Salve a tutti, scrivo questa lettera per conoscere la vostra opinione in merito alla mia storia e, spero di ricevere qualche consiglio. Ho 35 anni anagraficamente ma fisicamente ne dimostro 10 in meno. Vi racconto in breve la mia storia. Sette mesi fa un mio amico mi confessa di essersi innamorato di me. Vi chiederete : “beh,qual è il problema?!” Il problema è che lui ha 23 anni, cioè è 12 anni più piccolo di me!!! Immediatamente gli faccio notare questa cosa e lui mi confessa che ha riflettuto molto e a lungo,prima di dichiararsi ( proprio per la differenza di età) e che non è una cosa passeggera. Preferisco essere chiara e onesta sin dal principio,spiegandogli che una donna alla mia età ha dei bisogni,esigenze differenti dalle sue coetanee ( avere una storia seria,creare una propria famiglia, mettere al mondo dei figli …..) . Mi dice che è pronto anche da subito ad affrontare il tutto ( non vuole altro che trascorrere tutta la sua vita con me ) , perché è seriamente innamorato e che ragazze come me ( con dei veri valori ) al mondo di oggi non esistono più!!! Non vuole nessuna se non me !!!! Non prendo sul serio il tutto, perché penso che la sua sia solo un’infatuazione passeggera. Ci sentiamo telefonicamente più volte al giorno ( io resto della mia idea e gli ribadisco che tra noi non ci potrà mai essere nulla che una stupenda amicizia) , si crea un rapporto molto confidenziale ( lo considero un amico vero ) . Questo per vari mesi. In lui però cresce sempre di più il sentimento. Mio fratello mi consiglia immediatamente di non sentirlo più. Cerco di chiudere , ma lui reagisce sentendosi male e chiedendomi un altro po’ di tempo, perché senza me non sa stare. Gli vengo incontro ( pensando di fare del bene ) e continuano le telefonate. Questo fino a quando la madre incontrandosi con mia cognata, le chiede di potermi pregare di una cosa e cioè di non rispondere più alle telefonate del figlio. Si lamenta che il figlio è cambiato,che litiga sempre con tutti a casa, perché cercano di fargli capire in tutti i modi che io sono grande per lui e, per questo non adatta. La madre ritiene che negandomi al telefono, al figlio possa passare la “cotta”. Ho fatto ciò che mi è stato chiesto, la cosa che vi posso dire è che lui sta malissimo. Abbiamo parlato e mi ha confessato che non può vivere senza di me ( definendomi la sua luce di vita ) e che mi amerà per sempre. Vi posso dire che non è il classico ragazzino di 23 anni ( che pensa solo a divertirsi ). Lavora per crearsi un futuro, una famiglia; è autonomo, serio e con dei veri valori ( che molti ragazzi non hanno più ) . Stiamo bene in compagnia,mi comprende come nessuno ha saputo mai fare, è premuroso, attento…..lo definirei un ragazzo d’oro!!!! Però nonostante tutto io non riesco a passare sopra alla grande differenza di età. Forse sarò all’antica, boh…… Secondo voi ho fatto la cosa giusta, o, ho sbagliato tutto ???????
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Categorie: - Amore e relazioni
Credi che sia vero amore? Quando avrai 40 anni, lui è nel pieno della giovinezza, quindi andrà alla ricerca delle giovani ragazze.
Tutto ciò che ci viene proibito direttamente o indirettamente rafforza moltissimo il desiderio dell’oggetto negato. Se questa legge valesse al contrario questo sito non esisterebbe. La naturale estinzione del desiderio è nella Noia. Cioé devi scocciarti della cosa che credevi di volere e per fare ciò è logico che devi ottenerla prima! Questo ragazzo soffrirà soltanto ma gli passerà… l’unica maniera che hai per non sentirti in colpa è metterti con lui e vedere come gradualmente tra 10 anni quando lui avrà 33 anni e tu 45… lui comincerà a guardare le altre e il vostro matrimonio andrà a rotoli. L’unico vantaggio che tu puoi avere da questo è l’approfittare subito della sbandata dell’allocco e farti regalare finalmente un figlio che una donna a 35 anni desidera moltissimo. Ma cmq sappi che ti resterebbero massimo 10/15 anni di tempo volendo essere ottimisti.
Data la situazione scegli la via che ti pare.
Che dirti …si vede che a questo ragazzo piace la nave scuola…eheh l’unica cosa che posso dirti e’ che solo tu puoi sentire cosa e’ Giusto fare e se vuoi un consiglio non farti condizionare da familiari e amici, la vita e la tua, rifletti serenamente su cosa vuoi davvero
L’inizio di una conoscenza è impregnato di un entusiasmo fisiologico destinato a scemare con il tempo… la confidenza rende sobri. L’entusiasmo dipende dall’imbarazzo, ci si muove in maniera decisamente scomposta e il giovane è portato a viverti come un compagno di giochi; l’ideale sarebbe evitare di diventare amici… un ragazzo ben educato procede per gradi e ti chiede il primo appuntamento quando torni in te. Intanto vi scriverete o vi scambierete il numero di telefono per raccontarvi la giornata. In genere quando un ragazzo ti chiede di allottarti con una scusa pensi subito al numero. Pensi male, in realtà non glie ne frega niente della privacy… non è tanto discreto da pensare agli amici che stanno intorno. Il mito del primo appuntamento si lega all’amore oggettivo, al momento in cui il ragazzo incontrerà una ragazza molto seriosa e “scapperà” (la discrezione era per evitare di rendere pubblica la cosa) … niente: in quel momento potrebbe rendersi conto che non se la sente di guidare il rapporto. E’ anche vero che potrebbe incontrare una ragazza con un carattere diverso dal mio che lo sprona a continuare la conoscenza… starà alla ragazza metterlo alla prova per capire se sta con lei per inerzia. Costei non dovrà accettare tutti gl’inviti, dovrà spegnere il telefono per vedere come reagisce… questo insomma. L’età è relativa… sono anche onesta da dirti che mi spaventerebbe e che, per quanto mi riguarda, complici una serie di esperienze, sono sempre stata contrariata dalla cosa… questo non significa che un uomo, più grande o più piccolo di me, non potrebbe riuscire a farmi trovare nella condizione di smentire me stessa davanti a mia madre. La determinazione dell’uomo fa la differenza, a fartelo vedere in un modo piuttosto che in un altro… capita anche tra coetanei. Per adesso preferisco stare da sola perché non me la sento d’impegnarmi.
Non ne sei innamorata. Si capisce fin troppo. La differenza di età non la vedo come un problema devastante, ma è chiaro che tu non lo vuoi. Il tuo dubbio è solo un alibi per giustificarti verso te stessa di questo fatto innegabile.
Aggiungo:
“Abbiamo parlato e mi ha confessato che non può vivere senza di me ( definendomi la sua luce di vita ) e che mi amerà per sempre. Vi posso dire che non è il classico ragazzino di 23 anni ( che pensa solo a divertirsi ). Lavora per crearsi un futuro, una famiglia; è autonomo, serio e con dei veri valori ( che molti ragazzi non hanno più ) . Stiamo bene in compagnia,mi comprende come nessuno ha saputo mai fare, è premuroso, attento…..lo definirei un ragazzo d’oro!!!!”
Lui è in preda ai sentimenti (irrazionalità) tu invece in virtù dei 12 anni in più non credi già più nelle favole e sei estremamente razionale, non sei proprio innamorata e gli vuoi solo bene, sarebbe un buon partener (solo sulla carta) ma tu sai che è inadeguato. È così che diventano le donne (che è diverso dall’essere ragazza). Questo ragazzo non è ancora evoluto in uomo cioé crede di esserlo ma non è pronto. Gli uomini di per sé sono già più immaturi figurati un ragazzino di 23 anni… se hai intorno tuoi coetanei preferisci di gran lunga loro: si invecchia insieme senza troppi pensieri. (eppure ci possono essere sorprese…)
12 anni di differenza non mi sembrano tantissimi,a parti invertite non farebbe scandalo e comunque ci sono persone giovani dentro e persone come me nate vecchie,iniziare una storia con questo ragazzo non credo si possa definire sbagliato per una questione di età poi potrebbe pure andare male ma è un rischio che si corre con chiunque,la cosa che mi lascia perplesso è che ho letto dell’amore e delle qualità di lui,lei mi sembra più gratificata che innamorata, se così fosse la cosa sarebbe più grave della differenza di età.
Un esempio tangibile? Hugh Jackman (che in termini estetici e di personalità schifo non fa) quando si sposò aveva 28 anni, la sua amata Deborra 41, tutt’oggi vivo felici e beati assieme, dunque sì il concetto dell’età è tendenzialmente una stronzata, in termini di massa sarà magari sempre più probabile un distacco da parte della seziona maschile più giovane rispetto alla donna, ma sai che c’è di nuovo? La vita è una, se provi sentimenti concreti per lui viviteli, siamo talmente fragili in questo Mondo che è solo un peccato mortale perdersi il bello che ci offre la vita.
semplicemente non sei innamorata di lui..se no non avresti nemmeno scritto.
poi mi fanno semplicemente sorridere quelli che ….”quando lui avrà x anni tu ne avrai x+13..e allora si che saranno problemi…come se invece tra coetanei o quasi i matrimoni durassero in eterno..ahahhahahha..
io ci vedrei solo cose positive….. per anni ci sarebbe una “spinta” dettata dall’entusiasmo…che secondo me un 40 enne avvelenato da esperienze precedenti non potrebbe mai dare…
Allora. Partiamo con franchezza: Katia, sei detestabile (e sono buono)! Ad un certo punto scrivi: “Vi chiederete : “beh, qual è il problema?!””.Beh, a parte l’apprezzabile evento di aver scritto correttamente “qual è” invece di “qual’è”, cadi subito nell’insincerità che in questa storia ti contraddistingue. La tua risposta, la risposta che dai al mondo e a te stessa (per continuare ad essere, o meglio a ritenerti di essere, una “ragazza(?) con dei veri valori”, è “che è di 12 anni più piccolo (da notare che non dici “più giovane”) di me”. Ed è anche questa la scusa che accampi con lui.Sbagliato.Sbagliato, e in qualche modo malvagio, perverso. La risposta giusta è “che lui non è, non è stato e non sarà mai uno che potrei ritenere un partner sessuale”. Poche storie. Le donne ci mettono, quanto?: da dieci secondi a non più di una mezz’ora, a decidere se uno può essere o non essere un partner sessuale. Se può esserlo, nelle condizioni giuste la storia evolve in una relazione (quanto durerà poi, nessuno lo sa, ma la media è sempre in calo); se non può esserlo, bene che va sarà – parole tue – “una stupenda amicizia”. Inutile svicolare: siete fatte con lo stampo. Quello che penso è che ora ci sia in giro qualcuno cui veramente sbavi dietro, magari un po’ più giovane (ecco, sì:quella è la parola giusta), ma non di 12 anni, dai, così sarebbe troppo! E metterti con un altro, benché disponibile, rischierebbe di non farti essere pronta se lui ti notasse. E come puoi permettertelo? Poi, però, chissà… Il 23enne è meglio tenerselo buono, sulla corda; sia mai che rimango a secco; e allora – sempre parole tue – “il ragazzo d’oro” può tornare utile, magari per farci un figlio (tic, tac, tic, tac, fa l’orologio biologico) e poi mollarlo ed incassare la rendita vitalizia che la nostra bella società mette a disposizione delle “ragazze di 35 anni” di oggi, quelle per cui c’è sempre tempo e, ahimè, sempre la fila dietro la loro porta. Vano consiglio per il fratello di genere: fuggi!