. Rimane vero semplicemente che nulla si crea e nulla si distrugge .
Rimane insoluto infatti ,quali sono le ragioni dell’esistenza dell’energia ? Perché c’è l’energia invece che il nulla ?
Per approfondire segnalo il sito: il Tachione il dito di Dio.
Nel sito http://www.webalice.it/iltachione si può leggere gratuitamente in rete la teoria unificata dell’universo fisico e mentale, secondo il pensiero sineterico.
La tesi fondamentale afferma che la gravità non è una qualità della materia ma una reazione astratta all’estensione angolare .Le successive dimensioni spaziali estendendosi a partire dal punto ,alla retta ,al piano e ai volumi, determinano reazione all’ipotesi immaginaria di estensione nello spazio tempo.
Pertanto le ragioni invisibili delle apparenze fisiche sono astrazioni di teorema matematici.
In pratica non ci sono fenomeni fisici ma solo rappresentazioni mentali dell’osservatore.