Sarko 30,5%; Segolène 25,7%; Bayrou 18,5% Le Pen 12%; Besancenot 4,5%.
La vittoria dell’ungherese cattolico, difensore dell’ancien règime radicalmente rinnovato, induce i francesi ad amare la loro patria.
Salvo imprevisti, sarà il “tenace” Sarko il candidato presidenziale, difensore della tradizione antiilluminista, governare la Francia nei prossimi anni.
Battuti tutti gli estremismi (gollismo, mitterandismo, lepenismo) che avevano addormentato la Francia si posizioni isolazioniste, ora questo Paese si ripresenta in Europa il motore della politica solidaristica e liberale e speriamo che adotterà la nuova “economia sociale di mercato” tanto cara alla nostra nuova classe dirigente del centrodestra.
Con Sarko la Francia diventa più umana, ritrova le sue antiche radici cristiane.
In un intervista a “Le Figaro” Nicolas Sarkozy ha annunciato la sua intenzione di “transformer la bataille du second tour en un affrontement entre «le changement et l’immobilisme”.
(Sul pronostico di Gluksman vedi mio blog del 7.2.2007: “La sinistra radicale è al capolinea?”
http:francoazzurro-politicaeconomia.blogspot.com)
Aveva ragione il grande filosofo di sinistra André Gluksman nel prevedere la debacle degli estremismi.
Quanto è avvenuto stanotte in Francia è la testimonianza della maturità di un popolo che ha voglia di Politica: smentendo tutte le cassandre è sceso in massa a votare. Lo saremo noi italiani? Aspettiamo il test nelle prossime elezioni.
Ma Glux sbaglia a simpatizzare per Sego perché la ritengo troppo fredda, calcolatrice, al punto di raccattare voti nelle sacche delle banlieues magrebine promettendo integrazione e reglotarizzazioni che non tutti vogliono in Francia. Nonostante la sua accattivante figura, ella non è Angela Merkel.
Questo primo sondaggio francese fa ben sperare per le sorti dell’Italia.
Est-ce-que en pensez vous ?
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